Garavini (IV): vicina ai connazionali bloccati in UK ma necessaria prudenza

ROMA\ aise\ - “Sono vicina ai nostri italiani in UK e ai loro famigliari in Italia. Connazionali che attendevano da tempo il Natale per riavvicinarsi ai propri cari. E che sono rimasti bloccati inaspettatamente, a causa delle ulteriori misure restrittive adottate, nel tentativo di arginare la diffusione di una nuova variante del coronavirus”. A dirlo è stata la senatrice di Italia Viva eletta in Europa, Laura Garavini, che ha però ribadito di capire “la difficoltà di trascorrere le feste lontani e preoccupati per la salute dei propri affetti”, ma “allo stesso tempo, non posso che rivolgere un invito alla prudenza e al senso di responsabilità”.
Il rischio di contagio per i cittadini provenienti dalla Gran Bretagna, ha specificato Garavini, “è attualmente accresciuto”. E dunque “ecco che siamo chiamati a rinunciare ad incontrare i nostri cari oggi. Per poterli riabbracciare in maggiore sicurezza domani. Senza lasciarci scoraggiare.”
“È stato necessario prevedere l’immediato blocco dei voli con il Regno Unito nel tentativo di impedire una recrudescenza dei contagi dovuta ad una nuova variante del virus, scoperta in Gran Bretagna - ha aggiunto la senatrice -. Capace purtroppo di diffondersi molto più rapidamente. Un nuovo ceppo di virus di cui due casi sono già stati registrati a Roma, giusto in arrivo dal Regno Unito. Per questo il ministero della Salute ha emanato un’ordinanza valida fino al 6 gennaio. Con la quale si blocca il traffico aereo dall‘Inghilterra e dall’Irlanda del nord. Si vieta l’ingresso e il transito nel territorio nazionale alle persone che nei 14 giorni antecedenti all’ordinanza del 20 dicembre abbiano soggiornato o transitato nel Regno Unito. E si stabilisce che chiunque già si trovi in Italia ma nei quattordici giorni precedenti all’ordinanza abbia soggiornato o transitato in UK, anche se asintomatico, è obbligato a comunicare immediatamente l’avvenuto ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. E a sottoporsi a test molecolare o antigenico tramite tampone”. (aise)