MANGIONE (CGIE) AI RAGAZZI DEL SEMINARIO DI PALERMO: “SIETE LA VISIONE PiÙ BELLA”

ROMA – focus/ aise - A Palazzo dei Normanni, nel corso dell’Assemblea Regionale Siciliana tenutasi nel pomeriggio di giovedì 18 aprile, in concomitanza con il seminario per la Creazione di una Rete di Giovani Italiani nel Mondo, dopo i saluti istituzionali, la firma di un protocollo d’intesa tra ARS e Cgie, e un focus di Delfina Licata sul Rapporto Italiani nel Mondo, la chiusura è stata affidata all’intervento di Silvana Mangione, vice segretario generale del Cgie, con un focus dal titolo “Il sistema della rappresentanza degli italiani all’estero”.
“Siete la visione più bella”, ha esordito Mangione rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze, “nella mia attività sono sempre i ragazzi al primo posto, ma oggi dobbiamo riuscire a capire se è ancora necessario mantenere una rappresentanza per gli italiani all’estero”. Ovviamente una domanda retorica, quella del vice segretario Cgie, “Dovete conquistarvi degli spazi che vi consentano di tenere viva questa rappresentanza”, ha detto sempre rivolgendosi alla platea, “senza una forma di rappresentanza, le comunità all’estero andrebbero disperse, e con loro tutto il patrimonio culturale, economico e storico che esse custodiscono”.
Silvana Mangione ha poi ricordato le origini dell’associazionismo italiano nel mondo, da una situazione di spontaneismo, legata a esigenze vive, fino a una forma più strutturata, che raggiunge il culmine oggi, nell’anno in cui questa rappresentanza viene messa in discussione da alcune decisioni politiche.
“Il protocollo firmato oggi”, ha aggiunto Mangione, “è la conferma di quanto la rappresentanza degli italiani nel mondo sia qualcosa di necessario. Non un vezzo o un contenitore vuoto, ma uno strumento necessario di arricchimento della nostra società”.
“Siate creativi, siate voi stessi, siate qualunque cosa vogliate”, ha detto rivolgendosi ai ragazzi e alle ragazze, “E non dimenticate il vostro ruolo nel tessuto sociale italiano. Perché è in Italia che sono le vostre radici”.
“State costruendo una rete”, ha concluso la Mangione, “una rete che non può essere solo una serie di maglie, ma qualcosa che vi deve supportare nella comprensione della realtà che vi circonda, uno strumento di progresso, uno strumento per favorirvi nel passaggio di testimone. Costruitevi voi, tra voi, come volete voi. Associatevi, fate rete. Promettetelo non a me, ma a voi stessi”. (focus\ aise)