"LITTLE BOY" COMPIE 100 ANNI

FIRENZE\ aise\ - Saranno le Edizioni Clichy di Firenze a pubblicare il romanzo-memoir "Little Boy" di Lawrence Ferlinghetti, in uscita negli Stati Uniti con l’editore Doubleday il prossimo 24 marzo, giorno del centesimo compleanno dell’autore.
In Italia il libro, tradotto da Giada Diano, collaboratrice e storica traduttrice italiana di Ferlinghetti, uscirà nel prossimo settembre. Edizioni Clichy si è aggiudicato il titolo dopo una delicata trattativa e lo inserirà nella collana di letteratura americana Rive Gauche, nella quale sono già presenti autori come Nadja Spiegelman, Jacqueline Woodson, John Updike e Dani Shapiro. Nella stessa collana comparirà anche "I fantasmi di Darwin", il nuovo romanzo di Ariel Dorfman, autore de "La morte e la fanciulla", in uscita a maggio con la traduzione di Fabio Cremonesi e Micaela Uzzielli.
Tra le altre uscite di Edizioni Clichy del 2019 sono anche previsti il secondo romanzo di Joann Sfar "Persone che potresti conoscere", in uscita il 29 gennaio; l’ultimo romanzo di Jean d’Ormesson "Una preghiera infinita", terminato dall’autore il giorno stesso in cui è morto, il 5 dicembre 2017, in uscita a maggio; i sensazionali "Munkey Diaries" di Jane Birkin, appena pubblicati in Francia da Fayard, in uscita a ottobre; e "Microfictions" di Régis Jauffret, uscito in Francia per Gallimard, già pubblicato in altri dodici Paesi e considerato da molti critici uno dei più importanti e influenti libri pubblicati in Europa negli ultimi anni: cinquecento "microstorie" per un totale di oltre mille pagine che raccontano l’essere umano di oggi con una verità che forse nessun altro libro è ancora riuscito a fare; sarà in uscita in Italia a novembre.
Little Boy si era perso. Non aveva idea di chi fosse o da dove venisse. Cresciuto come orfano negli anni '20 a New York, servì nella Marina e partecipò agli sbarchi del D-Day in Normandia. La sua fu una vita vagabonda, tra caffè parigini e incontri con i maggiori scrittori della controcultura americana. Little Boy ha visto tutto e crescendo ha scatenato l’orda di parole repressa dentro di lui.
Questa è la storia della straordinaria vita di un uomo e della follia del secolo che ne è testimone: una storia intrisa dell'energia esaltante dei Beats, un magico torrente di parole che brilla con lo spirito visionario di Walt Whitman. Soprattutto, questa è l'ultima volontà letteraria e testamento dell'iconico editore e poeta Lawrence Ferlinghetti: non solo una meditazione sui suoi 99 anni sul pianeta, ricca di saggezza, emozioni e ricordi, ma una riflessione ispirante su ciò che il nostro futuro potrebbe riservare.
Lawrence Ferlinghetti nasce a Yonkers (NY) nel 1919, figlio di Carlo Ferlinghetti (originario della provincia di Brescia) e di Clemence Albertine Mendes-Monsanto (di origini francesi, ebree e portoghesi).
Dopo gli studi alla University of North Carolina serve la marina degli Stati Uniti come comandante nella Seconda Guerra Mondiale. Nel 1947 ottiene un diploma post-laurea alla Columbia University e un dottorato alla Sorbona nel 1950. L’anno seguente si trasferisce a San Francisco dove insegna francese, dipinge e scrive di problematiche artistiche.
Nel 1953 fonda insieme a Peter D. Martin il City Lights Bookstore, la prima libreria del paese con un catalogo di soli libri in brossura (che da più di cinquant’anni è ritrovo di scrittori, artisti e intellettuali) e, due anni dopo, la City Lights Publishing House.
La casa editrice inizia pubblicando la serie Pocket Poets, attraverso la quale Ferlinghetti intende creare e alimentare una sorta di movimento dissidente nei confronti dell’establishment statunitense.
La pubblicazione di Howl and other poems di Allen Ginsberg a opera della City Lights porta all’arresto di Ferlinghetti per oscenità. Il processo che ne segue calamita l’attenzione nazionale e internazionale sul movimento dei poeti Beat e della San Francisco Renaissance e l’assoluzione finale dell’editore (e poeta) segna un precedente fondamentale per la pubblicazione di opere controverse ma di valore letterario e sociale.
Nel corso degli anni Ferlinghetti ha girato l’Italia dove ha effettuato molti reading poetici e vinto diversi premi tra cui il Premio Camaiore, il Premio Flaiano e il Premio Cavour.
Oltre che scrittore ed editore, Ferlinghetti è anche pittore e le sue opere sono state esposte in diverse gallerie d’arte in tutto il mondo. È stato spesso associato al movimento Fluxus.
Nel 2003 ha vinto il Robert Frost Memorial Medal, l’Author's Guild Lifetime Achievement Award, ed è stato eletto all’American Academy of Arts and Letters. (aise)