MEDICI ITALIANI E ASSISTENZA SANITARIA A LONDRA SUL JOURNAL OF ITALIAN HEALTHCARE WORLD

LONDRA\ aise\ - Perché rivolgersi ai medici italiani che lavorano negli UK? Quanto è apprezzata la professionalità italiana? Quali sono le principali motivazioni che spingono un medico italiano a svolgere la professione all’estero? A queste domande rispondono proprio due medici italiani a Londra: Giuseppe Kito Fusai, presidente di Italian Medical Society of Greta Britain, e Giorgia Bacco, fondatrice e direttrice di Dottore London. Ad incontrarli è stata Nicoletta Mele, direttore responsabile di Journal of Italian Healthcare World, il magazine on line di Italian Healthcare World, la prima piattaforma web di medici e professionisti sanitari italiani nel mondo.
L’intervista, spiega la stessa Mele, è stata anche occasione per informare del recente accordo siglato con il Consolato Generale d’Italia e chiarire quali sono i requisiti per ricevere assistenza medica gratuita.
Di seguito il testo integrale dell’articolo, disponibile a questo link.
“Dottore London, Italian Medical Society of Great Britain (IMSoGB) e il Consolato Generale d’Italia a Londra hanno siglato un accordo per fornire assistenza medica agli italiani identificati come indigenti dall’ufficio di Assistenza Sociale del Consolato da parte dei medici italiani presenti sul territorio che hanno aderito, a titolo gratuito, all’iniziativa.
Secondo gli ultimi dati della Commissione Europea e del Rapporto Eurispes-Enpam, negli ultimi anni sono stati oltre 10mila i medici e 8mila gli infermieri che hanno lasciato l’Italia per lavorare all’estero. I professionisti hanno un’età media che va dai 28 ai 39 anni e sono per la maggior parte ortopedici, pediatri, ginecologi e anestesisti. Tra le mete preferite si posiziona al primo posto la Gran Bretagna, dove lavorano circa 3000 medici.
Abbiamo intervistato Giorgia Bacco, fondatrice e direttrice di Dottore London, l’unico poliambulatorio italiano privato che risponde all’esigenza della comunità italiana residente a Londra grazie alla professionalità di medici e professionisti sanitari italiani presenti sul territorio, e il dottor Giuseppe Kito Fusai, Consultant HPB Surgeon presso il Royal Free Hospital e presidente dell’Italian Medical Society of Great Britain (IMSoGB), la piattaforma professionale, fondata nel 1997, che ha come membri medici italiani che lavorano e risiedono nel Regno Unito.
“Dottore London nasce nel 2014 come start-up con due specialità mediche: ginecologia e pediatria”, racconta Giorgia Bacco, fondatrice della struttura. “Ad oggi copriamo quasi tutte le specialità con oltre 30 medici, la maggior parte di loro lavora anche nelle strutture pubbliche del National Health Service (NHS). L’idea nasce dal fatto che, dopo aver effettuato una ricerca di mercato, abbiamo scoperto che la maggior parte degli italiani a Londra tornavano in Italia per le visite specialistiche. Il poliambulatorio ha quindi come obiettivo quello di frenare il rientro nel proprio Paese offrendo alla comunità italiana la possibilità di trovare assistenza sanitaria direttamente a Londra. Vogliamo diventare il punto di riferimento non solo per gli expat italiani, ma anche per tutte le altre comunità straniere presenti sul territorio che cercano assistenza sanitaria privata da parte di medici italiani. A tal proposito, a settembre apriremo sempre nel centro di Londra una nuova sede più grande dove potremo offrire servizi aggiuntivi e accogliere più pazienti.
D. Quali sono i servizi? E come contattarvi?
R. Offriamo una vasta gamma di prestazioni tra cui visite generali e specialistiche, esami ematochimici e microbiologici, esami diagnostici quali ECG, spirometrie ed ecografie oltre alla radiologica convenzionale e la risonanza magnetica tramite strutture esterne convenzionate. Lo studio è aperto tutti i giorni e spesso anche di sabato. È possibile contattarci telefonicamente, via email, attraverso i nostri canali social e il sito internet.
D. Qual è il modo per poter collaborare con Dottore London? E come avviene la selezione?
R. Per collaborare con noi basta mandare la propria candidatura con cv all’indirizzo email info@dottorelondon.com e verrete poi contattati dal nostro responsabile medico per un eventuale colloquio conoscitivo. I medici che collaborano con noi non sono nostri dipendenti, ma liberi professionisti che offrono consulenze presso il nostro ambulatorio. La selezione è attenta e mira a valutare innanzitutto l’esperienza clinica sia in Italia che in Inghilterra e l’approccio al paziente da parte del medico.
D. Da cosa nasce l’esigenza di cercare medici e professionisti italiani in un poliambulatorio privato nonostante ci sia National Health Service (NHS) che offre servizi gratuiti?
R. Premesso che Dottore London non intende sostituirsi al Servizio Sanitario Pubblico inglese (NHS – National Health System), i motivi per i quali c’è sempre di più l’esigenza di rivolgersi ai professionisti italiani sono legati sia a ragioni linguistiche per le quali si tende a preferire il professionista che parla la stessa lingua sia alla necessità di sottoporsi ad una visita senza i vincoli dei tempi di attesa del servizio sanitario pubblico, ad un consulto con uno specialista in quanto non sempre il medico di base fa un’impegnativa e ancora per ricevere una seconda opinione. Dottore London è un punto di riferimento e di indirizzamento per la comunità italiana residente a Londra. Lo stesso concetto per il quale è nata a Dubai Italian Healthcare World (IHW), la prima piattaforma web internazionale di medici e professionisti sanitari italiani all’estero, che oltre a evidenziare il valore aggiunto e il significativo contributo apportati dalle professionalità italiane del settore sanitario nel mondo, consente agli italiani, sia residenti che turisti, di avere a disposizione un efficiente network di professionisti. La piattaforma è stata presentata e lanciata durante un evento lo scorso 27 gennaio a Dubai sotto gli auspici delle autorità italiane presenti sul territorio degli UAE. È possibile accedere gratuitamente alla webapp su dispositivo mobile o fisso e con qualunque sistema operativo.
D. Cosa ne pensa? Quanto sono importanti oggi strumenti come Dottore London e IHW per la comunità italiana che vive all’estero?
R. È molto importante sia per i professionisti che, grazie a questi strumenti, hanno la possibilità di confrontarsi più facilmente con colleghi dello stesso Paese d’origine e sia per la comunità italiana che risiede all’estero sapere che c’è una realtà tutta italiana che li può assistere in caso di necessità.
D. Proprio con l’obiettivo di fornire assistenza medica a Londra agli italiani identificati come indigenti dall’ufficio di Assistenza Sociale del Consolato che il 7 maggio scorso con Italian Medical Society of Great Britain (IMSoGB) avete raggiunto un importante accordo promosso dal Consolato Generale d’Italia a Londra. Di cosa si tratta?
R. L’iniziativa mira a fornire assistenza medica gratuita agli italiani in Inghilterra identificati come indigenti dall’ufficio di Assistenza Sociale del Consolato. La procedura è la seguente: i cittadini italiani indigenti che hanno bisogno di assistenza medica devono rivolgersi all’ufficio sopracitato che provvederà all’elaborazione della richiesta. Una volta valutato il caso, il Consolato si metterà in contatto con Dottore London che a sua volta ne verifica la fattibilità. Successivamente verranno informati gli specialisti che hanno aderito su base volontaria, sia di Dottore London che dell’Italian Medical Society of Great Britain coinvolta nel progetto. Il paziente riceverà assistenza presso la nostra struttura. Le tempistiche dipendono dalla richiesta, saranno più veloci se all’interno dello staff medico di Dottor London c’è lo specialista che si occupa di quella determinata patologia per la quale si è fatta richiesta. È importante sottolineare che il servizio non prende in carico i casi di urgenza, per i quali c’è il pronto soccorso, ma solo quelli gestibili in ambulatorio”.
L’accordo è stato ratificato recentemente presso il Consolato Generale d’Italia a Londra alla presenza del Console Generale Marco Villani, ma come spiega il dott. Giuseppe Kito Fusai, presidente dell’Italian Medical Society of Great Britain, l’altra realtà medica coinvolta in questo interessante progetto, “era pianificato da tempo. La maggior parte degli italiani che vive in Inghilterra ha accesso a strutture sanitarie convenzionate. Questo accordo consente a medici italiani membri della IMSoGB di aderire ad un’attività di volontariato qualora lo desiderino per supportare connazionali che per varie ragioni non abbiano accesso al sistema sanitario nazionale (NHS – National Health System). La IMSoGB supporta questo accordo che però non può essere vincolante per la Società vista la partecipazione dei suoi medici su base individuale e volontaria”.
La presentazione ufficiale è stata anche occasione per discutere sull’esercizio della professione medica nel Regno Unito, dell’accesso ai servizi sanitari per i cittadini italiani che vi risiedono, delle ripercussioni della Brexit sulla comunità italiana e di un eventuale censimento dei medici italiani presenti sul territorio.
“Il servizio sanitario fornito dal NHS ai cittadini italiani residenti negli UK”, aggiunge, “è lo stesso che ricevono i cittadini inglesi. In generale esiste uno standard of care abbastanza buono specialmente a livello specialistico. Vedremo nei prossimi mesi quali saranno le eventuali ripercussioni e le conseguenze della Brexit anche in tema sanitario e di emigrazione professionale”.
Italian Medical Society of Great Britain ha come obiettivo principale quello di fornire educazione scientifica, informazione e supporto ai medici italiani specialmente ai giovani. “La missione di IMSoGB”, specifica il presidente Giuseppe Kito Fusai, “è quella di stabilire una rete professionale e sociale tra i suoi membri e contatti con le istituzioni sanitarie in Inghilterra e in Italia. Il numero degli iscritti è in continuo aumento grazie ad una recente attività informativa e include anche l’idea di effettuare un censimento dei medici italiani in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia”.
D. Supporto allo sviluppo professionale all’estero, punto di riferimento e orientamento, contatti e networking tra i membri iscritti alla piattaforma. Stessi obiettivi che hanno portato alla creazione di Italian Healthcare World, la prima piattaforma web internazionale di medici e professionisti sanitari italiani all’estero. Cosa ne pensa? Quanto è importante per lo specialista che decide di trasferirsi all’ estero sapere di avere a disposizione questi strumenti?
R. Italian Health World penso che sia un’ottima iniziativa come tutte quelle intese a facilitare l’integrazione dei professionisti sanitari italiani all’estero soprattutto giovani che hanno più bisogno di supporto. Avere oggi a disposizione strumenti come IMSoGB e IHW fa la differenza. Quando sono arrivato in Inghilterra, più di 20 anni fa, sia io che altri colleghi italiani non avevamo un punto di riferimento e di orientamento, elementi invece molto importanti sia per lo sviluppo professionale che per l’integrazione. IMSoGB infatti facilita ed informa i giovani medici che vogliono emigrare e questo è particolarmente rilevante in un momento di incertezza politica come quello causato dalla Brexit.
D. Quali sono le principali motivazioni che spingono un professionista medico a svolgere la professione negli UK? E come deve fare per integrarsi?
R. La motivazione è quasi sempre la stessa e deriva dalla frustrazione che spesso i giovani medici in Italia soffrono a causa di una mancanza di training e di opportunità di crescita professionale. Il medico italiano che lavora in Gran Bretagna per avere successo deve integrarsi con il sistema britannico mantenendo però alcuni tratti che sono tipici del carattere Italiano, primo fra tutti la capacità di comunicare e di relazionarsi.
D. Quanto è apprezzata la professionalità italiana negli UK?
R. Il medico italiano è apprezzato perché è un forte lavoratore che ha lasciato una qualità di vita buona per perseguire un sogno professionale”. (aise)