SCUOLA: RIPARTE L’OSSERVATORIO NAZIONALE PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI

ROMA\ aise\ - Riparte l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura. Si è tenuta lunedì scorso, 16 dicembre, la prima riunione al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, a cui ha partecipato anche il Ministro Lorenzo Fioramonti. Ad aprire i lavori sono stati i Sottosegretari Lucia Azzolina e Giuseppe De Cristofaro.
L’Osservatorio torna a riunirsi dopo due anni. È stato ricostituito con il Decreto del Ministro Fioramonti dello scorso 4 dicembre.
“Il compito centrale della scuola è quello di formare i futuri cittadini”, ha spiegato il Ministro. “Se il ruolo della scuola viene meno, si pregiudica il futuro di un intero Paese. Per generazioni e generazioni. Per questo è necessario garantire a tutti i giovani un percorso di studio ed educativo e formare nuovi cittadini istruiti, responsabili, consapevoli. L’integrazione diventa allora determinante. Dobbiamo assicurare equità a tutti i ragazzi. La scuola ha il dovere di saper individuare e valorizzare talenti che, per mancanza di opportunità, rischiano di passare inosservati. Occorre tirare fuori le potenzialità, le capacità, le intelligenze. Perché è di queste intelligenze che ha bisogno la nostra società per crescere”.
L’Osservatorio è un organo di consultazione. Tra i suoi compiti, quello di trovare soluzioni per un adeguamento delle politiche di integrazione alle reali esigenze di una scuola sempre più multiculturale e in costante trasformazione.
“Dopo due anni è tornato a riunirsi al MIUR l’Osservatorio nazionale per l’integrazione degli alunni stranieri e per l’intercultura. Con un messaggio chiaro: la scuola è aperta a tutti e inclusiva”, ha dichiarato la Sottosegretaria Lucia Azzolina. “Come Governo e come Ministero dobbiamo e vogliamo perciò dare attenzione anche a tutti gli alunni con cittadinanza non italiana, attuando pienamente il principio dell'inclusione”.
Secondo il Sottosegretario Giuseppe De Cristofaro “la politica, quando si occupa di pubblica istruzione, di scuola e quindi di bambini, di ragazzi, deve avere più coraggio e non limitarsi a seguire il senso comune formale. La crisi economica ha prodotto povertà e disuguaglianza, i dati della povertà educativa ci dicono che è necessaria una grande operazione di ricostruzione culturale e si deve partire dalla scuola pubblica, dal sistema dell’istruzione pubblico e statale in primis”.
La scuola italiana – ha aggiunto – è una gigantesca infrastruttura civile, un enorme pilastro di democrazia e ha bisogno di essere sostenuta con risorse economiche e umane per formare non solo bravi studenti ma cittadini consapevoli”.
L’Osservatorio è tornato a riunirsi in una data non casuale, perché fa seguito al Terzo Summit Nazionale delle Diaspore, svolto il 14 dicembre. I lavori sono stati animati da una tavola rotonda sulle tematiche legate alla migrazione, moderata dal conduttore televisivo Massimo Bernardini. Il dibattito è stato aperto dalla giornalista Marta Nicoletti. Ha partecipato all’incontro anche lo scrittore Eraldo Affinati.
Nel corso del confronto, è stato presentato il dossier “L’Africa Mediata - Come fiction, tv, stampa e social raccontano il continente in Italia”, realizzato da Amref Italia insieme all’Osservatorio di Pavia. Una raccolta di dati, qualitativi e quantitativi, sui media italiani e su come questi abbiano rappresentato l’Africa e gli africani nel primo semestre di quest’anno.
Gli studenti stranieri nelle scuole italiane
Secondo i dati del Miur, nell’anno scolastico 2017/2018 le scuole italiane hanno accolto complessivamente 8.664.000 studenti di cui circa 842.000 con cittadinanza non italiana.
Rispetto al precedente anno scolastico (2016/2017) la popolazione scolastica è calata complessivamente di oltre 77 mila unità, pari allo 0,9%. Gli studenti con cittadinanza italiana hanno registrato una flessione di 93 mila unità (-1,2%) a fronte di una crescita di quasi 16 mila studenti con cittadinanza non italiana (+1,9%), per cui la loro incidenza sul totale passa da 9,4% a 9,7%.
Al contempo, i dati di trend mostrano che la presenza di questi ultimi tende a stabilizzarsi.
Nel decennio 2008/2009 - 2017/2018 gli studenti stranieri sono complessivamente aumentati del 33,7% (+212 mila unità) un ritmo di crescita assai lontano da quello verificatosi nel decennio precedente che aveva raggiunto il picco di oltre il 500% (+500 mila unità).
La maggioranza degli studenti stranieri è costituita da studenti di seconda generazione, cioè bambini e giovani nati in Italia da genitori non italiani. (aise)