L’EMIGRAZIONE DALLE DOLOMITI IN MOSTRA AD ARABBA

BELLUNO\ aise\ - Si intitola “Emigrazione dalle Dolomiti nel Novecento” la mostra curata da Luciana Palla che apre oggi al pubblico ad Arabba, comune di Livinallongo del Col di Lana (Belluno). Ne dà notizia l’Associazione dei Bellunesi nel Mondo, spiegando che la mostra propone un interessante percorso fatto di fotografie, documenti e filmati che esplorano alcuni aspetti del territorio bellunese a volte poco conosciuti.
Organizzata dall’Istituto Culturale Ladino “Cesa de Jan”, l’esposizione, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 5 settembre 2020 presso la sala piano terra dell’ufficio turistico di Arabba, dalle 8.45 alle 12.00 e dalle 15.30 alle 18.30.
La ricerca di Luciana Palla si focalizza sulla migrazione nel corso del Novecento nei comuni di Colle S. Lucia, Livinallongo e Rocca Pietore. È il risultato di due anni di ricerca. Ogni comune aveva le sue caratteristiche, che hanno influenzato le modalità e i mestieri dell’emigrazione, ma le mete erano sicuramente l’Argentina, l’Australia, la Svizzera e il Sudtirolo. Da Livinallongo, ad esempio, le partenze già iniziano a fine Ottocento diventando una tradizione tramandata da padre a figlio. Livinallongo e Colle S. Lucia, per il fatto di essere stati comuni austriaci fino alla prima guerra mondiale, rappresentano una situazione economica e politica diversa che, di conseguenza, influenza gli spostamenti in modo differente. Tra le varie peculiarità, si sottolinea l’emigrazione minorile in Sudtirolo tedesco e ladino, oppure coloro che partivano già con un mestiere imparato e con i propri attrezzi.
Nella mostra viene ricordato il ruolo importante delle donne. Mogli e figlie, ma anche ragazze che partono da sole sia in America che in Europa e lavoravano nelle foreste, nelle miniere, nelle campagne, nelle fabbriche tessili o come balie e domestiche. Un altro aspetto presente nell’esposizione è lo spopolamento, fenomeno che inizia già nel 1945. (aise)