SERVIZI CONSOLARI, GIOVANI, ELEZIONI, BREXIT, VENEZUELA
ROMA\ aise\ - La carta di identità elettronica – all’inizio in via sperimentale in tre sedi – all’estero e nuove regole per il Prenota online; le elezioni europee e i seggi anche in Gran Bretagna; la Brexit e i servizi consolari; il Venezuela e la riapertura del Consolato di Maracaibo. E poi i giovani, e un’app a loro dedicata, che verrà lanciata prima dell’estate. Tante le novità elencate dal ministro Luigi Vignali, direttore generale per gli italiani nel mondo alla Farnesina, che questa mattina è stato ascoltato in audizione dal Comitato per gli italiani nel Mondo della Camera presieduto da Simone Billi.
Ricordato l’aumento esponenziale del numero dei connazionali all’estero, e sottolineata l’importanza di farne conoscere il peso e l’importanza anche all’Italia, Vignali si è soffermato sui servizi consolari.
“Bisogna tenere conto che le difficoltà che hanno caratterizzato la rete consolare all'estero in questi anni sono state dovute principalmente alla progressiva riduzione del personale che ha colpito anche e soprattutto le sedi consolari”, ha tenuto a ricordare il Direttore generale. “Vi sono delle prospettive positive, ma, al tempo stesso, dobbiamo investire in modalità nuove più efficaci, più funzionali per dare servizi ai nostri concittadini ed è per questo che stiamo puntando decisamente sulla digitalizzazione dei servizi”.
A cominciare da Fast.it: “il portale per l'iscrizione all’Aire sta funzionando molto bene; ormai il 70% delle nuove pratiche di iscrizione all'Aire o di modifica di indirizzo alla fine viene trattata attraverso Fast.it. Circa 160.000 pratiche sono già state trattate in questo modo; significa che 160.000 persone non si sono mosse da casa per fare questa pratica”.
Nel futuro, Fast.it “diventerà il portale attraverso il quale il cittadino potrà inserire i propri dati per il rinnovo o rilascio del passaporto” così da “accelerare le procedure” per poi diventare, in prospettiva, “un vero portale di tutti i servizi consolari”. Anche per questo “abbiamo integrato il Sistema Pubblico d'Identità Digitale (Spid) che rappresenterà la modalità privilegiata per farsi “autenticare digitalmente” dal portale. Abbiamo firmato e abbiamo cominciato ad attuare la convenzione con la modalità per il pagamento digitale nella Pubblica Amministrazione e comunque siamo spingendo fortemente la nostra rete consolare perché tutte le sedi si dotino di modalità alternativa al contante”.
Sul fronte passaporti, Vignali ha confermato la consegna delle macchinette per la captazione delle impronte digitali alla rete consolare onoraria: “già tra le 6000 e le 7000 pratiche sono state trattate così, dunque anche qui si tratta di 7000 cittadini che non hanno dovuto prendere l'aereo, il treno per andare in Consolato”.
Novità per la carta di identità elettronica: una sperimentazione verrà avviata in Europa in tre sedi: Vienna, Atene e Nizza, entro l'estate. “C'è un partenariato con l'Istituto poligrafico e la Zecca dello stato, per la sperimentazione in tre sedi Vienna Atene e Nizza, geograficamente molto vicine per consentirci di intervenire eventualmente in tempi rapidi e per poter accompagnare le sedi in questo percorso sperimentale per il rilascio della carta identità elettronica”. Rilascio, ha spiegato Vignali, “che avverrà con modalità molto interessanti perché di fatto la carta verrà prodotta a Roma fisicamente e verrà mandata direttamente all'indirizzo del connazionale all’estero. Il consolato si farà tramite per la raccolta dei dati e per l’istruzione della pratica. Se questa sperimentazione andrà bene, e io sono convinto che andrà bene, a breve avremo lo stesso percorso in tutte le sedi europee; nel giro di pochi mesi, quindi sicuramente entro il 2020 dovremmo riuscire a fornire alla Rete Europea la carta d'identità elettronica”, da estendere poi anche extra Ue.
Tornando al passaporto, cioè “il documento principale richiesto dai nostri connazionali all'estero, abbiamo aumentato notevolmente la produttività dei nostri Consolati. Negli ultimi due anni è aumentata del 25%: siamo passati da 290.000 passaporti nel 2016 a 370.000 circa nel 2018 quindi il 25% in più di produttività. Un dato significativo – ha sottolineato Vignali – se si pensa che le stesse sedi che hanno avuto questo momento di produttività hanno visto diminuire il loro personale”.
Nel futuro ci sarà una “piattaforma specificamente dedicata ai passaporti” e “una nuova versione dell'applicativo per prendere appuntamento nelle sedi all'estero”, cioè il “Prenota online” che, ha annunciato Vignali, “in tempi non troppo lontani diventerà un nuovo sistema con possibilità di gestione delle code, con il riscontro per chiede un appuntamento anche in caso negativo di prenotazione, e con la comunicazione diretta tramite sms sul cellulare. In altre parole, un sistema di identificazione chiara del soggetto” che cerca di prenotare. Questo, ha aggiunto il Dg, “anche per sgominare, e uso una terminologia molto cara al nostro Sottosegretario con delega agli italiani all'estero, per sgominare la cosiddetta “mafia degli appuntamenti” soprattutto in alcune in alcune aree”, una “piaga che noi vogliamo combattere con questo nuovo sistema di gestione degli appuntamenti”.
Citati l’assistenza sanitaria per gli italiani detenuti all'estero e i sussidi per gli indigenti, Vignali si è soffermato sull’obiettivo di “dialogare con le collettività, per far sentire la vicinanza delle istituzioni ma anche per valorizzarne il ruolo. In questo dobbiamo tener presente che vi sono sempre più nuove generazioni di italiani che all'estero hanno bisogno di essere assistite nel percorso di integrazione, devono essere accompagnate, che, rispetto alle collettività storiche, chiedono di potersi integrare, chiedono come studiare la lingua, come trovare lavoro, come usufruire di sistemi di assistenza sociale nel paese in cui abitano. La rete consolare deve poter quindi comunicare con queste nuove generazioni di italiani e lo deve fare utilizzando gli strumenti che le nuove generazioni prediligono, in particolare i social”. Compito della rete sarà quello di “ascoltare quello che hanno da dire i giovani”, ha ribadito Vignali che definito “molto importante” il seminario dei giovani italiani all'estero in corso a Palermo. Appuntamento che “rappresenta un momento eccezionale perché consente alle generazioni degli italiani che sono nati all'estero di incontrare i nuovi italiani all'estero quelli di più recente mobilità. Davvero un appuntamento importante; ringrazio il Cgie per averlo organizzato. Per questi giovani abbiamo ideato un applicativo, un’app nuova che chiameremo “Mappamondo” con la quale potranno avere in modo molto semplice le informazioni su dov’è il Consolato che cercano, cosa fare per il rinnovo del passaporto, cosa serve per determinati documenti”.
L’app è “quasi pronta; dovremmo rilasciarla entro l'inizio dell'estate, quindi sicuramente la presenteremo in più occasioni, una delle quali sarà la plenaria del Consiglio generale degli italiani all'estero a luglio”.
Naturalmente, ha aggiunto Vignali, “dialogare con gli italiani all'estero significa anche riconoscere i loro diritti e adoperarsi affinché possano esercitarli: mi riferisco in particolare al diritto di voto”, ha spiegato il Dg, che ha quindi aggiornato il Comitato sulle imminenti elezioni europee, per le quali la Farnesina ha istituito 237 seggi in Europa, avendo il Parlamento elevato le circoscrizioni elettorali fino a un massimo di 5000 elettori per sezione elettorale. Cosa che, ha precisato Vignali, “ci consente di razionalizzare il processo e ci ha fatto sicuramente risparmiare notevoli somme”.
Al momento, la Dgit “sta assistendo davvero giorno per giorno il personale per prepararlo alle elezioni, attraverso videoconferenze con il cosiddetto “portale elettorale” che avevamo già sperimentato con successo alle ultime elezioni politiche”. Lui stesso, ha aggiunto, si recherà “in missione in quattro Consolati a metà maggio, quindi a breve distanza dall'inizio delle operazioni di voto, per verificare che tutto sia regolare, per confrontarmi con le collettività italiane sul posto in modo da conoscere quali sono i loro desiderata, quali le eventuali criticità”.
I 237 seggi - che rappresentano 468 sezioni elettorali – includono anche il Regno Unito, visto la “piega inaspettata” presa dalla Brexit.
Brexit alla luce della quale alla rete consolare sono state assegnate risorse aggiuntive, per le quali Vignali ha ringraziato il Parlamento: “stiamo progressivamente utilizzando queste risorse per le sedi consolari nel Regno Unito così da assumere nuovo personale a contratto locale, nuovi Digitatori, ma anche nuove strutture fisiche, nuovi spazi per lo smaltimento dell'arretrato, in particolare per quanto riguarda l'iscrizione all'Aire e in parte anche per la cittadinanza e la naturalizzazione”. Numeri importanti anche i passaporti, con la rete che ne rilascia il 50% in più rispetto all’anno scorso: “quando parlo di presenza consolare nel Regno Unito, mi riferisco ovviamente non solo a Londra e a Edimburgo, ma anche alle altre regioni, in particolare alla Regione occidentale, quindi penso a Manchester. Su Manchester abbiamo già chiesto al Consolato generale Londra e alla stessa Ambasciata di individuare degli spazi idonei per una nuova presenza consolare più stabile; sappiamo che vi è una possibilità anche di renderla permanente, attraverso l'istituzione di un Consolato, diciamo un ripristino di un consolato, in tempi ragionevoli”.
Crisi, anche se di altra natura, anche in Venezuela: “recentemente è stato in Venezuela il consigliere diplomatico del presidente del consiglio che ha incontrato i connazionali, in un confronto franco, aperto nel quale sono state richiamate tutte le iniziative che abbiamo posto in essere per venire incontro ai nostri connazionali in termini di assistenza, e quindi con degli stanziamenti specifici o la distribuzione dei medicinali”, un programma che “è davvero un unicum” in Venezuela; poi “abbiamo bloccato i tassi di conversione, in modo da “fermare” la svalutazione e di consentire che le pensioni che vengono erogate ai nostri connazionali rimanessero a un livello accettabile; ma anche per non toccare il tasso di conversione consolare, in modo che le operazioni consolari di fatto siano quasi gratuite. E questo è un ulteriore significativo messaggio per i connazionali. Naturalmente vi è una difficoltà aggiuntiva proprio in queste ultime settimane: la situazione di sicurezza nel Paese diventa sempre più difficile. C’è poi l’interruzione dell’energia elettrica, blackout che hanno messo davvero a dura prova la resistenza dei venezuelani e anche della nostra collettività: purtroppo sicurezza e blackout hanno reso a un certo punto impossibile mantenere una presenza consolare a Maracaibo. La nostra sede non riusciva a operare. Premetto che l'Italia è l'unico paese ad avere un Consolato a Maracaibo, intendo dire un Consolato di carriera, quindi abbiamo cercato di mantenerlo più a lungo possibile, ma a un certo punto siamo stati costretti a interrompere il servizio”.
“Proprio oggi – ha concluso Vignali – è presente a Maracaibo il nostro Ambasciatore con il Console per verificare se vi siano le condizioni per riaprire il prima possibile la sede”. (m.c.\aise)