SCHIZZANO LE RICHIESTE DI SETTLED STATUS: 300MILA IN APPENA UN MESE – di Gabriella Bettiga

LONDRA\ aise\ - “A seguito delle dichiarazioni della Segretaria di Stato per gli Affari Interni, Priti Patel circa la fine della libertà di circolazione entro il 31 ottobre di quest’anno, c’è stato un aumento vertiginoso delle richieste di pre-settled e settled status. L’unico altro mese a registrare un numero così alto di domande è stato aprile 2019, quando lo schema è stato aperto a tutti per la prima volta”. A scriverne è Gabriella Bettiga su “LondraItalia.com”, quotidiano online diretto da Francesco Ragni.
“Anche se le dichiarazioni di Patel sono state poi ridimensionate, la paura di una Brexit senza accordo ha spinto circa 300.000 europei a presentare domanda nel mese di Agosto. Questo ha portato ad un rallentamento dei tempi decisionali, e ad un carico di lavoro inevaso pari ad oltre 188,000 domande.
Inoltre, molte decisioni si sono rivelate sbagliate in quanto l’Home Office ha dato il pre-settled status a cittadini che sono residenti in UK da più di cinque anni, e che quindi avrebbero avuto diritto al settled status.
Mentre a volte l’errore è attribuibile all’Home Office, chi fa domanda deve ricordare di leggere con attenzione il breve modulo online ed assicurarsi di caricare la documentazione comprovante cinque anni di residenza.
Infatti, se l’Home Office, facendo i controlli incrociati istantanei con l’ufficio tasse e l’ufficio fondi pubblici, non trova prove sufficienti di residenza continuativa per cinque anni, vi elargirà il pre-settled status (o rifiuterà addirittura la domanda) a meno che non indichiate di volere il settled status.
In tal caso, avrete la possibilità di caricare documentazione, come estratti bancari, bollette ed altro. Ricordate che dovrete provare di non aver lasciato il Paese per sei mesi o più in ogni periodo di 12 mesi, quindi assicuratevi che non ci siano “buchi” temporali nella vostra documentazione.
Mentre non è necessario caricare 12 estratti conto per anno, non bisogna pensare che “tanto l’Home Office lo sa che sono qui” o “loro hanno modo di controllare” perchè l’onere di provare la residenza è su chi fa domanda e certo l’Home Office non contatterà la vostra banca, il vostro medico o chi vi elargisce energia elettrica, per sapere se siete stati effettivamente qui.
È importantissimo assicurarsi il settled status (se si sono acquisiti i diritti per ottenerlo) in quanto è uno status molto più forte quindi garantisce una permanenza a tempo indeterminato”. (aise)