HAMILTON, BURLINGTON E NIAGARA: ESITO DEL VOTO NELLE MANI DEGLI ITALIANI – di Francesco Veronesi

TORONTO\ aise\ - “Il voto degli italocanadesi sarà decisivo negli undici distretti che compongono l’area di Hamilton, Burlington e Niagara. L’istantanea scattata dall’ultimo censimento di Statistics Canada conferma come sia sempre maggiore il peso dell’elettorato canadese nel Sud dell’Ontario, per via del repentino aumento demografico dei residenti di origine italiana. Gli esiti sono incerti, anche perché ai nastri di partenza troviamo undici circoscrizioni che nel 2015 hanno premiato tutti i principali partiti: cinque distretti hanno eletto un deputato liberale, quattro hanno premiato il candidato conservatore mentre i neodemocratici hanno conquistato due seggi. Ad alimentare questa incertezza di fondo anche la decisione di due parlamentari di lungo corso - il tory Rob Nicholson e l’ndippino David Christopherson - di non ripresentarsi a queste elezioni 2019”. Prosegue sul “Corriere canadese” l’analisi dei distretti in vista delle elezioni federali del 21 ottobre a cura del direttore Francesco Veronesi.
“Burlington (residenti di origine italiana 8.755 - 7,2%). Distretto ballerino, che dal 1979 - anno della sua creazione - ha eletto per sette volte un candidato conservatore e cinque volte uno liberale. Si preannuncia un testa a testa tra la parlamentare uscente Karina Gould del Partito Liberale - che nel 2015 sconfisse il tory Mike Wallace, alla House of Commons per tre legislature - e la candidata del Partito Conservatore Elizabeth Jane Michael. In corsa anche Lenaee Dupuis dell’Ndp, il verde Gareth Williams e Peter W. Smetana del People’s Party.
Flamborough-Glanbrook (residenti di origine italiana 13.0155 - 11,8%). Nel distretto creato nel 2015, con una massiccia presenza di elettori italocanadesi, a quattro anni di distanza si ripropone la sfida tra il conservatore David Sweet, deputato uscente e Jennifer Stebbing, candidata liberale. Alle scorse elezioni Sweet vinse per circa 2.500 voti, un margine troppo basso per fargli dormire sonni tranquilli. L’Ndp punta le sue carte su Allison Cillis, Maxime Bernier si affida a David J. Tilden, mentre il Green Party si presenta con Janet Errygers.
Hamilton Centre (residenti di origine italiana 7.590 - 7,8%). Sin dalla sua creazione nel 2004, il seggio di questo collegio è stato saldamente nelle mani del neodemocratico David Christopherson, che nel 2019 non si ripresenta. I conservatori cercano l’exploit con l’italocanadese Monica Ciriello, i liberali hanno scelto invece Jasper Kujavsky, mentre toccherà all’ndippino Matthew Green l’impresa di raccogliere il testimone da Christopherson. Completano la griglia Jason Lopez dei verdi e altri due italocanadesi, Melina Mamone del People’s Party e l’indipendente Tony Lemma.
Hamilton East-Stoney Creek (residenti di origine italiana 15.635 - 14,6%). L’ex sindaco di Hamilton Bob Bratina cerca la riconferma nel distretto che fu di Tony Valeri. Sarà decisivo il voto italiano, con il tory Nikki Kaur e Nick Milanovic dell’Ndp a dare battaglia per il seggio in palio. In corsa anche Charles E. Crocker del People’s Party e l’ambientalista Peter Ormond.
Hamilton Mountain (residenti di origine italiana 12.955 - 12,5%). Altro distretto con una abbondante popolazione italocanadese, in mano all’Ndp dalle elezioni del 2006. Parte in leggero vantaggio il deputato uscente neodemocratico Scott Duvall che dovrà vedersela con l’ex giocatore di football Peter Stefan Dyakowski, in corsa con il Partito Conservatore e con l’italocanadese Bruno Uggenti, candidato liberale. Poche speranze per il verde Dave Urquhart e Trevor Lee del partito di Bernier.
Hamilton West-Ancaster-Dundas (residenti di origine italiana 13.140 - 12,0%). Ennesimo bastione della comunità italiana, creato nel 2015 e rappresentato dall’italocanadese Filomena Tassi. È proprio l’ex ministra liberale la candidata da battere: ci proveranno il tory Bert Laranjo e l’ndippino Yousaf Malik. Gara in salita per gli italoanadesi Daniel Ricottone del People’s Party e Spencer John Rocchi del Rhino Party, e per la verde Victoria Galea.
Milton (residenti di origine italiana 8.635 - 7,7%). Sarà molto difficile per chiunque scalzare la deputata uscente Lisa Raitt, parlamentare dal 2008 e con alle spalle numerose esperienza di governo con Stephen Harper. I liberali hanno così deciso di puntare su una candidatura di peso, quella dell’oro olimpico Adam van Koeverden, mentre rimangono davvero poche chance per Farina Hassan dell’Ndp. Candidati anche la verde Eleanor Hayward e Percy Dastur del People’s Party.
Niagara Centre (residenti di origine italiana 14.555 - 13,6%). Quasi il 14 per cento dei residenti di questo distretto è italocanadese: il voto della nostra comunità sarà l’ago della bilancia nel testa a testa tra il deputato uscente liberale Vance Badawey e il due volte parlamentare dell’Ndp Malcolm Allen. In corsa anche il tory April C. Jeffs e il verde Michael Tomaino.
Niagara Falls (residenti di origine italiana 20.995 - 15,8%). Oltre ventimila i residenti italocanadesi, quasi il 16 per cento del totale, nel distretto rappresentato in passato per tre legislature da Gary Pillitteri. La grande novità è rappresentata dalla decisione di Rob Nicholson, deputato per sette legislature, di non ripresentarsi. I tory così, per questa pesante eredità, puntano sull’italocanadese Tony Baldinelli, metre i liberali candidano Andrea Kaiser e l’Ndp Brian Barker. A chiudere la griglia delle candidature la verde Sandra O’Connor e Alex J. C. Taylor del People’s Party.
Niagara West (residenti di origine italiana 8.340 - 9,4%). Il candidato da battere è il deputato uscente conservatore Dean Allison. Ci proveranno il liberale Ian Bingham, il neodemocratico Nameer Rahman, l’ambientalista Terry Teather e Miles Morton del partito di Bernier.
St. Catharines (residenti di origine italiana 9.620 - 8,8%). Distretto ballerino, conquistato dai liberali nel 2015 dopo tre legislature del tory Rick Dykstra. Il deputato uscente Chris Bittle dovrà vedersela con la conservatrice Krystina Waler e Dennis L. Van Meer. Nella lista dei candidati anche il verde Travis Mason e Allan deRoo del People’s Party”. (aise)