UNIONE EUROPEA: PROGRESSO E INNOVAZIONE
ROMA – focus/ aise - Si torna a parlare di Unione Europea, periodo intenso, non solo di decisioni importanti, ma anche di sviluppo e novità. Vediamo insieme di cosa stiamo parlando. La Commissione europea ha infatti pubblicato lo scorso 16 ottobre un invito per un valore di 1,4 miliardi di euro per sostenere progetti fondamentali nel settore dei trasporti mediante il meccanismo per collegare l’Europa (CEF), il principale strumento di finanziamento dell’UE per le reti di infrastrutture.
L’investimento aiuterà a costruire i collegamenti mancanti in tutto il continente, concentrandosi al tempo stesso sui modi di trasporto sostenibili.
“Per accelerare la decarbonizzazione e contribuire a completare la rete transeuropea di trasporto (TEN-T), stiamo sfruttando tutte le risorse messe a disposizione dal meccanismo per collegare l’Europa”, ha spiegato Violeta Bulc, Commissaria responsabile dei Trasporti. “Questi investimenti promuoveranno la mobilità intelligente e sostenibile e permetteranno di collegare meglio i cittadini in tutta l’Europa”.
La scadenza per presentare le candidature è il 26 febbraio 2020.
Il 7 novembre 2019 si terrà una giornata informativa virtuale.
Il meccanismo per connettere l’Europa (CEF) è lo strumento di finanziamento dell’UE per gli investimenti strategici nelle infrastrutture per i trasporti, l’energia e il settore digitale. Creato nel 2014, finora ha finanziato 763 progetti con fondi dell’UE per quasi 22 miliardi di euro. Quasi 9 cittadini europei su 10 ritengono che la cooperazione allo sviluppo sia importante per sostenere le persone nei paesi in via di sviluppo. È quanto emerge dal sondaggio Eurobarometro di quest'anno sulla cooperazione allo sviluppo dell'UE, che evidenzia un diffuso consenso tra i cittadini europei sull'importanza dello sviluppo e della cooperazione internazionale.
Si conferma, così, la tendenza emersa negli anni precedenti: la cooperazione allo sviluppo è una delle politiche dell'UE percepite più positivamente dall'opinione pubblica.
"Sono molto lieto di constatare che gli europei continuano a sostenere fortemente la cooperazione allo sviluppo dell'Unione e concordano sulle priorità fondamentali cui mi sono dedicato negli ultimi anni: rafforzare i partenariati, ad esempio con l'Africa; intensificare il nostro impegno per la creazione di posti di lavoro e incrementare gli investimenti privati”, ha commentato il Commissario UE per la Cooperazione internazionale e lo sviluppo Neven Mimica. “Si tratta di una base solida che consente all'Unione di mantenere il suo ruolo guida a livello mondiale e di affrontare le importanti sfide che rimangono".
Tre europei su quattro ritengono che l'UE debba rafforzare il partenariato con l'Africa e aumentare gli investimenti finanziari per creare posti di lavoro e garantire uno sviluppo sostenibile in entrambi i continenti.
Inoltre, i cittadini europei appoggiano gli sforzi dell'UE volti a promuovere gli investimenti nella cooperazione allo sviluppo: tre europei su quattro ritengono che il settore privato possa svolgere un ruolo più importante nello sviluppo internazionale.
Sì anche agli interventi volti a realizzare l'agenda comune di sviluppo globale nel quadro degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Interrogati sulle principali sfide per lo sviluppo, i cittadini hanno indicato gli obiettivi fondamentali di sviluppo sostenibile nel seguente ordine prioritario: istruzione, pace e sicurezza, acqua e servizi igienico-sanitari, sanità, sicurezza alimentare e agricoltura, crescita economica e occupazione e diritti umani.
Più di 7 cittadini dell'UE su 10 ritengono che l'assistenza finanziaria sia un modo efficace di contrastare la migrazione irregolare e una percentuale egualmente elevata di cittadini concorda sul fatto che l'assistenza finanziaria ai paesi in via di sviluppo contribuisca a ridurre le disuguaglianze in tali paesi. Lo stesso numero di europei ritiene che fornire assistenza finanziaria ai paesi in via di sviluppo sia un modo efficace per rafforzare l'influenza dell'UE a livello mondiale.
Il Parlamento Europeo ha adottato lo scorso 23 ottobre la sua posizione sul bilancio del prossimo anno: “un punto di partenza solido per l'avvio della nuova generazione di programmi e di politiche dell'Unione”.
Nel progetto di risoluzione, approvato con 529 voti a favore, 130 contrari e 43 astensioni, i deputati sottolineano come il bilancio UE 2020 sia l’ultimo del Quadro Finanziario Pluriennale (QFP) corrente e rappresenti quindi “l'ultima opportunità per l'Unione di realizzare gli impegni politici assunti per tale periodo, anche per quanto riguarda il raggiungimento dell'obiettivo climatico dell'UE”. Inoltre, il bilancio del 2020 dovrebbe preparare la strada per quello per il prossimo QFP 2021-2027.
Il Parlamento ha rafforzato la proposta di bilancio presentata dalla Commissione, aggiungendo, complessivamente, più di 2 miliardi di euro per la tutela del clima. In più, ha previsto un aumento dei per l’Iniziativa per l’occupazione giovanile (YEI - Youth Employment Initiative), Erasmus+, le piccole e medie imprese (PMI), la ricerca, la digitalizzazione, la migrazione, la politica estera e gli aiuti umanitari.
I deputati si sono impegnati a stanziare circa 171 miliardi di euro di bilancio (ciò che l'UE si impegna a investire nel 2020 o negli anni successivi, dato che i progetti e i programmi durano diversi anni), ossia un aumento di circa 2,7 miliardi di euro rispetto al progetto di bilancio della Commissione. Gli stanziamenti di pagamento per il 2020, invece, ossia ciò che sarà speso concretamente il prossimo anno, sono fissati a 159 miliardi di euro.
Per Monika Hohlmeier (PPE, DE), relatrice generale per il Bilancio UE 2020 (sezione Commissione), “il voto odierno sul bilancio 2020 dimostra l'unità del Parlamento e l'intesa comune tra i gruppi politici: gli obiettivi ambiziosi sul clima e la tutela dell'ambiente possono andare di pari passo con i programmi che creano nuovi posti di lavoro, che sostengono le strutture europee di ricerca e sviluppo e che rafforzano la competitività. Inoltre, i deputati hanno confermato l’impegno a rafforzare il sostegno all'Iniziativa per l'occupazione giovanile, il programma di scambio Erasmus+ e DiscoverEU, un progetto di grande successo che dà la possibilità ai diciottenni di viaggiare con biglietti Interrail per scoprire un'Europa senza frontiere”.
Il voto in Plenaria da il via a tre settimane di colloqui “conciliativi” con il Consiglio, con l’obiettivo di raggiungere un accordo in tempo utile affinché il bilancio dell'anno prossimo possa essere votato dal Parlamento e firmato dal Presidente nel corso della sessione plenaria di novembre II (25-28 novembre). Se non si raggiunge un accordo, la Commissione deve presentare un nuovo progetto di bilancio.
Contesto
Circa il 93% del bilancio dell'UE è speso per finanziare attività e progetti all’interno e all’esterno dei Paesi UE, destinando le risorse a cittadini, regioni, città, agricoltori, ricercatori, studenti, ONG e imprese.
Il bilancio UE è unico nel suo genere. A differenza dei bilanci nazionali, che sono utilizzati in gran parte per i servizi pubblici e i sistemi di sicurezza sociale, è principalmente un bilancio di investimenti e, a differenza dei bilanci nazionali, non può registrare un disavanzo. (focus\aise)