RAPPRESENTANZA NUOVI ITALIANI E SERVIZI CONSOLARI: A FRANCOFORTE I LAVORI DELL’INTERCOMITES GERMANIA
STOCCARDA\ aise\ - Si è riunito il 12 e 13 ottobre scorsi a Francoforte l’Intercomites Germania convocato per discutere diversi temi d’interesse dei cittadini italiani residenti nella Repubblica federale tedesca, tra i quali quello relativo alla rappresentanza civile, sociale e politica degli italiani all’estero e degli organismi elettivi, che li definiscono, i servizi consolari e i nuovi italiani che emigrando all’estero e, segnatamente, in Germania.
A fare un resoconto della due-giorni è il coordinatore dell’Intercomites Tommaso Conte.
La rappresentanza, scrive Conte, è “argomento che ha assunto grande rilevanza in seguito alla votazione dell’8 ottobre scorso alla Camera dei deputati, che ha sancito di fatto la riduzione del numero dei parlamentari, che da 945 diventano 600, dei quali 400 alla Camera dei Deputati e 200 al Senato della Repubblica. Nella riduzione sono coinvolti anche i parlamentari eletti nella circoscrizione estero, che da 18 diventano 12. Questa decisione, che potrà essere posta al vaglio referendario entro 90 giorni dalla sua approvazione, modifica alcuni principi e articoli costituzionali, indebolisce la già claudicante impalcatura, che tiene assieme i diritti della rappresentanza dei cittadini italiani all’estero”.
“Paradossalmente a fronte dell’aumento esponenziale delle nostre comunità all’estero, assistiamo alla riduzione dei diritti che rischia di far acuire le distanze tra due mondi, che progressivamente diventerà una cesura se non si interviene con proposte lungimiranti e condivise. Il mondo degli italiani all’estero non è un satellite del Bel Paese, ma parte integrante di una Comunità più ampia”, scrive Conte, precisando che, rispetto alla modifica costituzionale, l’Intercomites Germania “è del parere che il nostro governo dovrà provvedere a sostanziare e rafforzare i ruoli e i compiti degli organismi intermedi assegnati ai Comites e al CGIE, proiettandoli alla nuova realtà costituita”.
Da tempo, ricorda Conte, “l’Intercomites Germania ha collaborato con il CGIE alla definizione della proposta di riforma della rappresentanza, il cui iter è bloccato presso il ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. A sei mesi dalla scadenza di questa consiliatura, sollecitiamo la riforma delle norme istitutive di questi due organismi, per renderli più rappresentativi e rafforzarne le prerogative e i ruoli, adeguandoli alla mutata consistenza degli interessi delle nostre comunità nel mondo. Basta una legge ordinaria per renderli più efficienti e credibili. La loro credibilità e la forza della loro rappresentanza passa attraverso l’estensione della base elettorale e, quindi, da modalità di partecipazione diverse rispetto al passato, e dalla dotazione di fondi sufficienti a metterli in condizione di espletare le loro funzioni”.
L’Intercomites Germania, quindi, “chiede al Governo di indire le elezioni dei Comites e del CGIE successivamente all’approvazione delle rispettive riforme normative”.
Sul fronte dei nuovi arrivi di italiani in Germania, nel Paese “vivono ufficialmente 800.000 connazionali”, facendo della Repubblica federale “una delle maggiori destinazioni migratorie italiane”. Per questo “l’Intercomites rivendica un ruolo attivo al tavolo decisionale per definire un più efficiente sistema integrato capace di rendere più fruibili i variegati interventi e servizi offerti dall’Italia. Basta far leva sia sulle capacità umane, sia sulle nuove tecnologie che dovrebbero concorrere ad alzare gli standard di vita delle nostre comunità”.
“Quanto si è promosso con l’erogazione della carta d’identità elettronica, che valorizza i servizi della pubblica amministrazione, dovrebbe essere replicato in altri ambiti nei quali la tecnologia garantisce servizi e risultati certi e replicabili”, annota Conte. “Perciò apprezziamo la disponibilità dell’Ambasciata italiana di Berlino a coinvolgerci nella programmazione progressiva del sistema Paese, che va continuamente aggiornato per rispondere con efficienza alle domande di formazione, amplificando l’offerta scolastica dall’asilo all’università, perfezionando la rete dei ricercatori e degli accademici, quella degli imprenditori e degli artigiani, dei medici e dei paramedici, come anche quella degli studenti Erasmus e delle famiglie in difficoltà”.
“Lo stesso – precisa il coordinatore dell’Intercomites – dicasi per la promozione del Piano-Paese a cui si rifà la promozione linguistica e culturale italiana, sostenuto sostanzialmente dagli enti promotori affiancati da alcune scuole paritarie, dagli Istituti di cultura e dal network artistico e audiovisivo. Sono anni che si registrano ritardi ingiustificabili ed onerosi, causati dalla pessima gestione amministrativa degli insegnanti di ruolo destinati all’estero e dalle assegnazioni ed erogazioni ritardate dei contributi ministeriali, ai soggetti attivi in questo ambito”.
Dunque per i presidenti dei Comites tedeschi “riscrivere le norme per snellirne i processi amministrativi è diventato impellente, come inderogabile è la sostituzione della circolare XIII superata dai tempi”.
L’Intercomites Germania “propone da tempo l’omogeneità dell’offerta dei servizi consolari su tutto il territorio della Repubblica Federale, quale condizione per evitare distorsioni e per favorire una semplificazione dell’erogazione dei servizi. Speriamo di pubblicare entro la fine di quest’anno una nuova “Guida informativa”, questa volta sulla terza età. Infine, - anticipa, concludendo, Conte – per l’inizio del prossimo anno, insieme all’Ambasciata pubblicheremo una “Guida ai Servizi Consolari””. (aise)