L’allarme Unicef per il Mozambico: malnutrizione e malattie letali minacciano circa 250.000 bambini

foto di Mauricio Bisol

GINEVRA\ aise\ - Oggi l'UNICEF ha lanciato un allarme per circa 250.000 bambini che sono stati sfollati a causa dell'aggravarsi della crisi nella provincia di Cabo Delgado, nel nord del Mozambico, e che sono ora esposti al rischio di malattie letali con l'arrivo della stagione delle piogge.
A destare particolare preoccupazione il fatto che l'acqua e i servizi igienico-sanitari sicuri non sono sufficienti a soddisfare le crescenti necessità dei bambini e delle famiglie nei centri di accoglienza temporanei sovraffollati e nelle comunità ospitanti. Questi servizi devono essere urgentemente rafforzati e ampliati per prevenire lo scoppio di malattie legate all'acqua come il colera e l'ulteriore diffusione del COVID-19.
"In meno di due anni, i bambini e le famiglie di Cabo Delgado hanno dovuto affrontare un ciclone devastante, inondazioni, siccità, difficoltà socioeconomiche legate alla pandemia da COVID-19 e al conflitto", ha dichiarato il Direttore Generale dell’UNICEF, Henrietta Fore. "Con l'ulteriore peggioramento delle condizioni nella provincia - soprattutto con l'inizio della stagione delle piogge - l'acqua, i servizi igienico-sanitari e i sistemi sanitari sono sempre più sotto pressione. I partner umanitari sul campo devono sostenere questi servizi per proteggere la vita e il benessere dei bambini della regione”.
Condizioni di salute come la diarrea, facilmente prevenibili e curabili, possono essere letali per i bambini sfollati che non hanno accesso all'acqua potabile e a servizi igienici adeguati. Questo vale soprattutto per i bambini che soffrono di malnutrizione.
Le calamità meteorologiche e i conflitti degli ultimi due anni hanno contribuito all'insicurezza alimentare e alla fame in tutta Cabo Delgado. Due bambini su cinque della provincia soffrono di malnutrizione cronica e viene rilevato un numero maggiore di casi di malnutrizione acuta grave tra la popolazione sfollata.
L'UNICEF sta ampliando la sua risposta per quanto riguarda l'acqua e i servizi igienico-sanitari e sta sostenendo i team sanitari mobili. Questi team visitano le comunità e i centri di accoglienza per verificare lo stato nutrizionale dei bambini, fornire cure salvavita con alimenti terapeutici per i casi gravi e orientare i bambini con complicazioni mediche verso il centro sanitario più vicino. I team sanitari mobili forniscono inoltre assistenza sanitaria regolare a donne, madri e bambini, garantendo il rispetto di servizi chiave come l'assistenza prenatale e i cicli di vaccinazione standard.
I bambini sfollati sono particolarmente vulnerabili. Alcuni possono aver perso i contatti con le loro famiglie o trovarsi in situazioni ad alto rischio, che possono esporli a violenza fisica e psicologica. Molti bambini sono stati testimoni o hanno subito violenze inaudite o hanno addirittura perso membri della famiglia a causa di brutali omicidi e rapimenti. Hanno bisogno di una risposta di protezione completa, che comprenda il sostegno psicosociale dopo aver vissuto tali eventi traumatici.
L'UNICEF e i suoi partner gestiscono spazi a misura di bambino dove i bambini sfollati possono svolgere attività in un ambiente sicuro e protetto, mentre i consulenti formati possono individuare coloro che hanno bisogno di cure più specializzate. C'è un urgente bisogno di espandere la rete di operatori formati che possano visitare i bambini sopravvissuti e le loro famiglie a casa per offrire supporto psicosociale e orientarli verso i servizi di protezione e sociali.
Per il 2021, l'UNICEF ha lanciato un appello per 52,8 milioni di dollari per rispondere ai bisogni umanitari più urgenti in Mozambico, inclusi 30 milioni di dollari come parte del Piano di risposta umanitaria per Cabo Delgado. (aise)