REDDITO CITTADINANZA/ GARAVINI (PD): BOCCIATI I NOSTRI EMENDAMENTI CHE PREVEDONO SUSSIDI PER CHI RIENTRA

ROMA\ aise\ - "Vogliono colpire gli stranieri, ma alla fine penalizzano anche gli italiani". È quanto ha denunciato la senatrice PD Laura Garavini, vicepresidente Commissione Difesa, in seguito alla bocciatura degli emendamenti PD in Commissione Lavoro al Senato, dove è attualmente in discussione il decreto che istituisce il reddito di cittadinanza.
"Per inseguire politiche xenofobe e razziste", ha affermato Garavini, "i cinquestelle hanno introdotto il vincolo dei dieci anni di residenza per usufruire del reddito di cittadinanza e delle misure di sostegno all'occupazione. Peccato che questo requisito", ha osservato la senatrice PD, "escluda di fatto tutti gli italiani all'estero che desiderano rientrare. Quegli stessi connazionali che spesso sono partiti proprio alla ricerca di un lavoro e di un reddito. E che quindi dovrebbero essere i primi destinatari delle misure di sostegno e per il ricollocamento al lavoro, là dove decidessero di tornare in Italia".
"Escluderli è una iniqua ingiustizia", ha aggiunto Garavini, "oltre che un atto incostituzionale, al quale la maggioranza aveva l'opportunità di porre rimedio approvando gli emendamenti da me presentati proprio su questo argomento. Ma, naturalmente, la febbre da propaganda del Governo è troppo alta per ascoltare le esigenze di chi ha realmente bisogno. Meglio continuare a fare propaganda, piuttosto che risolvere. Questo", ha concluso la parlamentare, "è il Governo del "prima gli italiani", ma solamente a parole". (aise)