MISSIONE IN LIBANO: LE ESERCITAZIONI DEL CONTINGENTE ITALIANO

SHAMA\ aise\ - Proseguono a ritmo serrato le esercitazioni del contingente italiano in Libano.
Negli ultimi tre mesi, riporta lo Stato maggiore della Difesa, la Joint Task Force Lebanon (JTF-L) - Sector West (SW), attualmente su base Brigata bersaglieri “Garibaldi”, ha condotto 21 giornate di poligono e 27 giornate COMBINEX (Combined Exercise) coinvolgendo oltre 500 soldati, pari a più del 15% della forza complessiva del Settore.
Queste esercitazioni, spiega la Difesa, servono soprattutto ad imparare ad interagire con nuovi contingenti, che spesso seguono procedure molto diverse da quelle applicate dal personale italiano.
In tale complesso quadro di internazionalità, il Settore Ovest della Missione UNIFIL non fa eccezione, comprendendo oltre all’Italia altre 12 nazioni, ovvero Armenia, Brunei, Croazia, Ghana, Irlanda, Repubblica di Macedonia, Malesia, Malta, Repubblica di Corea, Serbia, Slovenia, e Tanzania.
Dunque, per assolvere al meglio i compiti di Unifil, anche nel tentativo di armonizzare le diverse regole d’ingaggio dei paesi concorrenti alla Missione, vengono condotte attività addestrative di amalgama tra le cinque Task Force di manovra del Settore (ITALBATT, GHANBATT, IRISHBATT, ROKBATT e MALBATT).
“Si è soldati perchè un giorno, più o meno lontano, abbiamo sentito la chiamata della Patria, e si è peacekeepers per due ordini di motivi: perché il nostro cuore è generoso ma anche perché siamo addestrati a farlo”, commenta il Comandante della Leonte XXV, Generale di Brigata Diodato Abagnara. “Ecco, per aiutare gli altri, dobbiamo mantenerci altruisti nell’animo e soldati nella formazione e non essere l’uno o l’altro, ma dimostrarci capaci di includere entrambi gli aspetti in una persona sola”. (aise)