I PAESI UE TESTANO LA LORO CAPACITÀ DI COOPERAZIONE IN CASO DI ATTACCHI INFORMATICI

BRUXELLES\ aise\ - Gli Stati membri dell'UE, l'Agenzia dell'UE per la cibersicurezza (ENISA) e la Commissione europea si sono riuniti ieri per testare e valutare le loro capacità di cooperazione e la loro resilienza in caso di crisi di cibersicurezza.
L'esercitazione, organizzata dai Paesi Bassi con il sostegno dell'ENISA, è una tappa fondamentale verso il completamento delle procedure operative pertinenti, sviluppate dal gruppo di cooperazione istituito dalla direttiva sulla sicurezza delle reti e dei sistemi informativi (NIS), guidato da Francia e Italia, con l’obiettivo di aumentare il coordinamento della condivisione delle informazioni e della risposta agli incidenti tra le autorità dell'UE responsabili della cibersicurezza.
Gli Stati membri, con il sostegno dell'ENISA, hanno anche istituito la rete delle organizzazioni di collegamento per le crisi informatiche (CyCLONe), che si propone di agevolare la cooperazione in caso di incidenti informatici destabilizzanti.
"La nuova rete delle organizzazioni di collegamento per le crisi informatiche dimostra ancora una volta l'eccellente cooperazione tra gli Stati membri e le istituzioni dell'UE per garantire la sicurezza informatica delle nostre reti e dei nostri sistemi critici”, ha commentato Thierry Breton, Commissario per il Mercato interno. “La cibersicurezza è una responsabilità condivisa e dobbiamo lavorare insieme per preparare e attuare piani di risposta rapida alle emergenze, ad esempio in caso di incidenti o crisi cibernetiche su vasta scala".
Le crisi informatiche, ha aggiunto Juhan Lepassaar, direttore esecutivo dell'ENISA, “non hanno confini. L'Agenzia dell'UE per la cibersicurezza è impegnata a sostenere l'Unione nella risposta agli incidenti informatici. È importante che le agenzie nazionali per la cibersicurezza si uniscano per coordinare il processo decisionale a tutti i livelli. Il gruppo CyCLONe vuole essere questo anello mancante".
La rete CyCLONe
La rete CyCLONe garantirà un flusso più efficiente delle informazioni tra le diverse strutture di cibersicurezza degli Stati membri e consentirà di coordinare meglio le strategie nazionali di risposta e le valutazioni d'impatto. L'esercitazione organizzata ieri fa seguito alla raccomandazione della Commissione relativa alla risposta coordinata agli incidenti e alle crisi di cibersicurezza su vasta scala adottata nel 2017. (aise)