PROTEZIONE DEI LAVORATORI: NUOVE NORME UE SU ESPOSIZIONE A SOSTANZE CANCEROGENE

BRUXELLES\ aise\ - Via libera definitivo del Parlamento europeo alle nuove norme sull’esposizione a cinque sostanze chimiche dannose per la salute dei lavoratori.
La proposta, già concordata informalmente con i ministri dell'UE, è stata approvata - in via definitiva - a larga maggioranza, con 586 voti favorevoli, 10 contrari e 26 astensioni.
La legislazione aggiunge cadmio, berillio, acido arsenico, formaldeide e 4,4'-metilene-bis (2-cloroanilina) (MOCA) all'elenco UE delle sostanze nocive. Queste sostanze chimiche sono utilizzate in un'ampia gamma di settori, come: fabbricazione di batterie al nichel-cadmio, fusione di zinco e rame, laboratori, elettronica, funerali e imbalsamazione, edilizia, sanità (reparti di patologia e sale di autopsia), plastica e settori del riciclaggio.
Le nuove norme miglioreranno le condizioni di lavoro di oltre un milione di lavoratori dell'UE e dovrebbero prevenire oltre 22 000 casi di malattie professionali.
PERIODI DI TRANSIZIONE
Il testo approvato fissa i seguenti periodi di transizione:
* 8 anni per il cadmio,
* 7 anni per il berillio e
* 4 anni per l'acido arsenico.
Per la formaldeide viene fissato un periodo di transizione di 5 anni unicamente per il settore sanitario e quello funerario, considerate le situazioni specifiche di tali settori.
CADMIO E FARMACI CITOTOSSICI: POSSIBILI ULTERIORI MODIFICHE
La Commissione europea valuterà entro tre anni se la direttiva debba essere modificata per includere ulteriori disposizioni sul cadmio. Inoltre, su richiesta del Parlamento, la Commissione valuterà, entro la fine del secondo trimestre del 2020, la possibilità di modificare la direttiva sugli agenti cancerogeni e mutageni (CMD) per includere le droghe pericolose, comprese le droghe citotossiche, o di proporre uno strumento più appropriato per garantire la sicurezza sul lavoro dei lavoratori.
La terza revisione della direttiva CMD mira a ridurre ulteriormente il rischio di ammalarsi di cancro per i lavoratori europei, che resta la principale causa di decessi sul lavoro nell'UE. (aise)