IL VENEZUELANO NECESSITA 11,5 SALARI MINIMI PER COMPRARE 8 ALIMENTI

CARACAS\ aise\ - “I venezuelani hanno bisogno tra i 3,2 e i 4,6 milioni di bolívares (da 8 a 11,5 salari minimi) per comprare un cestino di alimenti basici che includa un chilo di carne, pollo, farina di mais, riso, pasta, formaggio bianco, olio e uova, per il consumo per una persona per una settimana. Hanno affermato così i deputati dell’Assemblea Nazionale del partito politico “Primero Justicia”, che hanno realizzato un sondaggio di prezzi negli Stati Bolívar, Trujillo, Distretto Capital, Carabobo, Monagas, Táchira, Nueva Esparta y Barinas. Dalla lista, la carne di manzo, il pollo e il formaggio risultano essere i prodotti più cari. L’aggiornamento del 20 luglio 2020 indica che il prezzo totale del cesto equivale tra i 14 e i 18 dollari, mentre il salario minimo è intorno ai 2 dollari al mese”. Così scrive La Voce d’Italia, quotidiano online operante in Venezuela diretto da Mauro Bafile.
“Nello Stato di Nueva Esparta si registrato prezzi più alti del sondaggio: si ha bisogno di 4,6 milioni di bolívares ($19,29) per acquisire la cesta alimentare che arriva giusto a sei chili di cibarie, un litro di olio e un cartone di uova.
Specificamente, il prezzo della carne di manzo ha oltrepassato il milione di bolívares a Carabobo, mentre nel resto degli Stati non scende dai 700.000 bolívares: Trujillo (Bs. 740.000), Bolívar (Bs. 990.000), Monagas (Bs. 800.000), Barinas (Bs. 780.0000) y Caracas (Bs. 860.000).
I prezzi raccolti nei mercati pubblici e privati sono referenziali, pero dimostrano che il potere d’acquisto del salario minimo in Venezuela resta insignificante rispetto alle priorità della popolazione: con i suoi 400.000 bolívares al mese si riesce a comperare solo il 9% del cesto alimentare a Caracas, la capitale del paese.
Al sud del paese, d’altro canto, a Bolívar, (la frontiera con il Brasile), il cesto di 8 alimenti costa 3.790.000 e a Táchira, frontiera con la Colombia, costa 3.467.000 bolívares ($14,48).
Questi sono segnali che la situazione economica in Venezuela è critica e che la popolazione si trova sempre più indifesa: tra il 2013 e il 2020 si è registrata una caduta dell’86% delle attività economiche, secondo quanto riportato dal deputato dell’Assemblea Nazionale ed economista Ángel Alvarado.
Solo nel 2020, l’inflazione accumulata ha chiuso con il 208,57% alla fine del semestre, secondo dati del Parlamento.
Il 90% delle famiglie non mangiano tre volte al giorno
Humberto Prado, commissario per i Diritti Umani designato dall’Assemblea Nazionale, ha assicurato che il 90% delle famiglie venezuelane non mangiano tre volte al giorno per mancanza di potere d’acquisto.
“Il 90% dei nuclei famigliari in Venezuela non ha il potere d’acquisto per alimentarsi adeguatamente tre volte al giorno. Esiste una raccolta organizzata da diverse organizzazioni nazionali e internazionali di DDHH, così come del CIDH, e il sistema universale dei DDHH. L’informativa che abbiamo presentato vanta un’introduzione generale, quattro capitali, che d’accordo alle aree deve comprendere l’intero sistema interamericano e universale, i diritti civili e politici, diritti economici, sociali, culturali, ambientali e in più di qualche gruppo vulnerabile”, ha affermato il Commissario”. (aise)