Associazioni in prima linea (2)

ROMA – focus/ aise - È online da questa settimana il nuovo numero della Rivista dell'Associazione Trentini nel Mondo.
Tra gli articoli proposti dal mensile Diretta web sul progetto "Dal Trentino al Mondo"; Due trentine negli USA combattendo il COVID; La storia di nonna Pia raccontata da Cathy Librandi.
E ancora: i circoli del Messico hanno ricordato padre José Benigno Zilli Manica; a Denver, Polenta e spezzatino in versione "Drive-through". Completano il numero le notizie dai circoli di Toronto e Bento Gonçalves; il resoconto della Convention Ittona e l’articolo sui trentini vincitori del premio dei giardini più belli della città di malabrigo.
Infine, la Storia di Giovanni Clazzer e 60 Anni d'Europa. Il mensile è disponibile qui.
Nonostante le difficoltà dovute all’epidemia e alle restrizioni in vigore su tutto il territorio nazionale, l’associazione Pugliesi nel mondo presieduta da Giuseppe Cuscito guarda al futuro e continua a sondare il polso di corregionali all’estero in cerca di nuovi referenti.
Attraverso il suo sito web, infatti, questa settimana l’associazione ha scritto ai corregionali, nati in Puglia o con origini pugliesi: “Ti piacerebbe essere la/il nostra/o referente sul territorio in cui vivi, sia in Italia che all’estero? Ci stiamo organizzando per il dopo Covid-19, affinchè si possa riproporre e promuovere in tutto il mondo il nostro territorio con le sue bellezze e la sua cultura, le nostre aziende con i propri prodotti (in alcuni casi, unici nel settore), i tanti artisti, le prelibatezze culinarie di questa magnifica terra, unendo i nostri pugliesi presenti nella tua città, provincia e regione per creare eventi e iniziative varie creando, ove è possibile, una sezione associativa”, si legge nel messaggio.
Le persone interessate possono inviare una mail, con il proprio recapito telefonico segnalando la città di residenza, all’indirizzo info@puglianelmondo.com.
Sabato, 5 dicembre, i vertici dell’associazionismo della diaspora adriatica hanno incontrato in teleconferenza i massimi rappresentanti della Comunità Nazionale Italiana autoctona della Croazia e della Slovenia.
All’incontro hanno partecipato il presidente della Federazione delle Associazioni degli Esuli istriani, fiumani e dalmati, Giuseppe de Vergottini, il presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio, Franco Papetti, il presidente dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia, Renzo Codarin, il presidente dell’Associazione Italiani di Pola e dell’Istria – Libero Comune di Pola in Esilio, Tito Lucilio Sidari, il presidente dell’Associazione delle Comunità Istriane, David Di Paoli Paulovich, Giorgio Varisco in rappresentanza dell’Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio, il presidente dell’Unione Italiana, Maurizio Tremul, e il presidente della Giunta Esecutiva della stessa UI, Marin Corva.
Nel corso della riunione sono stati esaminati tutti i campi della possibile e necessaria stretta sinergia fra le due componenti dell’italianità adriatica, con l’obiettivo, pandemia permettendo, di procedere quanto prima alla firma congiunta di un accordo di collaborazione che renda organici i rapporti tra FederEsuli ed Unione Italiana.
Primo passo di questo percorso condiviso sarà la celebrazione congiunta del Giorno del Ricordo 2021: data e luogo verranno fissati nelle prossime settimane anche in considerazione dell’evolversi della situazione epidemiologica in Italia, Slovenia e Croazia.
L’implementazione dell’accordo Dini-Granic sulle Minoranze del 1996 sarà una delle prime istanze da affrontare, affinché il bilinguismo nelle località di storica presenza italiana trovi piena attuazione in tutte le sfere, dai diritti linguistici, al mondo scolastico.
Partendo dall’incontro dei presidenti italiano, Sergio Mattarella, e sloveno, Borut Pahor, a Trieste lo scorso 13 luglio e dalle recenti aperture sul tema dell’esodo da parte del Presidente croato, Zoran Milanovic, si è deciso di trovare le forme migliori per portare un doveroso riconoscimento ufficiale ed istituzionale ai tanti luoghi di sepoltura, foibe e fosse comuni, ove furono trucidati tantissimi italiani allo scopo di indebolire la presenza nazionale maggioritaria autoctona in quelle terre e spingerla all’esodo. Dovrà essere, inoltre, intensificata la salvaguardia dei cimiteri che ospitano tombe italiane, principalmente da parte delle autorità croate e slovene, attività che richiederà una sempre più stretta collaborazione con le comunità locali.
Allo scopo di portare avanti gli impegni presi ed avviare un sempre più solido coordinamento, è stato, infine, stabilito di fissare incontri mensili periodici e di costituire un gruppo permanente di lavoro comune formato da tre esponenti della FederEsuli e da altrettanti dell’Unione Italiana. (focus\ aise)