LE STRATEGIE DI PROMOZIONE ALL’ESTERO
ROMA – focus/ aise - Ha avuto inizio il 13 marzo, presso il Centergross di Bologna la seconda edizione del percorso formativo “FASHION DIGITAL rEVOLUTION”, destinato ad aziende del settore moda che vogliano intraprendere programmi di internazionalizzazione avvalendosi dei nuovi strumenti digitali. L’iniziativa organizzata da Agenzia Ice in collaborazione con Cna Federmoda si rivolge alle Piccole e Medie Imprese italiane interessate a rafforzare, approfondire e sviluppare le proprie competenze attraverso le attività sui mercati esteri tramite una formazione mirata sul digitale.
FASHION DIGITAL rEVOLUTION, spiegano gli organizzatori, intende “valorizzare le capacità delle imprese sulle strategie di marketing per la ricerca di nuovi e potenziali mercati e allo stesso tempo fornire gli strumenti utili al fine di creare le condizioni necessarie per cogliere le opportunità offerte dal mondo Digitale”. Partecipando agli incontri le aziende avranno l'opportunità di conoscere le potenzialità offerte dal digitale e muoversi nei mercati esteri tramite le strategie di marketing fornite in aula; acquisire una conoscenza dei principali strumenti di comunicazione digitale assicurandosi la migliore strategia di comunicazione; delineare le linee di sviluppo di una strategia export che si avvalga degli strumenti gratuiti messi a disposizione dal web.
Sostenere e sviluppare le start up italiane i cui prodotti o servizi presentino potenzialità di sviluppo internazionale. Questo l’obiettivo che il Ministero dello Sviluppo Economico intende centrare attraverso “Global Start up Program” un percorso integrato di sviluppo all’estero, organizzato dall’Agenzia Ice. Il progetto è riservato ad un massimo di 120 start up innovative italiane, impegnate nello sviluppo d’innovazioni di prodotti o di servizi, che intendano rafforzare le proprie capacità tecniche, organizzative e finanziarie per affrontare nuovi mercati con particolare riferimento a ICT (blockchain, intelligenza artificiale, cyber security, Industria 4.0, fintech); automotive e robotica (batterie e auto elettriche, guida autonoma, future mobility, app per il carsharing e relativi web services); medtech (attrezzature medicali e app, life sciences); circular economy (emissioni low carbon, materiali innovativi e sostitutivi della plastica); altri settori innovativi. Il progetto intende, nella prima fase, implementare e consolidare le competenze tecnico-manageriali (sui temi di scale_up internazionale, proprietà intellettuale e project work) delle start up; nella seconda fase, favorire nuove opportunità di business e di attrazione d’investimenti internazionali tramite formazione specialistica con forte caratterizzazione pratica indirizzata al management delle start up; stage all’estero da 3 a 6 mesi presso incubatori selezionati nei Paesi focus (Regno Unito, Stati Uniti d’America, Cina, Giappone, Corea del Sud e Slovenia) finanziato attraverso l’erogazione di un contributo.
È poi l’Italia il Paese a più grande rappresentanza al Prowein 2019, la fiera in programma a Dusseldorf che si chiude martedì e che da 25 anni raccoglie oltre 700 mila visitatori per 834 mila metri quadrati di superficie espositiva. L’Italia è presente con circa 1700 espositori e con i suoi padiglioni rappresenta da sola il 50% dei produttori stranieri. La Prowein rappresenta una delle più importanti manifestazioni fieristiche enologiche a livello europeo. Il mercato tedesco è il secondo mercato di esportazione dei vini italiani. L'Italia, secondo i dati ICE, si è confermata nel 2017 fornitore leader del paese, con un quota delle importazioni tedesche di vino italiano pari a 930 mln di euro ed un interessante trend ascendente (+3,5% nel periodo 2013-2017) per i vini in bottiglia. Il consumatore tedesco, inoltre, si mostra sempre più interessato alle produzioni tricolori di eccellenza, con una consolidata propensione a pagare un prezzo più alto per un vino di qualità. (focus\ aise)