I COMITES CHIEDONO ASCOLTO

ROMA – focus\aise\ - Mentre la politica continua a dibattere intorno ai tagli che la legge di bilancio avrebbe inflitto ai Comites, questi ultimi non restano a guardare e fanno sentire la propria voce.
I presidenti dei Comites di Francoforte e Saarbrücken, Calogero Ferro e Giovanni Di Rosa, hanno scritto una lettera al sottosegretario agli Affari Esteri, Riccardo Merlo, per la sua presenza all'ultima riunione dell’Intercomites, tenutasi il 30 marzo scorso a Berlino. In quell'occasione, scrivono, Merlo “ha compreso e condiviso l'esigenza delle nostre collettività in Germania di riapertura delle unità consolari soppresse”.
“A Berlino, infatti, il sottosegretario Merlo ha asserito di comprendere la necessità di collocare personale consolare fisso, anche con due tre unità operative, nelle sedi già soppresse e comunque distanti dalle sedi centrali ove si registrano concentrazioni maggiori di nostri connazionali della vecchia e nuova emigrazione”, riportano i due presidenti, che all’incontro di Berlino, “supportati dal coordinatore Intercomites Tommaso Conte”, hanno illustrato a Merlo la realtà del loro territorio con “l'impellente necessità di ricollocare a Saarbrucken impiegati consolari per raccogliere le richieste di servizi dei 24.000 italiani residenti nella Saar e dei 10.000 italiani nelle zone vicine del Palatinato”.
Ferro e Di Rosa, in particolare, hanno evidenziato che “a Saarbrucken tutto è pronto per una presenza consolare con personale fisso. I locali ci sono, gli impiegati anche”, quindi “alle parole seguano i fatti!”.
“Poco importa se si chiameranno antenne consolari o presenze consolari “fisse” al contrario di quelle “itineranti” o “postazioni consolari”, l'importante”, hanno sottolineato i due presidenti, “è che i connazionali come quelli residenti nella Saar e nelle zone vicine del Palatinato abbiano a disposizione interlocutori consolari quotidianamente pronti ad accogliere ed elaborare le domande di servizi, che vanno dal rilascio dei passaporti e carta d'identità alle iscrizioni e variazioni Aire, dai documenti per lo stato civile alle domande di assistenza sociale, al rilascio delle certificazioni”.
Di Rosa e Ferro, poi, hanno ricordato che “nel 2014 l'ex governatore della Saar, attuale successore della cancelliera Merkel alla guida del partito CDU, signora Annegret Kramp-Karrenbauer, aveva messo a disposizione del Governo italiano locali pubblici gratuiti proprio per il mantenimento del distaccamento consolare già in essere da 4 anni. La postazione consolare a Saarbrucken è quindi già aperta. Va solo insediata”.
“I locali gratuiti messi a disposizione dal governo del Saarland”, hanno continuato Di Rosa e Ferro, “furono invece occupati da un console onorario, che li apre al pubblico per sole 7 ore mensili. Lo stesso console onorario ha rifiutato la presa in consegna del congegno per il prelievo dei dati biometrici a distanza, quindi il Consolato generale a Francoforte è costretto a colmare il vuoto con l'invio mensile di 2 funzionari per il prelievo dei dati biometrici. Si tratta – hanno osservato i due Presidenti dei Comites – di missioni costose e faticose. I connazionali, concentrati su un solo giorno al mese per 3 ore e mezzo, fanno la fila fino al marciapiede. Con l’auspicato insediamento a Saarbrucken, la sede centrale di Francoforte sul Meno - gravemente congestionata anche per l'accorpamento di una parte dell'ex circoscrizione consolare di Norimberga - sarebbe sgravata da circa 35000 utenti del Saarland e delle zone vicine del Palatinato, come Treviri, Kaiserslautern, Zweibruken, Landstuhl e Pirmasens”.
“Che alle parole seguano i fatti!”, l’auspicio e la richiesta dei presidenti dei Comites di Saarbrucken e Francoforte che si aspettano “l'appoggio della nostra Ambasciata a Berlino e del Consolato di riferimento a Francoforte nel venire incontro alle pressanti, spesso esasperate, richieste che i connazionali rivolgono ai loro rappresentanti eletti”.
“L’insediamento di pochi impiegati a Saarbrucken”, ribadiscono, concludendo, Ferro e Di Rosa, “è realizzabile in tempi brevi, senza onore e spese per lo Stato, ma con grande beneficio per lo stesso consolato generale a Francoforte e per le collettività italiane del Saarland e del Palatinato”.
A Parigi, invece, durante l’assemblea del 5 aprile scorso, il Comites presieduto da Vincenzo Cirillo ha scelto i progetti per i quali chiedere finanziamenti integrativi al Ministero degli Affari Esteri.
Cinque i progetti adottati all’unanimità dal Comites, che ha inoltrato la lista al Consolato che, a sua volta, la invierà al Maeci:
Questa la lista del Comites: 1. Finanziamento di funzionamento integrativo per poter gestire l'anno 2019 e non perdere l'uso della sede - richiesti 10.000 euro; 2. Seconda edizione del festival di cucina e cultura italiana "Un giorno per Tiziana 2" nel quadro della quarta settimana della cucina italiana nel mondo a cura del ministero - richiesti 15.300 euro; 3. Finanziamento integrativo del progetto "L'Italia del Pere Lachaise" - richiesti 55.000 euro per terminare il progetto; 4. Progetto Forum Associazioni Italiane - somma richiesta 13.500 euro; 5. Progetto Vecchia e Nuova Mobilità - somma da quantificare.
Una volta ricevute le risposte dal Maeci, assicura il Comites, verrà pubblicata sul sito tutta la documentazione con gli eventuali fondi ricevuti. (focus\aise)