AL MAESTRO PIZZAIOLO ERRICO PORZIO IL 4° PREMIO “FOLLIA CREATIVA”

ROMA\ aise\ - Il Premio Follia Creativa arriva alla sua quarta edizione. E vista la situazione straordinaria, il Team 5-hats (società nata per dare sostegno e fornire strumenti e strategie di business alle imprese del Food & Beverage) ha consegnato il suo annuale premio non ad un singolo interprete ma alla categoria dei ristoratori ed ospitalità italiana per lo spirito resiliente messo in campo in questa emergenza. In rappresentanza della categoria, sarà il maestro pizzaiolo Errico Porzio a ritirare il premio che vede come motivazioni del riconoscimento lo “spirito di sacrificio, dedizione e di inventiva che questi settori imprenditoriali stanno mettendo in campo per compiere l’evoluzione necessaria per far ritornare il turismo e la sua filiera un asset fondamentale per l’economia italiana”.
Non si è voluto dunque premiare un singolo professionista, ma in questa edizione particolare, che negli anni precedenti ha celebrato chi si è distinto nel settore Horeca per proposta, innovazione o sentimento imprenditoriale, ha voluto dare il giusto risalto alle Maestrie italiane e alla loro attività. Questo concetto è stato sviluppato per dare continuità a Mestieri le cui origini risalgono all’alba della società e della necessità espressiva umana. In questa particolare edizione, però, non è stato pensato di premiare un singolo ma bensì l’intera categoria della ristorazione, della produzione e dell’ospitalità: questo pensiero ha raccolto il consenso all’unanimità della giuria che ha consegnato simbolicamente il Premio Follia Creativa ad un distinto professionista, come ambasciatore di questo gruppo. La Rappresentanza della Parte Virtuosa della Categoria è andata a chi, in seguito al lockdown ed in questo anno di crisi, si è distinto per delle attività inconsuete: la Giuria ha individuato in Errico Porzio il simbolo di un settore perché, in un mondo dove i segreti delle Maestrie vengono ancora “nascosti”, Porzio ha invece condiviso ed utilizzato i social per svelare tecniche e ricette, incentrando così in modo folle e non banale la comunicazione sulla divulgazione e sulle persone con le quali interagisce invece che su se stesso, in totale controtendenza al trend dei social. (aise)