RIMPASTO, ULTIMA CHIAMATA PER JUSTIN TRUDEAU – di Francesco Veronesi
TORONTO\ aise\ - “La comunità italiana attende, fiduciosa. Per Justin Trudeau il rimpasto di governo di oggi, resosi necessario dalle dimissioni annunciate giovedì dal ministro del Tesoro Scott Brison, rappresenta l’ultima opportunità per promuovere un esponente della comunità italocanadese nella compagine governativa da affiancare al ministro per gli Anziani Filomena Tassi. Il primo ministro ha l’occasione, con questo shuffle, di rafforzare l’azione di governo per questi ultimi mesi di mandato prima delle elezioni del prossimo ottobre. Il rimpasto, insieme al futuro budget elettorale del ministro delle Finanze Bill Morneau, potrebbero dare un’ulteriore spinta all’esecutivo in vista dello sprint finale”. Così scrive Francesco Veronesi che a Toronto dirige il quotidiano “il Corriere canadese”.
“Gli italocanadesi quindi guarderanno con grande attenzione le scelte di Trudeau.
Fino a questo momento nella comunità serpeggia un certo malcontento per la decisione del primo ministro relative su come siano state riempite, a partire dalla vittoria elettorale del 2015, le caselle governative. Per tre anni nessun italocanadese ha fatto parte del gabinetto governativo liberale.
Poi nel rimpasto del 18 luglio 2018, Trudeau è corso ai ripari, affidando alla Tassi un ministero senza portafoglio. I tempi sono maturi per un allargamento della presenza degli italocanadesi nel governo. Anche perché deve essere sanato in qualche modo il sostanziale boicottaggio degli italiani al Senato. Dal marzo del 2016, infatti, Trudeau ha nominato 49 senatori (Stephen Harper ne aveva nominati 38) e tra questi non figura nessun italocanadese.
Insomma, il primo ministro ha trascurato la nostra comunità. Il rimpasto di governo, quindi, rappresenta una sorta di ultima chiamata prima delle elezioni. Da lunedì gli italocanadesi faranno le loro valutazioni, prima di esprimere il loro giudizio alle urne in ottobre.
In ogni caso era già da tempo che nelle stanze del potere a Ottawa circolavano voci ed ipotesi circa un rimpasto di governo prima del budget primaverile. Con le dimissioni di Brison, Trudeau ha deciso di accelerare.
Brison, 51 anni, 22 dei quali trascorsi in parlamento, ha annunciato giovedì il suo passo indietro e ha confermato che non si candiderà alle prossime elezioni. Brison, primo ministro apertamente gay della storia canadese, ha dichiarato di aver intenzione di passare più tempo con il marito Maxime St. Pierre e le due figlie Rose e Claire”. (aise)