L’IMPATTO DEL CORONAVIRUS SULLE AZIENDE ITALIANE IN BOSNIA ERZEGOVINA: LO STUDIO DELL’AMBASCIATA

SARAJEVO\ aise\ - L’Ambasciata d’Italia a Sarajevo ha pubblicato un rapporto sull’impatto del coronavirus sulle aziende italiane in Bosnia Erzegovina e le strategie di rilancio dell’economia, preparato da Jasmin Hošo della “Sarajevo School of Economics and Business” dell’Università di Sarajevo. Il rapporto è stato presentato durante un webinar martedì scorso dall’Ambasciatore Nicola Minasi e dal Professor Hošo.
Lo studio si basa sugli esiti di un sondaggio condotto presso le imprese italiane o a partecipazione italiana in Bosnia Erzegovina, che impiegano oltre 12 mila cittadini locali e che sono alla base dell'integrazione economica tra i due Paesi con un intercambio commerciale annuo pari a circa due miliardi di euro.
Lo studio – sintetizza l’Ambasciata – ha evidenziato come tutte le imprese presenti in Bosnia Erzegovina abbiano risentito fortemente della pandemia, con l’attesa di un impatto prolungato. In questo scenario la ripresa dell’economia italiana potrà avere un effetto benefico anche sulla Bosnia Erzegovina, ma è necessario integrare meglio la produzione e creare nuovi posti di lavoro attraverso misure intelligenti. Le imprese richiedono in particolare una serie di contributi e riforme fiscali per facilitare l’uscita dalla crisi. Una ripresa sarà possibile solo migliorando il clima per l’attrazione di nuovi investitori, creando condizioni più favorevoli con gli investimenti in risorse pubbliche, come strade e ferrovie, energia e formazione professionale.
Hanno partecipato al seminario anche rappresentanti delle imprese italiane in Bosnia Erzegovina, Camera di Commercio italo-bosniaca, Camere di Commercio della Federazione di Bosnia Erzegovina e della Republika Srspka, e della “Foreign Investment Promotion Agency”.
Il report – pubblicato in lingua inglese – è disponibile qui: https://ambsarajevo.esteri.it/AMBASCIATA_SARAJEVO/resource/doc/2020/05/survey_report_17052020_draft2-eng.pdf. (aise)