IL CONSOLATO D’ITALIA A NY PRESENTA LA II EDIZIONE DI ITALY RUN BY NUTELLA CAFE
NEW YORK\ aise\ - “Si è tenuto al Consolato Generale d’Italia a New York il lancio della seconda edizione di “Italy Run by Nutella Cafe”, la corsa all’italiana che si terrà il prossimo 2 giugno – in occasione della Festa della Repubblica – a Central Park. Occasione, ha detto il Console Generale Francesco Genuardi, anche per promuovere “lo stile di vita italiano, fatto di cibo salutare, ma anche di tecnologia italiana”, rappresentata tra gli sponsor dell’iniziativa. Una celebrazione, ha aggiunto Genuardi, di quello che l’Italia rappresenta oggi ma anche dell’amore del Belpaese verso New York, pienamente contraccambiato”. È quanto si legge su “La voce di New York”, quotidiano online diretto da Stefano Vaccara.
“Oltre a Ferrero, quest’anno l’evento è sponsorizzato da Intesa San Paolo, Alfa Romeo, Kaleyra, Alitalia e Lavazza Café. Altra novità, in questa edizione i runners potranno sostenere la comunità di San Patrignano, che aiuta le persone che combattono contro la dipendenza da droghe. Il Console ha annunciato la partecipazione di alcuni rappresentanti del Parlamento italiano, e ha sottolineato anche il “forte interesse” manifestato dal Vaticano per l’iniziativa.
Dopo il videomessaggio di Aldo Uva, COO di Ferrero, e l’intervento di Michael Capiraso, presidente e CEO della New York Road Runners, la serata è stata anche l’occasione per premiare George Hirsh, presidente del Board della New York Road Runners, insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella del titolo di “Ufficiale dell’Ordine della Stella d’Italia”.
Classe 1934, Hirsh è fondatore e attuale presidente onorario della New York City Marathon e vanta un intenso legame con la città di Napoli e l’Italia in generale. Nelle motivazioni per il riconoscimento, il Console lo ha definito un “politico senza essere un politico, nel senso che ha sempre avuto a cuore l’interesse generale”.
“Come sapete, sono americano, un vero newyorkese”, ha detto Hirsh in italiano, “newyorkese ma con un cuore italiano”.
La sua prima volta in Italia è stata 60 anni fa, ed è stato subito amore. Hirsh ha raccontato di aver servito come ufficiale della Marina a Napoli tra il 1957 e il 1960. “Da allora, sono sempre tornato in Italia, per lavoro o vacanza”. Pochi mesi fa, in occasione di un suo ritorno a Napoli, con un amico “ho ritrovato la casa dove abitavo nel 1959”.
Non solo: Hirsh è stato editore di alcune testate giornalistiche, e da giovane, mentre era in Italia per “Time”, “ho lavorato alla fondazione di “Panorama”, allora un mensile…” ha detto. Ha anche partecipato alla Rivista “Cucina Italiana”. In Italia, ha raccontato, si è sempre sentito a casa”. (aise)