IMMIGRAZIONE: PERTH E LA GOLD COAST SMETTONO DI ESSERE "CITTÀ PRINCIPALI" – di Carlo Oreglia

MELBOURNE\ aise\ - "Perth e la Gold Coast cambiano pelle: il passaggio da "centri principali" - major cities - a realtà regionali è avvenuto in seguito alla revisione federale del programma di immigrazione, guidata dall'obiettivo di alleviare la crisi nazionale del traffico", come riferisce Carlo Oreglia in un articolo pubblicato oggi da SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che trasmette notizie in lingua italiana in tutta l’Australia.
"Una necessità", spiega Oreglia, "dovuta al fatto che circa il 70% degli abitanti d'Australia vive a Sydney, Melbourne e Brisbane, come ha sottolineato il ministro dell'immigrazione, David Coleman. Il governo a sua volta desidera che più immigrati specializzati si spostino nelle aree regionali, volontà che si è realizzata nell'aumento da 23.000 a 25.000 del numero totale di immigrati che avranno accesso a queste zone.
Cambia anche la definizione di "Australia regionale": a partire da metà novembre, Perth e la Gold Coast non saranno più classificate come "città principali", nonostante qualche giorno fa il governo avesse dichiarato che non si sarebbe stata alcuna modifica di status per la Gold Coast.
Il leader dell'opposizione Anthony Albanese è sospettoso sui veri motivi del governo per la scelta, ricordando che Perth è una città capitale e nel passato il capoluogo del Western Australia era stato escluso dall'assegnazione di fondi regionali per lo sviluppo.
La decisione è stata difesa dal ministro Coleman, che ha ribattuto come Perth fosse classificata "area regionale" fino al 2017 e che il governo non abbia fatto altro che re-introdurre lo status regionale.
"And we do want to give people who settle outside of Sydney, Melbourne and Brisbane as many opportunities as possible to settle outside of those three places because those three big cities are where the vast bulk of Australia's population growth is".
Grazie al programma di migrazione specializzata, i nuovi arrivati che vivono e lavorano nelle aree regionali per almeno tre anni hanno diritto alla residenza permanente. Verrà inoltre concessa anche agli studenti internazionali la possibilità di richiedere più tempo da trascorrere in Australia con un visto speciale per chi ha appena frequentato dei corsi.
Ma secondo Anthony Albanese l'attenzione verso i visti temporanei non dovrebbe superare quella verso il sostegno da fornire ai disoccupati australiani per la crescita dei posti di lavoro nell'Australia regionale.
"We need to match up the jobs that are available and will be available in coming years".
La decisione del governo giunge anche in risposta al calo dei numeri del programma di immigrazione permanente. Il ministro dell'immigrazione David Coleman ha ammesso infatti che il numero totale dei migranti lo scorso anno è stato il più basso degli ultimi dieci.
È aumentato invece il numero in percentuale di visti concessi nelle aree regionali, +124% rispetto all'anno precedente. Il governo, ha ribadito Coleman, si sta impegnando nel ridurre il numero totale dei migranti, concentrandosi sulla loro distribuzione. "Ci stiamo muovendo affinché la gente si sposti nell'Australia regionale, dove si sono create nuove opportunità"". (aise)