LA SETTIMANA DEL VICE MINISTRO DEL RE

ROMA – focus/ aise Settimana intesnsa per il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Emanuela Del Re, che, a margine della 74ma Assemblea Generale ONU, ha partecipato ieri a New York alla riunione ministeriale dell’International Contact Group (ICG) sul Venezuela. Nel suo intervento, riporta la Farnesina, il Vice Ministro ha espresso “profonda preoccupazione per l’aggravarsi della situazione politica e umanitaria in Venezuela, come anche sottolineato nel rapporto dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti Umani, Michelle Bachelet”. Del Re ha fatto quindi appello ad un maggiore coordinamento internazionale per sostenere i negoziati tra le parti, “unica strada possibile per giungere a elezioni presidenziali libere, democratiche e trasparenti”. “L’Italia conferma il suo impegno nell’ICG e sostiene convintamente gli sforzi di mediazione della Norvegia” – ha detto Del Re, auspicando altresì una ripresa immediata dei negoziati avviati a Barbados.
Il Vice Ministro ha quindi definito urgente un aumento dell’impegno e della solidarietà della comunità internazionale per far fronte alla “catastrofica situazione umanitaria, con particolare riguardo ai milioni di rifugiati il cui peso è sostenuto dai Paesi confinanti”. L’Italia, ha ricordato, “oltre a misure specifiche a favore della comunità italiana nel Paese, ha finora contribuito con 3 milioni di euro e con l’invio di un volo umanitario a sostegno della popolazione venezuelana, particolarmente nel settore sanitario e per assistere i rifugiati nei Paesi vicini”.
Non solo, a margine della 74ma Assemblea generale ONU a New York, il vice ministro agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale, ha avuto, lo scorso 24 settembre, una riunione con il ministro degli Esteri del Sudan, Asmaa Abdalla.
L’incontro rappresenta il primo contatto di un esponente del governo italiano con il Governo di transizione a guida civile formatosi poche settimane fa in Sudan.
Durante quello che la Farnesina definisce un "lungo e cordiale colloquio", sono stati toccati diversi temi relativi alle tematiche di maggiore interesse regionale e alla cooperazione bilaterale. Particolare attenzione è stata confermata alla collaborazione in iniziative di contrasto ai traffici illeciti, in particolare quelle relative ai flussi d’immigrazione irregolari promosse dall’Italia.
Il vice ministro Del Re ha assicurato alla sua interlocutrice il "convinto sostegno" del nostro Paese al processo politico in corso in Sudan, "Paese che rappresenta un partner strategico dell’Italia in Africa e alla cui stabilità nel nuovo corso annettiamo enorme importanza, anche in funzione degli equilibri della regione". Era invece lo scorso 25 settembre quando Emanuela Del Re, ha partecipato a New York, a margine della 74ma Assemblea Generale dell’ONU, al primo incontro a livello ministeriale del Gruppo degli Amici delle Vittime del Terrorismo.
Il Gruppo, di cui l’Italia è membro fondatore, è stato istituito per mantenere alta l’attenzione della comunità internazionale sulle vittime di atti terroristici, sostenerle e dare loro voce, in linea con la Strategia Globale Anti-Terrorismo delle Nazioni Unite.
Nell’intervento pronunciato a nome dell’Italia, il vice ministro Del Re ha equiparato il terrorismo "in tempi di pace" ai crimini di guerra nei conflitti armati, raccomandando una speciale attenzione alle vittime e alle loro famiglie: "non dobbiamo mai scordarle, né trascurarle", ha ammonito.
Del Re ha quindi espresso la soddisfazione del nostro Paese per la risoluzione, co-sponsorizzata dall’Italia e approvata all’unanimità dall’assemblea generale ONU lo scorso 28 giugno, sulla cooperazione internazionale nell’assistenza alle vittime del terrorismo, che "riconosce i diritti violati delle vittime e chiede che vengano affrontate le loro necessità specifiche".
"Dobbiamo avere coraggio e una visione che ci porti ad immaginare uno strumento globale per rendere possibile la prestazione di assistenza specializzata alle vittime", ha indicato il vice ministro. "I nostri sforzi devono essere tesi a far sì che le vittime diventino d’ora in poi centrali in tutte le strategie anti-terrorismo permettendo loro di diventare attori di cambiamento. La loro voce potente", ha concluso Del Re, "può aiutarci a costruire una società e una legislazione che ci aiutino a prevenire il reiterarsi di atti di violenza". (focus\aise)