LEGGE DI BILANCIO, BREXIT E PARITÀ DI GENERE: LA NUOVA NEWSLETTER DI GARAVINI (IV)

ROMA\ aise\ - La legge di bilancio, col ripristino del Fondo Cultura e il tentativo di Italia Viva di evitare il ripristino dell’Imu, le elezioni nel Regno Unito e l’ormai prossima Brexit, la nuova vecchia sfida per la parità di genere, la battaglia politica contro le destre sovraniste. Sono questi i temi che la Senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Laura Garavini, tratta nella sua ultima newsletter.
Legge di bilancio
per gli italiani all'estero quella appena approvata è una legge di bilancio in bianco e nero. Da un lato siamo riusciti a prevedere alcune misure positive. Ad esempio il ripristino del Fondo Cultura introdotto a suo tempo dal Governo Renzi, con il finanziamento di un milione come risorse per lingua e cultura e aggiuntivi 500.000 euro per i prossimi tre anni per i corsi di italiano organizzati dagli enti gestori. Nella giusta direzione va anche lo stanziamento di risorse per gli organi di rappresentanza di base (un milione per i Comites e 500mila per il Cgie). Così come il mantenimento del costo della domanda di cittadinanza a 300 euro (invece che 600).
Italia Viva, sola nel tentativo di evitare il ripristino dell'Imu
Ma a fronte di questi risultati positivi, la legge di bilancio prevede un aspetto molto negativo per i nostri connazionali all'estero: va a cancellare l'esonero dell'Imu per i pensionati iscritti all'Aire, possessori di un immobile in Italia. Una decisione sbagliata ed iniqua. Contro la quale sia io, che diversi colleghi di Italia Viva, ci siamo battuti fermamente in ogni sede parlamentare. Ma non c'è stato verso. Tutti gli sforzi messi in campo da Italia Viva per evitare il ripristino della tassa sulla prima casa sono stati vanificati dal boicottaggio del Sottosegretario Merlo, avallato purtroppo dalle altre forze politiche. Un'ingiustizia che oltre a danneggiare i nostri concittadini all'estero mette in difficoltà anche tantissimi territori italiani, sempre più interessati da fenomeni di spopolamento. Cosa che ho denunciato intervenendo in aula al Senato.
Dall'Inghilterra notizie amare
Non sono giorni facili per noi che crediamo nel sogno europeo di un continente libero da confini. Sia geografici che culturali. Fa male l'esito del voto in Gran Bretagna, ma va accettato. Fa anche riflettere il risultato deludente del Labour Party. Perdere in questo modo contro una figura politica come Boris Johnson fa male ancora di più. Non ha pagato la svolta a sinistra dei Labour. Anzi, è una lezione in negativo. Il centrosinistra vince, contro una destra sempre più pericolosa, solamente parlando al centro. Evitando derive di estrema sinistra. L'ho detto intervenendo a Zurigo per il 125esimo anniversario della Federazione Socialista in Svizzera. Vanno contrastate le destre, che lanciano messaggi propagandistici anti-europei. Come hanno fatto in Italia ad esempio con le assurde critiche al Meccanismo Salva Stati. Uno strumento che tutela i cittadini in caso di crisi. E che i sovranisti hanno cercato di far passare come un pericolo, inventando l'ennesima fake news. L'ho ribadito nel mio intervento in Senato, in replica al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.
Parità di genere, la nuova sfida per l'uguaglianza
Non si può rimandare oltre. Alle soglie del 2020 non possiamo ancora dire che pari diritti tra uomo e donna siano pienamente realizzati. Ed è un ritardo sempre meno tollerabile, per il quale serve un impegno corale. L'ho detto intervenendo presso l'Istituto Italiano di Cultura di Colonia al convegno di Rete Donne Italiane in Germania, insieme alla direttrice dell'Istituto, Maria Mazza, alla Presidente dell'associazione, Eleonora Cucina e a diverse coordinatrici dei gruppi attivi in tutta la Germania, da Francoforte a Berlino, da Stoccarda ad Amburgo. Donne impegnate in vari ambiti accademici e professionali, ma tutte espressione di più culture. Un bell'esempio dell'essere donna, moderna ed europea.
Italia Viva contro le destre sovraniste
Arginare le destre estremiste e sovraniste, anche in Europa, è uno degli obiettivi che perseguiamo con i comitati di Italia Viva che stiamo costituendo anche all'estero. Sono comitati animati da iscritti e simpatizzanti consapevoli di essere un muro vivente contro queste forze politiche reazionarie. Italia Viva è nata per questo: essere una casa europea dinamica, aperta, in cui gli italiani, anche all'estero, vengono presi sul serio. È bello vedere l'entusiasmo attorno all'apertura dei comitati. A Nizza, così come a Berna o a Stoccolma. Nei prossimi mesi sono già in programma numerose inaugurazioni. A Zurigo, a Valenciennes, a Mannheim e in tante altre città. (aise)