VENEZUELA/ IL PARLAMENTO EUROPEO RICONOSCE GUAIDÓ ED ESORTA L'UE A FARE ALTRETTANTO

BRUXELLES\ aise\ - No a qualsiasi tentativo di risolvere la crisi che potrebbe comportare il ricorso alla violenza. Creare un gruppo di contatto per facilitare l'accordo su nuove elezioni. Fermare tutte le violazioni dei diritti umani e chiedere il rilascio immediato dei giornalisti detenuti. Sono i punti fondamentali della risoluzione che il Parlamento europeo ha approvato oggi, giovedì 31 gennaio, riconoscendo Juan Guaidó come legittimo presidente ad interim del Venezuela, conformemente alla Costituzione venezuelana.
I deputati europei hanno inoltre esortato l'alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e gli Stati membri a riconoscere Guaidó come unico legittimo presidente ad interim del Paese fino a quando non saranno indette nuove elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili per ripristinare la democrazia.
Nella risoluzione non vincolante, adottata con 439 voti a 104 e 88 astensioni, i deputati hanno ribadito il loro pieno sostegno all'Assemblea nazionale, l'unico organo democratico legittimo del Venezuela, i cui poteri devono essere ripristinati e rispettati, comprese le prerogative e la sicurezza dei suoi membri.
Dopo il riconoscimento del presidente ad interim, l'UE e i suoi Stati membri dovrebbero riconoscere i rappresentanti nominati dalle autorità legittime, ha aggiunto il PE.
I deputati hanno inoltre condannato la feroce repressione e la violenza, che hanno provocato vittime e hanno chiesto alle autorità venezuelane de facto di far cessare tutte le violazioni dei diritti umani e far sì che i responsabili siano chiamati a renderne conto.
A questo proposito, il Parlamento europeo sostiene la richiesta del segretario generale delle Nazioni Unite di condurre un'indagine indipendente e completa sulle uccisioni perpetrate.
L’Aula ha anche denunciato la detenzione di giornalisti che si occupano della situazione in Venezuela, tra cui diversi cittadini dell'UE, e ne hanno chiesto l'immediato rilascio.
Il Parlamento ha infine chiesto all'alto rappresentante Mogherini di impegnarsi con i Paesi della regione per creare un gruppo di contatto, come indicato nelle conclusioni del Consiglio del 15 ottobre 2018, che possa mediare fra le parti e raggiungere un accordo sulla richiesta di "elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili sulla base di un calendario comune, di condizioni eque per tutti gli attori coinvolti, della trasparenza e del monitoraggio internazionale".
Contesto
Juan Guaidó, presidente dell'assemblea nazionale controllata dall'opposizione, si è dichiarato presidente ad interim del Venezuela il 23 gennaio, nel tentativo di estromettere il presidente Nicolás Maduro. Guaidó è stato riconosciuto come presidente legittimo del Venezuela da diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Colombia, Argentina, Brasile, Cile e Canada.
A nome dell'UE, Federica Mogherini ha dichiarato il 26 gennaio il pieno sostegno all'Assemblea nazionale e ha chiesto l'urgente svolgimento di elezioni presidenziali libere, trasparenti e credibili, avvertendo che, in assenza di un annuncio nei prossimi giorni, l'UE intraprenderà ulteriori azioni, anche per quanto riguarda il riconoscimento della leadership del Paese.
Il Venezuela è sprofondato in una crisi sociale, economica e democratica. Più di tre milioni di persone hanno lasciato il Paese e il tasso di inflazione supera il 1.650.000%. (aise)