IL CITTADINO CANADESE/ IL FUTURO È OGGI: TRA ITALIA E QUÉBEC C’È UN’AUTOSTRADA DIGITALE – di Vittorio Giordano

MONTREAL\ aise\ - “Italia e Québec, un binomio sempre più vincente e convincente. Il Made in Italy, si sa, è un brand di eccellenza mondiale, non solo per l’enogastronomia, la moda, il cinema, la storia e l’arte, ma anche - e sempre di più - per l’innovazione tecnologica. Tanto che, nel 2022, Bologna, capitale italiana degli studi sull’intelligenza artificiale, ospiterà la più importante conferenza scientifica mondiale sul tema”. Così scrive Vittorio Giordano caporedattore del settimanale “Il cittadino canadese”.
“Montréal, dal canto suo, è uno degli hub mondiali più importanti per lo studio e lo sviluppo di applicazioni legate all’intelligenza artificiale. Tanto che, secondo l’autorevole ‘Financial Times’, è la città del Nord America (meglio addirittura di New York e San Francisco) che più si presta allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, soprattutto per i costi di gestione competitivi. E questo grazie soprattutto al grande lavoro svolto, tra gli altri, dal ‘Montreal Institute for Learning Algorithms’ (MILA), da gennaio nell’avveniristica sede di Mile-Ex, un centro d’avanguardia con 700 esperti; ed ha già ricevuto 4,5 $ milioni in tre anni da Google per supportare la ricerca.
Senza contare i consistenti finanziamenti federali e privati. Oltre al fatto che i più grandi player di settore - Facebook, Microsoft, Google, IBM, Samsung, Thales, solo per citarne alcuni - hanno scelto Montréal quale sede delle proprie attività.
Inevitabile il connubio tra chi guarda al futuro con entusiasmo e curiosità: Quebec e Italia sono due ‘Data Valley’ che si rispettano, si ammirano, si piacciono, si attraggono, e negli anni hanno sviluppato collaborazioni e partnership che hanno avvicinato le due sponde dell’Atlantico. Una sinergia consolidata e in forte crescita, grazie anche ad una Camera di Commercio Italiana in Canada particolarmente attiva e dinamica, che ogni anno organizza eventi di straordinario interesse.
Come il primo Business Forum sull’Intelligenza artificiale che ha avuto luogo il 16, 17 e 18 settembre al Centre Mont-Royal di Montréal con 4 obiettivi: facilitare l’accesso al mercato canadese di imprese e start up italiane, attivare network e collaborazioni sulla ricerca applicata, rendere possibile l’internazionalizzazione dei diversi poli d’innovazione e valorizzare lo scambio di esperienze.
Mobilità, salute, giustizia, servizi per i cittadini, automazione e digitalizzazione industriale, sviluppo sostenibile, energie rinnovabili, economia circolare, scienze della vita: ormai non ci facciamo più caso, ma ogni giorno facciamo uso dell’Intelligenza artificiale nei settori più disparati.
Il Forum, che si è aperto con gli interventi di Claudio Taffuri, Ambasciatore d’Italia in Canada, Silvia Costantini, Console Generale d’Italia a Montreal, e Mark-Anthony Serri, RBC Royal Bank e membro del cda della Camera di Commercio Italiana in Canada, ha visto la partecipazione di Università, centri di ricerca, start-up, aziende e relatori di livello mondiale. In tutto circa 180 esperti, tra professori, ricercatori, scienziati ed imprenditori, tra cui 30 delegati provenienti dall’Italia, oltre ad Elisa Valentin, direttrice con la delega per l’Europa e le Istituzioni Europee presso il Ministero quebecchese delle Relazioni Internazionali e della Francofonia.
Il ‘case history territoriale’ per il 2019 è stato l’Emilia Romagna, rappresentata dall’Assessore al Lavoro, all’Innovazione e alla Ricerca, Patrizio Bianchi. Nel panorama nazionale, questa regione è considerata sempre più come ‘best practice’ sui temi dei big data e dell’intelligenza artificiale, grazie ad un sistema fortemente integrato tra centri di ricerca, valorizzazione dei risultati e imprese. Della delegazione emiliano-romagnola hanno fatto parte rappresentanti di gruppi settoriali regionali, dei più importanti centri di ricerca applicata, di clusters e di imprese, tra cui Bonfiglioli e SACMI, che hanno sviluppato e utilizzano applicazioni di intelligenza artificiale.
A questi si sono aggiunti i rappresentanti di 4 aziende calabresi del settore, espressione di un territorio che sul tema dell’intelligenza artificiale esprime eccellenze riconosciute a livello internazionale, tra cui Biotecnomed, rappresentata dal Prof. Giovanni Cuda; e Altilia, rappresentata da Massimo Ruffolo, del Centro di ricerca ICAR-CNR. Dopo la plenaria iniziale, che ha visto gli interventi della prof.ssa Michela Milano (Università di Bologna e vice-Presidente della European Association of Artifcial Intelligence, EurAI), Morena Diazzi (Regione Emilia Romagna) e di Andrea Lodi (Ivado, organismo di collegamento tra mondo scientifco e Imprese), ed il panel di discussione, con protagonisti Giovanni Anceschi (Art-Er), Sanzio Bassini (Cineca), Maurizio Sobrero (Bologna Business School), Rita Cucchiara (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica, CINI), Suzanne Benoit (Aéro Montréal) e Serge Marchand (Génome Québec), i delegati hanno preso parte a 4 tavole rotonde tematiche incentrate su quattro aree di applicazione dell’intelligenza artifciale: Fintech&E-Commerce, Scienza della vita (Life Science), Mobilità (Mobility) e Industry 4.0, ovvero lo sviluppo dell’impresa manufatturiera con strumenti di intelligenza artifciale per il controllo e l’effcientamento della produzione. Tra gli altri, hanno preso la parola: Rita Cucchiara (Consorzio interuniversitario nazionale per l’informatica, CINI), Pietro Leo (IBM), Nicola Gatti, (Politecnico di Milano), Giacomo Barigazzi (AXYON), Stefano Dell’Omo (YNAP), Michele Caggiano (FEV ITALIA), Elena Bassoli (UNIMORE), il dr. Luigi Lepanto (CHUM), Frantz Saintellemy (LeddarTech) e Denis Lavallée (Mirametrix). Infne, il dr. Fabrice Brunet, presidente e ceo di CHUM, è stato il relatore principale della conferenza di lavoro che si è tenuta a pranzo”. (aise)