LIBRI MIGRANTI
ROMA – focus/ aise - È stato presentato a L’Aquila sabato scorso, 18 luglio, presso l’Auditorium “Claudio Irti” dell’ANCE, il nuovo libro di Goffredo Palmerini “Italia ante Covid” (One Group Edizioni).
Presente l’autore, relatori sono stati monsignor Orlando Antonini, nunzio apostolico e studioso insigne di architettura religiosa e urbana, Lina Palmerini, giornalista parlamentare e caposervizio del quotidiano economico Sole 24 Ore, Francesca Pompa, presidente One Group Edizioni, e Giustino Parisse, giornalista e scrittore.
Ha portato il saluto della Municipalità aquilana, delegato dal sindaco Pierluigi Biondi, il consigliere Giancarlo Della Pelle. L’incontro, condotto nel rigoroso rispetto delle disposizioni di sicurezza contro la pandemia, è stato ripreso e trasmesso in diretta televisiva da Manuweb Tv, seguito da 1.168 persone in collegamento diretto e da diverse migliaia nella registrazione passata sui social network.
Nel corso del suo intervento, monsignor Antonini, un ricco passato di nunziature nel mondo – dall'Africa all'Asia, dal Sud America all'Europa – e incaricato nella preparazione dello storico viaggio a Cuba di Giovanni Paolo II, ha parlato di Goffredo Palmerini come di un “apprezzato giornalista, scrittore e soprattutto amico, amico da lungo tempo, dalla nostra gioventù”. E poi “fervido appassionato amatore dell’Aquila e cultore della bellezza”.
Palmerini riporta nel suo volume, dalla “prosa agile e ricca di informazioni e riferimenti culturali e storici ampi ed appropriati”, tre contributi di monsignor Antonini “riferiti alla ricostruzione migliorativa della città”.
“Una città cioè più bella, ordinata, sana, con alta qualità di vita per i suoi cittadini e la sua arte e cultura”, la riflessione di Antonini, “si fa più attrattiva e, come sottolineava la Communication and Social Responsibility, contribuisce alla crescita anche economica delle comunità, creando lavoro, generando occupazione e sviluppo in modo diretto e indiretto. Si tratta di un vero investimento, la conditio sine qua non, anzi – scrivevo nel 2012 – della ripresa della città. Di grazia, non si comprometta, per avidità di profitti immediati e con visioni di futuro anche inconsapevolmente miopi, la qualità della vita e le opportunità di lavoro in loco delle prossime generazioni, dei nostri stessi figli e nipoti”.
“Per fortuna”, ha proseguito, “la città storica intra moenia sta effettivamente risorgendo più bella, e appunto l’idea programmatica di poggiare il futuro occupazionale ed economico dell’Aquila sull’industria turistica, assieme al polo universitario, elettronico, la ricerca, l’alta tecnologia, idea che lanciavo all’indomani stesso del terremoto, pare si stia facendo strada. Prima non se parlava neppure. Noto infatti, sia nella città che nel suo territorio e nelle aree dell’Abruzzo interno, un qualche fermentare di idee e di iniziative, sia da parte delle amministrazioni comunali e regionali che di operatori economici privati, nel campo della ristorazione, del turismo naturalistico, della pubblicità. Insisto in questo anche se adesso il turismo è uno dei settori più colpiti dal coronavirus – ma noi non abbiamo altro. Do’ atto a Goffredo - e L’Aquila deve essergliene grata - che con la sua preparazione ed esperienza politico-amministrativa accumulata si fa all’occorrenza interprete e megafono di questi temi, non solo in patria ma anche all’estero”.
“Goffredo infatti”, ha spiegato il monsignore, “non si ferma alla città. Lo si evince plasticamente dalla grande varietà di argomenti e di personaggi dei suoi innumerevoli servizi giornalistici, che egli felicemente va raccogliendo e pubblicando in successivi volumi, come questo di stasera, così da offrirli ad utilità degli agenti sociali, politici ed economici. Egli si è fatto ambasciatore dell’Abruzzo e del Bel Paese presso i circa 80 milioni di italiani nel mondo e specialmente presso gli emigrati abruzzesi nei vari continenti. Segue e continua ad animare le tante associazioni di questi nostri corregionali che si fanno onore e tengono alto il nome della nostra Terra. Gli sono particolarmente grato per i legami fecondi che ha saputo tessere con le associazioni di Abruzzesi con le quali io stesso ho avuto modo di interagire nel corso delle mie missioni diplomatiche all’estero. Egli offre loro aiuto, preziose indicazioni e utili consigli per le loro attività e iniziative”.
I più importanti personaggi originari dall'Abruzzo e attualmente all'estero, di cui Dom Serafini parla nel suo nuovo libro pubblicato in questi giorni dal titolo “I Messaggeri dell'Abruzzo nel Mondo”, verranno descritti durante le due presentazioni programmate: la prima a Pescara, sabato prossimo, 25 luglio, alle 18.30 presso la Libreria Mondadori in via Milano. La seconda a Giulianova, domenica 26 luglio, alle 11.30 presso il Circolo Nautico sul Lungomare Spalato.
Ciascuno dei 100 personaggi che compaiono in questo primo volume rappresenta un utile, possibile contatto a livello professionale. Vi sono rappresentate quasi tutte le professioni: avvocati, cuochi, finanzieri, industriali, ingegneri, medici, professori, ricercatori, ristoratori, agenti, artigiani, artisti, scienziati... A livello personale, il libro è un ottimo modo di utilizzare l'esperienza altrui come fonte d'ispirazione per il proprio futuro, sia in Italia che all'estero; ed è un "estero" che va dalla "A" (di Abu Dhabi) alla "Z" (di Zelanda).
Ma anche a livello ricreativo il libro offre molto, è divertente, scorrevole, istruttivo ed anche fantasioso, se si pensa all'immaginazione, intraprendenza, tenacia e perseveranza di questi nostri corregionali che hanno raggiunto tanto successo all'estero.
Un successo che, spesso negato in Italia, li ha visti parte della cosiddetta "fuga di cervelli", che altro non è che un termine moderno per indicare "l'emigrazione" di un tempo. Il libro si presta quindi a essere anche un'idea regalo per i parenti e gli amici dei personaggi trattati.
Questo è il terzo libro che Serafini ha scritto sull'Abruzzo ed è edito dalla casa editrice "Il Viandante". La prefazione è di Giovanni Sgardi della redazione di "Il Messaggero" di Pescara. Il volume è reperibile nelle librerie al costo di 16,50 euro in Italia e, all'estero, su Amazon nei formati stampa ed e-book.
I 100 personaggi del primo volume sono stati selezionati dagli oltre 1.000 che Serafini ha presentato nel corso di 20 anni sempre nelle pagine de "Il Messaggero", anche grazie alla collaborazione del giornalista pescarese Generoso D'Agnese, esperto di emigrazione. (focus\ aise)