L’IIC DI LISBONA RICORDA LEONARDO SCIASCIA A TRENT’ANNI DALLA MORTE
LISBONA\ aise\ - In occasione dei trent’anni dalla morte di Leonardo Sciascia, l’Istituto Italiano di Cultura di Lisbona ricorda lo scrittore siciliano con due eventi che si terranno domani, 24 ottobre, e il prossimo 5 novembre.
Il primo evento, che fa parte della programmazione della XIX Settimana della Lingua Italiana nel Mondo dedicata all’Italiano sul Palcoscenico, si svolge domani presso l’Auditorio della Fondazione Arpad Szenes-Vieira da Silva e vede protagonista il regista Fabrizio Catalano, nipote di Leonardo Sciascia con la performance "Leonardo Sciascia 30 anni dopo – Il potere è altrove”.
Le parole del grande scrittore Leonardo Sciascia tratte da alcuni dei suoi più illuminanti romanzi, dai suoi saggi, dai suoi controversi interventi su riviste e quotidiani, risuonano nella sala, recitati dall’attore Ivan Giambirtone e legate dal filo dei ricordi del nipote. Uno spettacolo, dunque, caratterizzato da una struttura inconsueta, volta a scardinare gli stilemi del teatro tradizionale, mescolando finzione, lettura, dibattito, e che assume spesso toni colloquiali, addirittura confidenziali. Sullo sfondo di episodi della vita di Leonardo Sciascia: momenti d’intimità, viaggi, sorrisi ed angosce; in scena, brani tratti da alcune delle sue opere più conosciute.
Fabrizio Catalano (Palermo, 14 ottobre 1975). Regista e drammaturgo, dopo aver diretto diversi documentari e cortometraggi, si è dedicato prevalentemente al teatro, riscuotendo un notevole successo di pubblico e di critica con alcuni spettacoli tratti dalle opere del nonno Leonardo Sciascia (Il giorno della civetta, Todo modo, A ciascuno il suo, La scomparsa di Majorana) e non (Amore intorno al vuoto, Dannata bellezza). È stato per tre anni direttore artistico del Teatro Regina Margherita di Racalmuto. È anche autore di due romanzi (Una goccia d’ambra nella neve, La profanazione del pudore), di articoli e saggi brevi. Ha inoltre tradotto dal francese liriche e testi teatrali di Charles Van Lerberghe, Georges Rodenbach, Émile Verhaeren, Auguste de Villiers de l’Isle-Adam.
Il 5 novembre, invece, è prevista, presso la Biblioteca dell’Imprensa Nacional Casa da Moeda di Lisbona, la conferenza "Trent'anni senza Sciascia. La Sua memoria ha un futuro" del giornalista e scrittore Matteo Collura.
Nato nel 1945 ad Agrigento, Matteo Collura vive a Milano dal 1978. Dopo una giovanile esperienza di pittore e dopo aver intrapreso la professione giornalistica, nel 1979 ha esordito in letteratura con il romanzo Associazione indigenti, pubblicato da Einaudi su approvazione di Italo Calvino. Amico fraterno di Leonardo Sciascia, nel 1996 ne ha pubblicato la biografia, Il maestro di Regalpetra (di recente riedita da La Nave di Teseo), seguita, nel 2002, da Alfabeto eretico (ora in Longanesi con il titolo Alfabeto Sciascia). Nel 2010 ha pubblicato Il gioco delle parti – Vita straordinaria di Luigi Pirandello. Alla sua regione d’origine Matteo Collura ha dedicato numerosi altri libri, tra i quali In Sicilia; Qualcuno ha ucciso il generale; L’isola senza ponte; Sicilia, la fabbrica del mito. Sicilia sconosciuta (Rizzoli) è il suo best seller con diverse edizioni rivedute e aggiornate, dalla prima (1984), alla più recente (maggio 2016). Scrive articoli di cultura per Il Messaggero e per il Corriere della Sera. (aise)