Diplomazia e dintorni (2)

ROMA – focus/ aise - Nella splendida cornice della Diaoyutai State Guesthouse di Pechino, si è svolta la cerimonia annuale di conferimento dello “Special Book Award of China”, presieduta dal Capo del Dipartimento per gli Affari Pubblici del Partito Comunista Cinese, Zhang Jianchun. E fra i 15 vincitori del prestigioso riconoscimento vi è anche l’italiano Giorgio Casacchia, eminente sinologo, traduttore, già professore ordinario presso l’Orientale di Napoli, nonché, nei primi anni Duemila, Addetto Culturale presso il Consolato Generale d’Italia a Shanghai.
Selezionato fra una rosa di 314 candidati, il Prof. Casacchia è stato premiato per aver condotto un’analisi e una comprensione approfondite della lingua, la storia, la cultura e lo sviluppo economico cinese. Dalla sua istituzione nel 2005 il premio “Special Book Award of China”, giunto quest’anno alla 14ma edizione, è già stato conferito a tre eminenti docenti italiani.
Tenuto conto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria non è stato possibile per il Prof. Casacchia, che da tempo si è trasferito in Giappone, recarsi alla cerimonia. Il riconoscimento è stato pertanto ritirato per conto del Professore dal Ministro Consigliere dell’Ambasciata d’Italia a Pechino, Emanuele di Lorenzo Badia.
Grato per l’eventuale opportunità di darne diffusione attraverso le rispettive testate.
Il centenario dalla nascita di Federico Fellini offre agli amanti del cinema, in Senegal e in Africa occidentale, l’occasione di celebrare il grande maestro che ha regalato alla settima arte capolavori come Amarcord, 8 ½, La dolce vita, espandendo il suo raggio di azione creativo alla letteratura e al fumetto.
Nella sua cinquantennale carriera, Fellini ha vinto 13 premi Oscar, di cui 4 come migliore regista, 7 per la migliore sceneggiatura originale, uno per la migliore sceneggiatura non originale e uno alla carriera. Le sue opere gli sono inoltre valse la Palma d’oro di Cannes e il Leone d’oro di Venezia.
Alla sua scomparsa, nel 1993, Fellini ha lasciato nel cinema moderno una profonda impronta, dove i limiti della realtà si fanno più sfumati e si sconfina senza accorgersene nel sogno, nel ricordo, e nell’immaginario. I frequenti richiami al circo e la teatralità dei personaggi sono solo alcuni degli elementi grazie ai quali Fellini è internazionalmente conosciuto, oltre che per l’ispirazione che ha esercitato sui grandi maestri del cinema senegalese attraverso il neorealismo italiano.
Nel quadro delle iniziative promosse dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per il centenario dalla nascita di Federico Fellini, l’Ambasciata d’Italia a Dakar ha voluto festeggiare il grande maestro italiano con una proiezione di “Giulietta degli Spiriti” organizzata dall’Istituto Italiano di Cultura, ma anche stimolando i contatti fra il grande regista e la cinematografia dell’Africa occidentale.
“Nel segno della diplomazia culturale e della cooperazione bilaterale” ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia, Giovanni Umberto De Vito, “abbiamo invitato i creativi senegalesi a proporre la sceneggiatura di un cortometraggio ispirato a Federico Fellini, mettendo a disposizione un contributo finanziario che potesse allo stesso tempo sostenere tecnici, costumisti e tutte le professionalità impegnate nella produzione del corto. L’iniziativa ha ricevuto una risposta entusiasta da parte dei registi senegalesi, che hanno presentato numerosi testi originali”.
Le proposte sono state valutate da una Commissione composta dall’Ambasciata d’Italia a Dakar, dall’Istituto italiano di Cultura a Dakar e dal Ministero della Cultura e della Comunicazione del Senegal, nella persona di Abdoul Aziz Cissé, Segretario Permanente del Fondo per la promozione dell’industria cinematografica e audiovisiva (FOPICA).
La Commissione ha selezionato “Anita” della cineasta senegalese Khadidiatou Sow, già vincitrice del Poulain d’Argent al FESPACO 2019 di Ouagadougou e selezionata per il Festival di Clermont-Ferrand nel 2017 nella sezione cortometraggio internazionale.
“Anita” è stato presentato alla stampa in occasione di una proiezione privata ieri, 17 dicembre, alla presenza dell’Ambasciatore De Vito, del Ministro della Cultura e della Comunicazione del Senegal, Abdoulaye Diop, e del Direttore della Cinematografia presso il medesimo Ministero, Hugues Diaz. “Anita” ha ricevuto il patrocinio del comitato “Fellini 100” ed è stata inserita nel calendario delle celebrazioni ufficiali del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo.
“Anita” ha commentato l’Ambasciatore De Vito, “con i suoi personaggi sardonici, le sue atmosfere di comunità gioiosa e caotica, oltre che con l’amalgama molto felliniano di reale e immaginario, testimonia di quanto sia universale il linguaggio di Fellini. Anita è un progetto che avvicina Italia e Senegal e auguro il meglio alla sua regista per l’attività di promozione internazionale che l’attende”.
Le misure di contenimento adottate in Belgio contro la diffusione del Covid-19 non hanno permesso l’organizzazione del ricevimento durante il quale ogni anno l’Ambasciatrice d’Italia a Bruxelles, Elena Basile, conferisce le onorificenze del Presidente della Repubblica. Ma non hanno comunque impedito alla dinamica diplomatica, unanimemente apprezzata dalla comunità italiana in Belgio, di ricevere gli insigniti presso la Residenza singolarmente, per cerimonie di carattere ristretto e nel rispetto della normativa belga in tempo di pandemia.
Al Generale in congedo della Guardia di Finanza, Alessandro Butticé, nostro corrispondente da Bruxelles, che ricopre le cariche di Presidente della Sezione di Bruxelles dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia (ANFI) e di Delegato per il Belgio, l’Unione Europea e il Consiglio Atlantico dell’Associazione Nazionale Insigniti OMRI (ANCRI), è stato conferito, su proposta del Ministro dell’Economia e delle Finanze, e poi della Presidente del Consiglio dei Ministri, l’innalzamento al grado di Commendatore dell’onorificenza dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana (OMRI), che è il primo fra gli Ordini nazionali ed è destinato a "ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, della economia e nel disimpegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici ed umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari".
Gli altri insigniti hanno ricevuto le insegne dell'Ordine della Stella d'Italia, che viene concessa dal Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro degli Affari Esteri, per “ricompensare quanti abbiano acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e di collaborazione tra l'Italia e gli altri Paesi e nella promozione dei legami con l'Italia”.
Un’attenzione particolare è stata dedicata quest’anno ai professori di lingua e letteratura italiana che insegnano presso le Università belghe, al fine di valorizzare l’importantissimo compito da essi svolto nel promuovere la diffusione dell’italiano nel Paese. Ai professori Luciano Curreri (Università di Liegi), Mara Santi (Università di Ghent), Claudio Gigante (Université Libre de Bruxelles), Thilde Barboni (Università di Mons) sono state conferite le onorificenze dell’Ordine della Stella d’Italia nel grado di Cavaliere.
Sono inoltre stati insigniti il Console Onorario d’Italia a Liegi, Domenico Petta, stimato imprenditore arrivato in Belgio dall’Abruzzo a 10 anni, vero e proprio simbolo dell’integrazione della Comunità italiana nel Paese; il già Console Onorario d’Italia a Ghent, il Dr. Armando Barillari, per il sostegno offerto alla comunità italiana nelle Fiandre Orientali; la deputata federale Nathalie Gilson, per il suo impegno a favore dell’integrazione della Comunità italiana a Bruxelles.
Conferita infine l’onorificenza anche alla Rettrice della Vrije Universiteit Brussel (VUB), Caroline Pauwels, in virtù delle numerose iniziative organizzate dal suo Ateneo che hanno avuto come protagonista l’Italia, anche in collaborazione con l’Ambasciata, tra cui si ricorda il seminario di alto livello dedicato alla cooperazione in materia anti-terroristica e di polizia tra Italia e Belgio al quale ha partecipato il Procuratore Nazionale Anti-Mafia Federico Cafiero De Raho.
A gennaio sarà consegnata l’onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia anche allo Chef Luigi Ciciriello, che con il suo ristorante La Truffe Noire costituisce uno dei punti di riferimento della gastronomia italiana a Bruxelles. (focus\ aise)