MATTARELLA: SERVE L'UNITÀ DEL DOPOGUERRA PER RINASCERE

ROMA\ aise\ - “Quest’anno, con grande rammarico, non sarà possibile incontrarsi, nel giorno del 76° anniversario, al Mausoleo delle Fosse Ardeatine per ascoltare, insieme alle loro famiglie e con sempre uguale commozione, i nomi dei martiri. Desidero, con la medesima intensità manifestata nella cerimonia annuale, esprimere loro affetto, vicinanza e ricordo”. Queste le parole con cui il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare attraverso una nota la strage avvenuta il 24 marzo 1944 a Roma per mano delle truppe naziste, dove 335 civili italiani, tra cui prigionieri politici ed ebrei, vennero trucidati. Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, non è stato possibile recarsi al mausoleo della capitale.
L’eccidio delle Ardeatine ha costituito una delle pagine più dolorose della storia recente del nostro Paese - ha proseguito il Capo di Stato -. I valori del rispetto della vita e della solidarietà che ci sorreggono in questo periodo, segnato da una grave emergenza sanitaria, rafforzano il dovere di rendere omaggio a quei morti innocenti”.
“Eventi così atroci, frutto della volontà di sopraffazione e del razzismo, - ha evidenziato Mattarella - continuano a richiamarci ai valori fondamentali della memoria, della pace, della solidarietà. La libertà e la democrazia sono state conquistate con il sangue di molti per evitare che ne fosse sparso ancora in futuro. Al termine di quegli anni terribili, segnati dalla dittatura e dalla guerra, l’unità del popolo italiano consentì la rinascita morale, civile, economica, sociale della nostra Nazione. La stessa unità che ci è richiesta, oggi, in un momento difficile per l’intera comunità”, ha concluso. (aise)