“MESSICO IN BILICO”: AL CENTRO STUDI AMERICANI DI ROMA LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI FAUSTA SPERANZA

WASHINGTON\ aise\ - Si discute molto del Muro tra Stati Uniti e Messico voluto da Trump contro i migranti, ma non si parla dei “muri” che dovrebbero essere eretti contro i traffici di armi e droga che continuano indisturbati tra nord e sud d'America, peraltro arrivando a coinvolgere sempre di più l'Europa e in particolare l'Italia. Di questo e di tanto altro – tra testimonianze di violenza e di solidarietà, poesia e spiritualità – si occupa il libro “Messico in bilico. Viaggio da vertigine nel Paese dei paradossi”, di Fausta Speranza, che verrà presentato alle 17.00 del 30 settembre prossimo presso il centro Studi Americani a Roma.
Dopo il saluto del Direttore del Centro Studi, Carlotta Ventura, ad animare il dibattito interverranno Andrea Monda, Direttore de L'Osservatore romano, e Paolo Valvo, Professore di Storia Contemporanea all'Università Cattolica di Milano.
Il volume, che gode anche del patrocinio di Amnesty International, ricostruisce la geopolitica dei traffici offrendo i dati storici ed economici del Paese, riportando le storie vive di persone incontrate, assicurando il supporto e il piacere dello spessore letterario e artistico della cultura messicana. Emergono straordinarietà e contraddizioni di un paese che affonda nella storia e abbraccia la modernità.
Il libro rappresenta uno strumento per inquadrare e comprendere notizie come quella pubblicata in questi giorni: le autorità dello Stato di Jalisco, in Messico, hanno scoperto in un pozzo in aperta campagna - nel comune di Zapopan, alle porte di Guadalajara - i resti umani di quelli che potrebbero essere centinaia di cadaveri: il condizionale è d’obbligo perché prima di essere sotterrati i corpi sono stati fatti a pezzi. E finora le autorità ne hanno ricomposti solo 44. I media messicani lo hanno già ribattezzato “el pozo de los horrores”, ovvero il pozzo degli orrori, ma si tratta a tutti gli effetti di una fossa comune, profonda una ventina di metri. La scoperta è stata fatta il tre settembre scorso, ma gli scavi sono finiti solo 20 giorni dopo.
Fausta Speranza, autrice di “Messico in bilico”, lavora alla redazione esteri de L’Osservatore Romano dal 2016, dopo 25 anni al radiogiornale di Radio Vaticana, con ruolo di inviata. Ha collaborato per anni con Limes, RadioRai, Famiglia cristiana e – occasionalmente – con il Corriere della Sera e Il Riformista. Vincitrice nel 2018 anche del Premio al Giornalismo Internazionale Libero Bizzarri per il reportage Mexico su Rai Storia; nel 2017 del Premio giornalismo di cultura di Israele; nel 2011 del Premio Giornalismo Parlamento europeo. Coautrice, con altri otto giornalisti, del libro “Al mio paese. Sette vizi. Una sola Italia”, che ha ispirato un cortometraggio, uno spettacolo teatrale e un concorso per giovani su la Repubblica. Ha curato il volume “Europa il futuro di una tradizione”. Ha visitato, realizzando reportage, molte località d’Europa, Stati Uniti, Medio Oriente, Asia centrale, Estremo Oriente, Africa, America Latina. (aise)