CELEBRATING DIVERSITY: CARLA CHIUSANO A BRUXELLES

BRUXELLES\ aise\ - Non hanno confini, ma territori identitari, i ritratti umanizzati di animali che indossano o si stagliano o si integrano con le bandiere del mondo. Il lavoro di Carla Chiusano Celebrating Diversity”, in mostra dall’8 al 24 settembre a Bruxelles negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura, rappresenta perfettamente l’identità di chi guarda oltre i confini.
La personale curata da Ermanno Tedeschi seleziona una quindicina di opere che l’artista italiana, ma con esperienze in tanti paesi diversi, ha realizzato negli ultimi mesi: “Questo lavoro colpisce per l’intensità e l’immediatezza con cui è in grado di parlare a chiunque, – osserva Tedeschi. – L’arte, quando vera, ha questo pregio: abbatte le barriere. Ci invita ad entrare in discussione con noi stessi. I ritratti animali ad alta precisione, penetranti, diversi per natura e habitat fanno emergere con potenza il tema delle differenze come espressione d’innata eleganza da scoprire e stimare in uno spirito di vera integrazione”.
“L’animale è per me l’anima, e gli occhi sono la porta sincera di quello che siamo. Attraverso gli occhi esprimiamo la nostra reale essenza, ma solo se abbiamo il coraggio di guardare e di farci guardare, – spiega l’artista. – Dipingo lo sguardo quando arrivo ad esser assorbita dalla sua identità, è il momento in cui mi fondo con l’essere vivente che ho di fronte e gli do una sua vita indipendente da me”.
Come sottolinea Paolo Sabbatini, direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles, una migrazione tra vita e cultura, tra processo artistico e simboli identitari, connota Celebrating Diversity: “Le opere della serie sono emanazione di uno spirito cosmopolitico da cui parte un forte messaggio di conciliazione e fratellanza tra i popoli. Siamo lieti di accogliere i lavori di un’artista da sempre sensibile ai valori dell’umanesimo e confidiamo che la mostra incontrerà il favore del pubblico bruxellese”.
Leoni, tigri, cavalli, orsi polari e piccoli koala sono protagonisti di una mostra originale, curiosa, in cui si può giocare a riconoscere le bandiere del mondo, le terre in cui si è stati e quelle lontane che non si sono mai viste. Un riepilogo cartografico colora il volto di un grande leone, in cui i simboli delle varie nazioni non sono affiancati in base al confine fisico ma per interazione cromatica, costringendo a ridefinire i confini in uno spirito di identità armonica globale.
Una nuova opera pensata per l’esposizione di Bruxelles lancia un altro messaggio: il re della foresta è immerso nei fogli del trattato istitutivo della NATO, riportanti le firme dei capi di stato dell’epoca: un modo per ricordare come la collettività si protegga nella diversità e comuni intenti si traducano in pace e benessere per tutti i popoli.
“Mai dimenticare chi siamo! Dobbiamo conservare gelosamente le nostre tradizioni e portarle nel mondo che ci ospita, aprendoci alle altre culture. In questo modo si realizza un arricchimento da entrambe le parti. Un mondo globale fatto di tanti popoli,” spiega Carla Chiusano. “La società ci accetta e ci stima veramente solo se abbiamo il coraggio di esporci per come siamo, non per come vorremmo essere percepiti.”
La mostra, preparata con accuratezza dal curatore Ermanno Tedeschi e con un intenso lavoro dell’artista Carla Chiusano, era in programma per la primavera ed è stata posticipata a causa dell’emergenza sanitaria.
Oggi il messaggio del progetto “Celebrating Diversity”, assume un sapore nuovo, un valore più profondo. Il mondo animale immaginario e controfigura dell’uomo, crea uno spillover inverso che suggerisce un’ecologia culturale tra esseri viventi. Un lavoro che è soprattutto speranza e monito alla coesione e al sostegno gli uni degli altri. Un invito a tornare a guardarci negli occhi.
L’inaugurazione della mostra si terrà l’8 settembre. Ai fini della sicurezza, il numero massimo di persone che potranno accedere alla sala contemporaneamente è limitato. La prenotazione online è obbligatoria a questo link: https://celebretingdiversity.eventbrite.it, è possibile selezionare la fascia oraria in cui si desidera partecipare all'evento. L'orario scelto dovrà essere rigorosamente rispettato.
Carla Chiusano nasce nel 1964 a Torino e trascorre molti anni a Londra, Rio de Janeiro, Roma e Ginevra. Attualmente risiede e lavora a Milano. Inizia a dipingere nel 2007 privilegiando l’astrattismo, per poi scoprire l’espressività animale, quasi un alter ego dell’essere umano. Utilizza prevalentemente la pittura ad olio, tecnica che predilige per lavorare, in infinite varianti, sulle strategie cromatiche. Tra le ultime imprese artistiche: la personale “High Society”, a cura di Luca Beatrice, presso la Galleria Zabert di Torino e, successivamente, a Milano, presso il Mandarin Oriental. Winter, presso la galleria Andrea Ingenito di Milano, Inoltre, sempre a cura di Luca Beatrice a Forte dei Marmi e presso lo spazio Spirale di Milano. Recente la personale Celebrating Diversity, curata da Emanno Tedeschi, negli spazi dell’hotel Mandarin Oriental, Milan con un nuovo lavoro che fonde il soggetto animale con i colori delle bandiere del mondo. Importante la partecipazione alla mostra collettiva Unforgettable Childhood, da un’idea di Ermanno Tedeschi, a Matera, Ravenna, Tel Aviv, Bologna e Roma; così come alla collettiva Ricordi Futuri 4.0, a cura di Ermanno Tedeschi, al Memoriale della Shoah di Milano. La sensibilità per la tragedia dell’olocausto trova espressione in una installazione realizzata nel gennaio del 2020 per la Nato a Bruxelles.
Il regista Mimmo Calopresti le ha dedicato il docu-film Conversazioni sull’arte di Carla. Il 2020 è l’anno di un nuovo libro con Mondadori: Carla Chiusano – dipingere con il cuore e il sorriso. (aise)