LIBANO: OLTRE 30 I CORSI DI ADDESTRAMENTO SVOLTI DAL CONTINGENTE ITALIANO

SHAMA\ aise\ - Più di 30 corsi in tre mesi: questo il bilancio dei Caschi Blu italiani della Joint Task Force Lebanon (JTF-L) del Sector West (SW), che hanno assunto il comando del Settore della Missione UNIFIL nell’ottobre scorso. Destinatarie dei corsi le Forze Armate Libanesi (LAF), le Internal Security Forces (ISF) e le Lebanese State Security (LST).
È quanto riporta lo Stato Maggiore della Difesa, precisando che, ad oggi, sono state svolte oltre 100 giornate addestrative, che hanno coinvolto circa 500 soldati libanesi. Un risultato – sottolinea la Difesa – che ha favorito un “sostanziale incremento” delle operazioni congiunte, che vengono condotte giornalmente sul terreno, che dal 12% sono passate al 23% costituendo, di fatto, il picco più alto mai conseguito dall’avvio dell’Operazione Leonte.
In aggiunta ai corsi conclusi, sono attualmente 3 quelli in fase di svolgimento e più di 10 i pianificati per il mese di febbraio.
La programmazione dei cicli di addestramento – spiega la Difesa – avviene su base mensile attraverso una riunione congiunta, tra i rappresentanti del SW e del Quartier Generale libanese del South Litani Sector (SLS), in cui viene presentata un’offerta formativa alle LAF, e tramite incontri organizzati con i vertici delle ISF e delle LST. Il training con le Forze di Sicurezza rispecchia una pianificazione che si attaglia ai requisiti operativi identificati e tiene conto dei feedback sulla condotta delle attività operative congiunte, cercando di compensare gli scostamenti tra ciò che viene richiesto e ciò che viene raggiunto dalla controparte.
L’obiettivo del contingente italiano è quello di garantire alle LAF la full operational capability e, come indicato dalla risoluzione Onu, la loro legittimazione nel sostenere l’azione delle Autorità di Governo, specialmente nel Libano del sud, e il loro ruolo di tutori della sicurezza soprattutto nel contrasto al terrorismo.
Oltre che l’assistenza alle Forze di Sicurezza locali, la risoluzione Onu riguarda il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Libano e Israele ed il supporto alla popolazione locale. I tre compiti – di cui ora si occupa il contingente italiano – sono funzionalmente interconnessi tra loro e sono univocamente orientati allo scopo di consentire l’auspicabile raggiungimento di un cessate il fuoco permanente tra le parti, rafforzare la capacità delle Forze libanesi di garantire la sicurezza del proprio territorio e creare quelle condizioni di crescita sociale ed economica funzionali al benessere della comunità locale.
Inoltre l’Italia è impegnata in Libano anche con la Missione Militare Bilaterale Italiana (MIBIL), operante in Libano dal 2015, con lo scopo di organizzare, condurre e coordinare attività di formazione ed addestramento in favore delle Forze Armate libanesi, inquadrandosi nel più ampio contesto internazionale che si propone di supportare le istituzioni della nazione mediorientale al fine di incrementarne le capacità complessive. (aise)