“LA MERAVIGLIOSA AVVENTURA DI ANTONIO FRANCONI”: IL FILM DI LUCA VERDONE A VENEZIA PER “PLAY WITH US”

VENEZIA\ aise\ - Nell’ambito della mostra “Play with us” di Naby Byron all'Hilton Molino Stucky di Venezia, verrà proiettato, martedì 19 Novembre, alle 16.30, “La meravigliosa avventura di Antonio Franconi”, film diretto da Luca Verdone, con Massimo Ranieri nel ruolo di Antonio Franconi, alla presenza del regista e di Carlo Montanaro, noto scrittore, giornalista e critico cinematografico.
La proiezione del film accompagnerà l’installazione “Play With Us - Dall’arte popolare all’arte moderna”, composta dalle opere dell’artista Naby Byron e dalla texture musicale di Max Casacci dei Subsonica, a cura del Gian Paolo Borghi, etno-antropologo ed esperto di tradizioni popolari.
L’evento sarà presentato da Carlo Montanaro, importante e prestigioso personaggio nel mondo del cinema italiano. Montanaro ha scritto numerosi saggi critici e partecipato all’organizzazione di importanti eventi culturali, festival e rassegne, con istituzioni ed enti tra cui l’Istituto per lo studio e la diffusione del cinema d’animazione (ISCA), la Biennale di Venezia, il Festival del Film sull’Arte e di Biografie d’Artisti di Asolo e il MyFest di Cattolica. Come curatore, tre le numerose esposizioni, ha gestito la sezione cinematografica della mostra dedicata a Man Ray nella Villa Manin di Passariano (2014 – 2015) e ha curato la mostra dedicata al Mondo Novo conservata nella Fondazione Musei di Venezia e organizzata nell’Espace Luis Vuitton di Venezia (2014 – 2015). Ha, inoltre, fondato l’Archivio Carlo Monanaro, nata come raccolta privata negli anni ‘60, ora custodisce notevoli testimoniante di pre-cinema, fotografia, cinema e video.
Il film trasmette perfettamente l’adattamento della cultura tradizionale alle aspettative del contemporaneo, tema fortemente legato alla concezione artistica di Naby. Il cavaliere e circense Antonio Franconi, al pari di Naby, si presenta come amante della libertà e generoso istrione. In entrambi troviamo quella voglia di fondere il pubblico con la propria creazione, in una sorta di spettacolo "sensibile", dove l'esperienza visiva possa essere accompagnata ad un coinvolgimento totale dello spettatore, il quale interagisce facendo suo lo spettacolo che gli viene concesso.
Verdone riecheggia la stessa visione onirica dei cavalli da giostra di Naby. I cavalli sono resi liberi dai rigidi meccanismi delle giostre, proiettati lontani dalle tradizionali, in un contesto moderno e contemporaneo, i Luoghi dell’Altrove. Naby, come Verdone, propone attraverso le sue opere, una nuova e rinnovata cultura del “gioco”, trasfigurando alcuni antichi significati nel mondo odierno e offrendoli all’ammirazione degli appassionati d’arte del terzo millennio. Il suo gioco equestre incontra la storia dei "giochi moderni" di Luca Verdone. Lo spettacolo e l'uso del cavallo, cresciuto nei circhi romani fino alle giostre medievali, sboccia nuovamente tra la fine del '700 e l'inizio dell'800. Spettacolo, impresa ardita, fasto, non sono più solo appannaggio delle Corti reali, ma vengono proposti alla nascente borghesia e perfino al popolo.
“La meravigliosa avventura di Antonio Franconi”, prodotto da Cinemart, con sceneggiatura di Luca Verdone e di Massimo Biliorsi e musica di Alessio Vlad, propone l’immaginaria rievocazione delle imprese di Antonio Franconi, leggendario pioniere del Circo Moderno, nato a Udine, che si esibiva in Francia tra il 1783 e il 1800. Franconi affronta la sfida impossibile di un cavallerizzo, per realizzare uno spettacolo che contenga tutte le forme rappresentative sino ad allora conosciute. Uno spettacolo di tutti gli spettacoli. Nell’inseguire il suo sogno, Franconi trascura la morale, i doveri familiari, e gli impegni assunti con i governanti parigini della Rivoluzione Francese. Ma come gli ricorda il suo amico Astley, ogni desiderio deve superare grandi ostacoli. Il suo è un invito a non abbandonare il progetto che inseguiva sin dalla giovinezza: la realizzazione del Circo Olimpico. La fortuna gli concederà di concretizzare il suo sogno e Franconi, felice, potrà abbandonarsi ai ricordi e al trionfo che il pubblico parigino gli tributa.
Luca Verdone crea dunque un lungometraggio straordinario, curato nei particolari, nei colori e con un finalismo sempre certo e definito. Si tratta di una storia che si presta perfettamente come premessa e prosecuzione dell'opera di Naby Byron, nel suo più intimo e vero obiettivo sociale.
L’esposizione della mostra e la proiezione del film in collaborazione con l’Associazione UFO-Ultimi Futuristi, sono inserite nella programmazione di “Le Città in Festa” promossa dalla Città di Venezia ed è realizzata con il patrocinio della Regione del Veneto, della Città di Venezia, del Comune di Bergantino, del Museo della Giostra di Bergantino, del MAF (Museo Mondo Agricolo Ferrarese), di Hilton Stucky Venezia e si colloca all’interno delle celebrazioni del Centenario dalla Fondazione del Gruppo Hilton. (aise)