TREGUA IN LIBIA: LA DICHIARAZIONE CONGIUNTA DI ITALIA FRANCIA EAU UK E USA

ROMA\ aise\ - I governi di Italia, Francia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America hanno diffuso una nota congiunta in cui affermano di aver accolto “con soddisfazione l’annuncio di una tregua in Libia, in occasione della festività di Eid al-Adha, in risposta alla richiesta avanzata dal Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite con il sostegno del Consiglio di Sicurezza, invitando tutte le parti a realizzare l’effettiva cessazione delle ostilità sull’intero territorio della Libia”.
I cinque Stati si dicono inoltre “pronti ad assistere la Missione ONU nel monitorare il rispetto della tregua e nell’affrontare qualsiasi tentativo di infrangerla”.
“Come proposto dal RSSG e riaffermato dal Consiglio di Sicurezza l’11 agosto”, prosegue la nota congiunta, “la tregua deve essere accompagnata da misure di confidence building tra le parti al fine di facilitare un cessate il fuoco sostenibile e il ritorno ad un dialogo costruttivo ed inclusivo”.
Nel comunicato i governi di Italia, Francia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti D’America ricordano che “il diritto internazionale fa obbligo ad ogni Stato Membro delle Nazioni Unite di rispettare l’embargo sulle armi, in linea con tutte le relative Risoluzioni del Consiglio di Sicurezza”. I cinque Stati si rivolgono dunque “alle parti coinvolte perché inizino immediatamente a lavorare sulla definizione di un accordo per il cessate il fuoco e a rinnovare gli sforzi, sotto gli auspici del Rappresentante Speciale del Segretario Generale delle Nazioni Unite, per trovare una soluzione politica duratura basata sui principi concordati a Parigi, Palermo e Abu Dhabi”.
Italia, Francia, Emirati Arabi Uniti, Regno Unito e Stati Uniti d’America confermano, inoltre, il loro “forte impegno per giungere ad una risoluzione rapida e pacifica della crisi libica” e ribadiscono che “non esiste una opzione militare per la Libia e sollecitiamo tutte le parti a proteggere la popolazione civile, a salvaguardare le risorse petrolifere libiche e le infrastrutture del Paese”.
La nota si conclude condannando “con la massima fermezza l’attacco che nella giornata di sabato ha colpito a Bengasi un convoglio ONU. È necessario chiarire tempestivamente le modalità di questo atto terribile, identificando ed assicurando alla giustizia i responsabili”. I governi che hanno sottoscritto la dichiarazione congiunta hanno infine ribadito “il pieno supporto al lavoro essenziale della Missione ONU in Libia”. (aise)