PRESENTATO A PALAZZO CHIGI IL PREMIO ANGI

ROMA\ aise\ - Meritocrazia, ricerca, capacità di analizzare il presente e disegnare il futuro: sono i punti cardinali del Premio ANGI (Associazione Nazionale Giovani Innovatori), che celebrerà la sua seconda edizione il 17 dicembre ed è stato presentato ieri presso la sala Monumentale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
In lizza per il premio dedicato ai giovani innovatori italiani ci sono gli under 40 che si sono maggiormente distinti nel corso dell'anno e i migliori "innovation leader" che hanno ispirato le generazioni successive.
Menzione particolare merita la giovanissima Valeria Cagnina, a cui è andato un riconoscimento speciale: il Premio Angi Innovation Leader Award in collaborazione con Acea. Classe 2001, Valeria è un talento straordinario nel campo della robotica, tanto che a soli 17 anni è stata nominata tra le "Inspiring Fifty", le 50 donne più influenti in Italia in ambito tech. Di recente, Forbes Italia l'ha inserita tra i "100 Under 30 che cambieranno il Paese".
"Questo premio", ha detto il presidente di ANGI, Gabriele Ferrieri, "è una prestigiosa vetrina, dietro alla quale c'è la nostra missione, lo sforzo quotidiano per dare forza e stimoli ai giovani talenti. Il nostro compito è quello di farli emergere, attraverso sinergie con le istituzioni e collaborazioni con privati, scuole, università e aziende. Tutti i giovani e le aziende che premieremo il 17 dicembre sono la punta di un iceberg, ma sotto al livello dell'acqua ci sono ancora qualità straordinarie da portare alla luce, da supportare, da valorizzare ed è quello che ci impegniamo a fare ogni giorno".
L'Innovation Leader Award consegnato ieri a Valeria Cagnina va esattamente in questa direzione, ha continuato Ferrieri, accompagnato ieri dal vice presidente ANGI, Mattia Carlin. "Il suo motto è "nulla è impossibile" e", ha chiosato Ferrieri, "volendo prendere in prestito le sue parole: solo sul dizionario successo viene prima di sudore".
Durante la conferenza stampa, Roberto Baldassari, direttore del Comitato Scientifico di ANGI e direttore Generale MG Research, ha presentato la prima parte del Rapporto annuale sull'Osservatorio "Giovani e Innovazione" 2019.
"Le distanze tra le generazioni", ha spiegato Baldassari, "aumentano per alcuni elementi analizzati dalla ricerca, come ad esempio il rapporto con le aziende, la meritocrazia, la fiducia nelle istituzioni e le prospettive di crescita e sviluppo imprenditoriale. Appare sempre più evidente che la classe politica continua a parlare ai padri dei figli, ma si dimentica di parlare direttamente ai figli".
Secondo il Rapporto, la conoscenza dei social network è ritenuta fondamentale per il 29% della fascia giovanile, mentre il totale del campione, comprendente anche adulti e anziani, si ferma significativamente al 16%. La conoscenza degli strumenti digitali è tenuta in gran conto dai giovani (31%), meno dalla totalità degli intervistati (19%). Tra gli elementi più indicati dai ragazzi c'è l'ambizione (34%), mentre l'esperienza è un valore primario per l'intero campione (33%). Interessante anche la definizione di impresa innovativa, che per i giovani deve basarsi su investimenti in strumenti e tecnologie di avanguardia (34%) e su un gruppo dirigenziale giovane (23%). L'apertura a nuove forme di contatto con il cliente finale è ritenuta essenziale dal 20% degli intervistati, ma la percentuale scende al 7% nelle risposte della fascia giovanile. (aise)