TUTELARE GLI ITALIANI ALL’ESTERO DA UNA NUOVA PROSPETTIVA : GARAVINI CARÈ E UNGARO IN ITALIA VIVA
ROMA\ focus/aise\ - Riformista, solidale ed europeista. Per Laura Garavini tale è nato e così rimane il nuovo governo guidato da Giuseppe Conte. E, se ha deciso di andare in una nuova Casa – Italia Viva di Renzi – lo ha fatto per continuare a tutelare gli italiani all’estero ma da una nuova prospettiva. “Non in contrapposizione, ma accanto al PD. Le nostre battaglie sono le stesse”, sono sue parole.
Certo, confida la senatrice eletta all’estero nella circoscrizione Europa, “ è stata una scelta sofferta,ma chiara”.
“Non rinnego il PD, nè il lavoro di questi anni” , aggiunge , Né, chiarisce, “voglio attaccare o denigrare nessun collega al vertice del Partito Democratico. A qualsiasi livello territoriale”.
Riformismo, solidarismo, europeismo, “il nuovo Governo “ rimarca Garavini “non può che ispirarsi a questi valori. Così da essere duraturo e marcare la differenza con l'isolamento nel quale le destre hanno provato a trascinare il Paese. L'esecutivo che nasce oggi è chiamato a invertire la rotta sull'economia e sui diritti. E anche sulle politiche per gli italiani nel mondo”.
Secondo Garavini “è positivo che nel suo discorso il premier Conte abbia toccato temi centrali, cruciali per noi democratici. Come il diritto al lavoro, l'accesso alla scolarizzazione, l'ambiente e la digitalizzazione. Di buon auspicio anche il richiamo ai tanti italiani all'estero, giovani e meno giovani. E la sottolineatura di come un lavoro dignitoso sia la chiave di svolta per sostenere il loro rientro. Ora, però, è tempo di passare dalle parole ai fatti. Avviando quelle riforme giuste per l'Italia, incardinate nel quadro di un più generale equilibrio europeo”.
In questa direzione, afferma convinta Laura Garavini, “ per me il Partito Democratico continua ad essere l’alleato, il partner con il quale cercare di migliorare il paese ed il mondo”, “Anche se” , sottolinea, poi, “trovo grave la scelta che è stata fatta in questi giorni di riconsegnare al Maie la delega degli italiani all‘estero. Proprio a chi ha messo la firma allo smantellamento di numerose misure da noi precedentemente conquistate per le nostre comunità all‘estero. Questa scelta” per Garavini “lascia purtroppo trasparire una profonda disattenzione nei confronti degli italiani che io rappresento: l‘incapacità di cogliere il peso ed il valore delle nostre comunità nel mondo.” “E, a mio parere, mette in dubbio la possibilità di trovare risposte alle nostre istanze, in futuro”.
“L’esperienza all’interno del Partito Democratico, in questi anni, è stata per me straordinaria”, scrive ancora la parlamentare. “Ho avuto il piacere di conoscere e di lavorare insieme a migliaia di militanti, simpatizzanti ed elettori bravi, impegnati e capaci. E poi ho avuto il privilegio di essere a contatto con migliaia di italiane e di italiani di ogni ceto sociale. Gente che ho incontrato in centinaia di incontri negli ultimi anni e che sono e continuano ad essere la spinta per il mio impegno. Mi hanno fatto crescere umanamente e politicamente. Sono anche grata al Partito Democratico, dai livelli locali fino ai vertici nazionali. A tutti coloro che mi hanno aiutato negli ultimi anni ad ottenere risultati concreti per le persone che io rappresento”.
Insieme a Laura Garavini, arriva in “Italia Viva” anche Nicola Carè , deputato eletto in Australia, per il quale “L'Italia ha da tempo bisogno di un nuovo modello di politica: più vicina e attenta alle persone e alle imprese, che ne ascolti i bisogni e, soprattutto, trovi soluzioni e garantisca risposte. Si è concretizzata sempre più una spinta trasversale a svecchiare le logiche di partito e oltrepassare gli schemi legati alle ideologie politiche. La loro rigidità è stata infatti spesso causa di immobilismo e stagnazione, vere paludi, che ci hanno allontanato da un futuro prospero e carico di promesse”..
Alla sua prima legislatura, eletto con il Pd, Carè spiega che la sua “scelta di aderire ad "Italia Viva", con Matteo Renzi e tanti colleghi deputati e senatori, è la medesima che mi ha spinto a candidarmi come rappresentante degli italiani all’estero. È la stessa che mi ha indotto ad accordare fiducia al nuovo Governo Conte: il Paese richiede, senza più temporeggiare, azioni concrete, idee e onestà intellettuale. Partecipazione, impegno e dedizione che tantissimi connazionali, anche all’estero, vorrebbero vedere tradotti in scelte coraggiose e libere, idee e volti nuovi”.
“Dobbiamo costruire, anche per “l’immensa Italia oltre confine”, una nuova dimensione: giovane, innovativa, globalizzata, imprenditoriale, attenta alle realtà dinamiche della società”, scrive il deputato, secondo cui “non è più tempo di ignorare chi cerca una rappresentanza politica che non ritrova tra quelle esistenti”.
“Ho deciso perciò di essere parte attiva, attore e non spettatore, di un ampio progetto di inclusione di forze democratiche, europeiste, liberali e repubblicane”, rimarca Carè. “Cercherò di farlo con lo stesso entusiasmo di sempre, ma con forme nuove, per rispettare quello che resta l’obiettivo-guida del mio mandato: essere voce degli oltre sei milioni di italiani all’estero, dei tantissimi di seconda e terza generazione, cercando di ottenere quel peso politico e quello spazio sociale che meritano. Si tratta di onestà intellettuale che non mette in alcun modo in discussione il sostegno al nuovo Governo, ma anzi lo rafforza: fare politica, essere parte delle istituzioni non è garantirsi un ‘posto al sole’, non è fare la scelta più comoda; ma è avere il coraggio di incamminarsi verso sentieri impervi se ciò appare necessario per provare a cambiare le cose”. “Dobbiamo trasformare i “no” e in “sì”, le “promesse” in “fatti”, con l’impegno e la passione della politica fatta da tutti e per tutti. Il momento – conclude – è adesso”.
"Auguri di buon lavoro al nuovo Esecutivo . Si tratta di un nuovo progetto politico nato in primis per scongiurare la crisi economica, il declino ma anche il pericoloso populismo di Salvini e che deve distinguersi poi per una grande attenzione alle fasce più giovani e dinamiche della società”. Con questo spirito Massimo Ungaro, deputato eletto in Europa nelle liste PD, guarda al progetto politico di “Italia Viva” , promosso da Matteo Renzi ed al quale ha aderito insieme ad un folto gruppo di altri parlamentari. Naturalmente, Ungaro si aspetta dal nuovo governo un’attenzione particolare verso “i giovani italiani” che “devono poter trovare - da Nord a Sud - vere e profittevoli occasioni per costruire il proprio futuro in Italia. Necessario però segnare una vera discontinuità con il recente passato prevedendo da subito azioni per lavoratori e studenti, famiglie e crescita delle imprese così come iniziative concrete a favore degli italiani all'estero”.
E sempre ai giovani italiani pensa, Massimo Ungaro, guardando con preoccupazione a quanto accade in Gran Bretagna.
“La Brexit in mano a Boris Johnson, il rallentamento dell'economia mondiale e l'acuirsi di alcune tensioni internazionali” sostiene “contribuiscono a incertezze, difficoltà professionali e necessità di mobilità anche per i nostri connazionali”. Per questo è convinto che sia “necessario farsi trovare pronti non solo con le misure approvate, penso all'incentivi per il rientro, ma” insiste “con un vero piano organico per gli italiani all'estero che vada dall'abolizione dell'IMU sulla prima casa per gli Aire, a un nuovo regime di assistenza sanitaria per chi rientra anche temporaneamente, alle facilitazioni per l'inserimento al lavoro in caso di rimpatrio rendendo uniforme il regime fiscale di favore per chi rientra, specie per le professioni sanitarie di eccellenza". (focus/aise)