TORNA DOMANI LA GIORNATA MONDIALE DELLA PIZZA ITALIANA

ROMA\ aise\ - Domani in tutti i continenti si celebra la Giornata mondiale della pizza, che viene festeggiata nei ristoranti in tutto il mondo nella forma più popolare della margherita ma anche nelle versioni creative contemporanee dei diversi chef.
Si tratta di una ricorrenza molto amata soprattutto negli Usa, dove per l’occasione vengono organizzati centinaia di eventi.
Patrimonio dell’Unesco dal 2017, la pizza viene festeggiata il 17 Gennaio nel corso della Giornata mondiale della Pizza e il 9 Febbraio negli USA durante il National Pizza Day. Si tratta senz’altro di uno dei piatti più amati quando si va a mangiare al ristorante. A dirlo, per esempio, sono i numeri dell’app di prenotazione online dei ristoranti, TheFork, che ha analizzato l’andamento delle pizzerie sul suo portale nell’ultimo semestre del 2018. Sorprendentemente il Paese dove maggiormente si prenotano ristoranti che servono la pizza è il Brasile (29% delle prenotazioni), seguito dall’Italia (28%) e dalla Svezia, mentre risultano meno prenotazioni in Spagna.
L’Italia è entrata nel Guinness World Record del quale è stata pubblicata e messa in vendita l’edizione 2017 con l’impresa della ‘Pizza più lunga del mondo’ realizzata il 18 maggio 2016 a Napoli, giorno in cui 5 forni a legna appositamente progettati e costruiti esclusivamente per l’occasione, riuscirono a cuocere 1853,88 metri di pizza.
Un record che – sostiene la Coldiretti – non poteva appartenere che all’Italia dove la nascita della margherita è documentata da una lettera del capo dei servizi di tavola della Real Casa Camillo Galli che nel giugno del 1889 convocava il cuoco Raffaele Esposito della pizzeria Brandi al Palazzo di Capodimonte, residenza estiva della famiglia reale, perché preparasse per Sua Maestà la Regina Margherita la pizza che per la prima volta venne realizzata con pomodoro, mozzarella e basilico, che rappresentavano la bandiera italiana.
E non è un caso che la maggior parte degli italiani ritiene che la pizza sia il simbolo culinario dell’Italia e che la pizza sia la parola italiana più conosciuta all’estero con l’8%, seguita dal cappuccino (7%), dagli spaghetti (7%) e dall’espresso (6%), secondo un sondaggio on line della SocietàDante Alighieri.
Sull’onda di questa ricorrenza, anche Assolatte si unisce ai festeggiamenti per celebrare la mozzarella. Proprio grazie al successo mondiale della pizza, la mozzarella è arrivata a farsi conoscere in tutto il pianeta ed è diventata il formaggio italiano più esportato in assoluto. Con un trend positivo, tanto che nel 2018, anticipano le stime di Assolatte, l’Italia ha battuto un nuovo record: la mozzarella italiana ha superato la barriera delle 100mila tonnellate di export mondiale. A chi non piace la pizza? Eppure, a dispetto del suo altissimo indice di gradimento e di notorietà, questo piatto può riservare ancora delle sorprese, come queste sei curiosità:
1) La pizza è il cibo più ordinato per la consegna a domicilio in Italia. Tra giugno 2017 e giugno 2018 le pizze ordinate dagli italiani per il food delivery, se allineate coprirebbero circa 2000 km di lunghezza, ossia la distanza tra Napoli e Copenhagen (fonte Mappa del cibo a domicilio in Italia).
2) La pizza versione “highlander” fa parte della nuova “razione K” dell’esercito americano. Quella fornita ai militari statunitensi è una pizza speciale, che ha richiesto oltre molti anni di studi: il risultato è che rimane fragrante per almeno 36 mesi, resiste al caldo africano e alle temperature polari, e resta intatta anche se viene paracadutata da un aereo. Inoltre è autoriscaldante e inattaccabile dagli insetti. Questa straordinaria pizza fa parte della nuova M.R.E 23 (meals ready to eat), distribuita da pochi mesi, e viene anche venduta online ai civili. Chi l’ha provata l’ha recensita con entusiasmo sui social.
3) La pizza italiana è un piatto bilanciato ed healthy. A differenza di quella “american style”, la pizza italiana ha un profilo nutrizionale bilanciato: il frumento apporta carboidrati, la mozzarella (ma anche le acciughe) fornisce le proteine, l’olio d’oliva dà il giusto quantitativo di grassi mono e polinsaturi, mentre il pomodoro è un’ottima fonte di licopeni, carotenoidi dalle proprietà antiossidanti. Questa combinazione di nutrienti fanno della pizza italiana un alimento protettivo, capace di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e di alcuni tipi di tumori dell’apparato digestivo, come quello del colon.
4) New York ha dedicato un museo alla pizza. Quello che è stato presentato come “the world’s first and only immersive art experience celebrating pizza” è rimasto aperto per un mese, dal 13 ottobre al 18 novembre 2018, a New York City. Il museo pop-up #MoPi ha raccontato la pizza e il suo ruolo nella cultura pop attraverso installazioni immersive e opere d’arte in uno spazio dove crogiolarsi nella gioia multi-sensoriale della pizza.
5) Al supermercato ci sono in media ben 45 tipi di pizze surgelate. Tra rotonde e alla pala, farcite o margherite, extralarge o al trancio, biologiche e integrali, gluten free e senza lattosio, nei freezer della distribuzione moderna ci sono ben 45,9 referenze di pizze surgelate (fonte Iri). Non c’è quindi da stupirsi se gli italiani ne comprano sempre di più: tra luglio 2017 e luglio 2018 ne hanno acquistate quasi 48 milioni di kg spendendo quasi 300 milioni di euro, il 2,7% in più rispetto all’anno precedente. Anche al super la pizza si conferma un alimento sfizioso e poco costoso: il prezzo di vendita medio nel 2018 è stato di 6,89 euro al kg, pari a circa 2,30 euro a pizza.
6) Esiste la pizza “salvavita”. Si chiama Pascalina e viene preparata secondo la ricetta “validata” dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione G. Pascale di Napoli. Grazie ai suoi ingredienti benefici (come la farina ricca di fibre, i friarielli, i pomodori San Marzano, le noci e l’olio extravergine d’oliva del Cilento), la pizza Pascalina fornisce un corretto quantitativo di elementi nutritivi e rappresenta un pranzo completo e ricco di nutrienti che aiutano a stare in forma e in salute. C’è poi un secondo motivo per cui la Pizza Pascalina fa bene: per ogni pizza ordinata viene devoluto un euro alla ricerca sui tumori. (aise)