LA COMMISSIONE UE ESORTA GLI STATI MEMBRI A RATIFICARE LA CONVENZIONE CONTRO LA VIOLENZA E LE MOLESTIE NEL MONDO DEL LAVORO

BRUXELLES\ aise\ - Commissione europea ha adottato mercoledì scorso una proposta di decisione del Consiglio grazie alla quale gli Stati membri potranno “progredire nel processo di ratifica a livello nazionale della Convenzione sull’eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro”.
La Convenzione era stata adottata nel giugno 2019 per il centenario dell’Organizzazione internazionale del lavoro (OIL) e costituisce il primo strumento internazionale che introduce norme internazionali in materia di violenza e molestie legate al lavoro.
“Lla nuova Convenzione è uno strumento internazionale indispensabile per tutelare il diritto di tutti a un luogo di lavoro libero dalla violenza e dalle molestie”, ha spiegato Nicolas Schmit, Commissario per il Lavoro e i diritti sociali. “Una volta adottata, questa decisione sarà di ausilio agli Stati membri nel dare l’esempio quanto alla ratifica e all’attuazione della Convenzione”.
Come ricordato da Helena Dalli, Commissaria per l’Uguaglianza, “la violenza nei confronti delle donne sul luogo di lavoro riguarda tutti noi. Certamente le vittime sono coloro che soffrono maggiormente, ma anche i loro colleghi e le loro equipe lavorative subiscono conseguenze. La Convenzione internazionale è la soluzione giuridica che fa in modo che uomini e donne non subiscano violenze e molestie sul lavoro. Mi appello agli Stati membri perché ratifichino questa Convenzione. Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte al fine di ottenere un cambiamento reale per la parità di genere”.
La Convenzione riconosce che la violenza e le molestie sul lavoro possono rappresentare una violazione o un abuso dei diritti umani e una minaccia alle pari opportunità. Non essendo membro dell’Organizzazione, l’UE non può ratificare le Convenzioni OIL poiché solo gli Stati membri dell’Organizzazione possono farlo. Quando uno strumento dell’OIL rientra nell’ambito delle competenze dell’UE è necessaria una decisione del Consiglio che ne autorizzi la ratifica.
Secondo l’indagine sulla violenza contro le donne condotta dall’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali, nell’UE una donna su due dichiara di aver subito una qualche forma di molestia sessuale almeno una volta dall’età di 15 anni.
Su tutti i casi di molestia sessuale, nel 32% dei casi segnalati il molestatore è collegato al luogo di lavoro della donna (spesso si tratta di un collega, di un capo o di un cliente). (aise)