IL GIORNALISTA ROGER COHEN PREMIATO DAL GEI
NEW YORK\ aise\ - Roger Cohen, il famoso giornalista del New York Times, è stato premiato ieri con il “GEI Friendship Award” nel corso di una colazione data in suo onore dal GEI - Gruppo Esponenti Italiani.
Al termine della affollatissima colazione, il presidente del GEI, Lucio Caputo ha presentato l’illustre ospite al pubblico presente e, fra gli applausi degli ospiti, gli ha consegnato, a nome del Gruppo Esponenti Italiani, il prestigioso premio in riconoscimento dei suoi eccezionali meriti.
Nato a Londra, Cohen, ora cittadino Americano, ha ricevuto un M.A. in storia e in francese dalla Oxford University nel 1977. Personalità di grande livello internazionale, è stato inoltre Ferris Professor di giornalismo alla Princeton University.
Cohen è entrato a far parte del The Times nel 1990. In precedenza è stato corrispondente estero per più di un decennio diventando poi Foreign Editor nel 2011, anno in cui il The New York Times ha vinto sette premi Pulitzer per la copertura editoriale data all’11/9 2001.
In precedenza, Cohen era stato corrispondente estero per The Wall Street Journal e per la Reuters dal Medio Oriente, dal Sud America e dall’Europa. Dal 1977 al 1979, aveva lavorato come giornalista freelance con base a Parigi.
Cohen è autore di quattro libri e ha ricevuto moltissimi premi, incluso il Peter Weitz Prize dal German Marshall Fund for dispatches from Europe; una citazione dell’Overseas Press Club per una serie di articoli sull’immigrazione e l’ Arthur F. Burns Prize per i suoi articoli sulle relazioni tedesco-americane. Ha anche ricevuto una Overseas Press Club Citations per la sua eccellente copertura di vari eventi di carattere mondiale e il Lifetime Achievement Award dal New Century Foundation’s International Media Council di Londra e la SOPA Excellence in Opinion Writing Award per i reportage su “Australia’s Offshore Cruelty,” e per “Myanmar is not a Simple Morality Tale.”
Da parte sua, Roger Cohen, dopo aver vivamente ringraziato il presidente Caputo ed il GEI per il prestigioso premio assegnatogli, ha brevemente illustrato i mutamenti che si stanno verificando in vaste aree del mondo e le emergenti tendenze verso la radicalizzazione della scena politica con una accentuazione del populismo. Cohen ha sottolineato anche la crescente popolarità di vari leaders che antepongono la loro popolarità e la loro affermazione agli interessi dei loro paesi ed al generale benessere dei cittadini dei loro paesi.
In particolare ha tracciato un quadro della confusa situazione americana, a poche ore dal discorso sullo Stato dell’Unione non mancando di fare alcune battute ironiche su alcuni aspetti della attuale situazione americana e sul fatto che la libera stampa, che costituisce uno dei pilastri della democrazia sia spesso definita come uno dei nemici del popolo. Altro motivo di preoccupazione il deteriorarsi dei rapporti con i tradizionali paesi amici degli USA e le critiche posizioni prese nei confronti della NATO e della EU.
In questo contesto anche l’Italia, un paese che Cohen ama profondamente e dove ha passato vari anni, presenta delle criticità come dimostra, ad esempio, la duplice e contraddittoria posizione presa da importanti componenti del governo sulla critica situazione venezuelana. Alla colazione, tenutasi nell’Atrium Room del noto Ristorante Il Gattopardo di Manhattan, hanno partecipato numerosi ospiti che includevano VIP, esponenti del mondo imprenditoriale e rappresentanti dei media.
Fra questi l’Ambasciatrice Mariangela Zappia, Rappresentate Permanente Italiano presso le Nazioni Unite, e il Console Generale, Francesco Genuardi. (aise)