AUSTRALIA: AAA CERCASI PIZZAIOLI DISPERATAMENTE – di Dario Castaldo

MELBOURNE\ aise\ - "Durante i mesi di lockdown molti cuochi hanno lasciato il Paese. E adesso che la situazione down under sta tornando alla normalità, mancano i professionisti della ristorazione". È quanto riferisce Dario Castaldo, autore di un inchiesta e di un articolo per SBS Italian, lo Special Broadcasting Service che diffonde notizie in lingua italiana in tutto il Paese.
"Ora che lo tsunami causato dal COVID sembra passato e che le acque si stanno lentamente ritirando, in Australia restano le conseguenze lasciate sulla ristorazione dal passaggio di questa onda anomala.
Una delle conseguenze più evidenti non riguarda i danni economici, ma la mancanza di personale. In particolare dei pizzaioli (e dei cuochi) italiani.
Molti sono rientrati in Italia o comunque hanno lasciato il Victoria prima dell'inizio del lockdown duro e di conseguenza adesso i locali sono a corto di personale qualificato. Al punto che qualcuno è stato costretto a togliere la pizza dal menù.
"È più facile trovare un parcheggio a Roma che un pizzaiolo a Melbourne", dice Andrea Caroli, in arte Cicciopizza, titolare di un locale nella capitale del Victoria.
"I pizzaioli sono i gitani del settore. Se ci fosse un agente, un Raiola della situazione, farebbe i soldi", spiega Andrea Pagani, co-proprietario livornese del ristorante Figo di Elwood.
"Se siamo dei mercenari dipende dal fatto che siamo legati ad uno sponsor e per questo accettiamo le offerte di chi può garantircene uno", specifica uno di loro, Edoardo Nicita.
La situazione non è migliore nelle aree regionali, come dimostra il caso di Massimiliano Bordato e di sua moglie Loredana, che gestiscono un locale di Wollongong.
Per mancanza di personale, i due sono sono arrivati a pubblicare annunci su una pagina facebook di Italiani a Melbourne, a 830km di distanza, e intanto hanno affidato la cucina ad una chef tedesca di origine samoana e ad un cuoco russo.
"Pizzaioli in giro non ce ne sono e gestire un locale in queste condizioni è impossibile. Spero che il governo prenda provvedimenti, perché al momento e la situazione è critica", conferma Lucio De Falco, proprietario di due pizzerie a Sydney.
Un appello che, secondo l'agente di immigrazione Riccardo Ippoliti, potrebbe essere accolto dalle istituzioni federali, come dimostra l'accelerazione di alcune pratiche di visti legati proprio al settore della ristorazione". (aise)