MERLO VIGNALI E SCHIAVONE A PALERMO
PALERMO\ aise\ - Si è aperto oggi, presso il Teatro Massimo di Palermo, il seminario per la creazione di una Rete di Giovani Italiani nel Mondo, organizzato dalla Commissione VII del Cgie, presieduta da Maria Chiara Prodi. Presenti, oltre ai 115 ragazze e ragazzi provenienti da tutto il mondo, molte istituzioni locali e, naturalmente, nazionali.
Dopo i saluti iniziali del sindaco Leoluca Orlando e del presidente alla Commissione Cultura di Palermo Francesco Bertolino, a prendere parola è stato Michele Schiavone, segretario generale del Cgie: “Arrivare a Palermo per il Cgie non è stato facile, c’è voluto tempo e tanto impegno. Tuttavia, la concretizzazione delle nostre aspettative è il premio più grande che potessimo desiderare. Oggi siamo qui, rappresentanti delle consulte regionali, associazioni, dal direttore generale Vignali, dal sottosegretario Merlo, colleghi del Cgie e dagli italiani eletti all’estero per dare un futuro diverso alle nostre comunità”.
E ancora: “I giovani che oggi sono venuti con l’aiuto dei Comites devono cominciare a rilanciare una presenza organizzata all’estero, affinché le nostre comunità possano agire da protagoniste. Si parla tanto d’immigrazione, ma la questione migratoria, che ci vede tra i Paesi maggiormente coinvolti, deve essere dotata di senso, di organizzazione. Bisogna fare riflessioni approfondite. Mi auguro che dopo questo seminario, tutti questi giovani presenti siano in grado di esprimere idee da fissare su una Carta di Palermo”. Il segretario generale del Cgie ha infine concluso, rivolgendosi ai ragazzi: “Questo è il vostro momento, è ora che dovete dare il vostro apporto al nostro Paese. Siate audaci, l’Italia ha bisogno di cambiare profondamente”.
A seguire, a prendere la parola è stato il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo: “Vorrei fare i complimenti alla regione, alla città e al Cgie. Riguardo quest’ultimo, quando mi si domanda a cosa serve il Cgie, io rispondo che serve a queste cose. Grazie anche alle consulte regionali, ai miei colleghi parlamentari e al sindaco Orlando. Io sono un italo argentino, mio padre trevigiano, mia madre spagnola, però oggi, grazie al sindaco di Palermo, ho scoperto che sono anche palermitano”.
Poi, rivolgendosi alla platea: “Vorrei dire una cosa ai giovani: voi siete la classe dirigente del futuro. Un futuro prossimo. Non solo dal punto di vista politico, ma anche economico, culturale, sociale. Questo è molto importante. Dovete spingere la militanza. Militate, sponsorizzate la questione degli italiani all’estero. Bisogna promuovere l’italianità nel mondo”.
“Occupate gli spazi di potere”, ha concluso Merlo, “non aspettate, perché nessuno vi darà nulla. Sembra che le poltrone, a volte, siano eterne. Invece no. Cominciate subito a muovervi. Dovete essere organizzati, solo così potete prendere tanto, se non tutto”.
Ultimo intervento riservato a Luigi Maria Vignali direttore generale per gli Italiani all’Estero, che per prima cosa ha ringraziato i giovani venuti dai quattro angoli del mondo: “Grazie per aver creduto in questo progetto che non era scontato, all’inizio. Grazie per averlo sostenuto, per averlo realizzato. Grazie al Cgie e a Maria Chiara Prodi in primis per aver reso possibile questa giornata. È bello essere qui a Palermo. Mi piace vedere gli italiani nel mondo incontrarsi a Matera e a Palermo, in due tornate consecutive. In due città che condividono una storia di riscatto e di speranza. Due città che rappresentano la cultura, il cambiamento, quello che vorremmo vedere nelle generazioni all’estero”.
“C’è necessità di consapevolezza dell’opinione pubblica”, ha proseguito Vignali, “della politica, di quanto siano importanti le comunità italiane all’estero e soprattutto i giovani. Quanti sanno che esiste un’Italia fuori dall’Italia? Ci sono più italiani all’estero di quanti abitanti abbia la Sicilia. Dovete essere gli alfieri del vivere all’italiana all’estero. Al Maeci sappiamo che l’export dell’Italia cresce di più laddove le comunità italiane sono più grandi e forti. È un segnale concreto e tangibile”.
“L’incontro tra di voi, con tutte le diversità che portate”, ha aggiunto il DG Vignali, “è importantissimo. Il dialogo significa creare una rete. Davvero voi siete i nucleo di quello che sarà domani, di quella che sarà la rete della comunità all’Estero. Dovete istaurare una rete di scambio di esperienze, di dialogo. Voi siete il futuro”.
E infine: “Non abbiate paura di chiedere; chiedete servizi, chiedete vicinanza delle istituzioni, chiedete miglioramenti. Come diceva Borsellino, il vero amore consiste nell’amare ciò che non ci piace per poterlo cambiare. Ecco: Aiutateci dall’estero a cambiare l’Italia in meglio”. (gianluca zanella\ aise)