SODDISFAZIONE CONFSAL UNSA PER L’APPROVAZIONE ALLA CAMERA DELLA LEGGE CIPRINI

ROMA\ aise\ - “L’approvazione da parte della Camera dei Deputati della proposta di legge Ciprini in materia di personale assunto a contratto dalle rappresentanze diplomatiche, dagli uffici consolari e dagli istituti italiani di cultura che ha inteso modificare alcuni articoli fondamentali del DPR 18 del 67 dopo 19 anni di inerzia e di silenzio da parte dell’Amministrazione, rappresenta un momento sicuramente storico per la categoria, poiché si è finalmente deciso di individuare gli strumenti più adeguati per la tutela e la salvaguardia di diritti cogenti di una parte dei lavoratori da sempre messa ai margini dell’attenzione e dell’interesse del Ministero sebbene rappresentino una importante componente funzionale della sua rete estera”. È questa l’opinione di Segretario Nazionale Confsal Unsa Coordinamento Esteri, Iris Lauriola.
“Malgrado si sia conclusa soltanto la prima, ancorché importantissima, fase dell’iter legislativo che condurrà alla sua definitiva approvazione, ci sentiamo di ringraziare la proponente nonché relatrice della proposta di legge On. Tiziana Ciprini che ha inteso farsi portavoce delle nostre istanze, unitamente ai parlamentari, che in Commissione lavoro e in aula, hanno inteso contribuire all’edificazione di uno strumento legislativo, che sebbene non si possa qualificare come “perfetto” sta rappresentando una svolta rispetto allo scenario normativo, disorganico deficitario e svilente, attualmente vigente in materia di impiegati a contratto”.
“Resta ancora molto da fare su questo fronte – continua Lauriola - nella legittima prospettiva di elevare i dipendenti a contratto al medesimo rango delle altre categorie di lavoratori del Maeci, quantomeno in termini di diritti e di riconoscimenti, al fine di esorcizzare definitivamente la loro configurazione come “cenerentola” della Farnesina, che rischia soltanto di minare la credibilità, l’immagine e le potenzialità del nostro Paese oltre confine, senza trascurare l’onere economico che tale scenario sta determinando in capo all’Amministrazione, in ragione del continuo soccombere del Ministero in sede giurisdizionale presso i tribunali stranieri a causa dei continui ricorsi per inadempienza e violazione dei diritti da parte dei dipendenti a contratto”.
“Ci auguriamo che in Senato - conclude il Segretario Nazionale - l’iter sia celere e privo di impasse, certi che quanto realizzatosi alla Camera in termini di confronto e di approfondimento possa fungere da riferimento a Palazzo Madama, al fine di evitare pericolosi rallentamenti che rischierebbero soltanto di disperdere un patrimonio significativo di lavoro. Siamo certi che queste novelle normative possano essere premessa per una stagione nuova di adeguamenti retributivi, di riconoscimenti di spettanze e diritti a quei lavoratori che da anni attendono esclusivamente di essere considerati e rispettati per il loro preziosissimo contributo alla crescita del nostro Paese”. (aise)