RIVOLUZIONE DIGITALE E INFORMAZIONE: TAVOLA ROTONDA AL PARLAMENTO UE
BRUXELLES\ aise\ - Oggi pomeriggio, dalle 15.00 alle 18.00, si terrà al Parlamento europeo a Bruxelles una tavola rotonda di alto livello sulle sfide della rivoluzione digitale e dell’informazione, anche in vista delle prossime elezioni europee. L’evento è stato promosso dal Presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, che ha invitato per un confronto aperto la Commissaria europea per l’Economia e la Società Digitali, Mariya Gabriel e tutti i leader del settore.
La prima parte della discussione si concentrerà sul nuovo quadro regolamentare dell'Ue e sulla necessità di sostenere la competitività dell’industria audiovisiva europea nei confronti dei colossi globali e delle piattaforme digitali. La seconda parte si confronterà sulla necessità di garantire un’informazione corretta e completa ai cittadini in vista del voto di maggio.
“I media sono parte trainante delle industrie culturali e creative, che valgono il 9% del PIL e 12 milioni posti di lavoro nella Ue”, ricorda Tajani. “Abbiamo il dovere di sostenere questa industria, che gioca anche un ruolo essenziale nella difesa del nostro patrimonio culturale, della nostra identità e della libertà di informarci correttamente. I giganti del web non possono essere legibus solutus”, aggiunge il Presidente. “Devono essere soggetti alle stesse regole previste per le altre imprese, ad esempio su responsabilità per i contenuti, raccolta pubblicitaria, privacy, tutela della proprietà intellettuale e dei consumatori, trasparenza, o tassazione. Questo anche per garantire una concorrenza leale con gli operatori tradizionali”.
“L’accordo raggiunto la scorsa settimana tra Parlamento, Consiglio e Commissione Ue – ricorda Tajani – definisce un quadro di regole moderno ed equo per la tutela dei diritti d’autore, mettendo fine all’attuale far-west digitale. Sarà garantita una giusta remunerazione a creatori, autori, scrittori e a tutti gli artisti, dai musicisti ai commediografi, dai designer agli stilisti. Anche ai giornalisti verrà garantito un equo compenso per il loro lavoro, salvaguardando così libertà, indipendenza e qualità dei media”.
Per Tajani, “il coinvolgimento dell’elettorato è alla base della democrazia. Per poter partecipare attivamente al dibattito politico, i cittadini devono disporre di informazioni complete e accurate. Le emittenti radiotelevisive sono fondamentali. Da una parte contribuiscono a formare l’opinione pubblica, ad esempio dando notizia dei diversi partiti, dei programmi politici e dei candidati. Dall’altra hanno un ruolo chiave nella lotta alla disinformazione, specie in un’era in cui l’industria dei media è sempre più digitalizzata e multi-piattaforma. Anche i dati dell’ultimo Eurobarometro confermano che radio (59%) e televisione (51%) restano i canali d’informazione ritenuti più affidabili dei cittadini europei”. (aise)