MELBOURNE: CONTINUA L’IMPEGNO DI NOMIT A SOSTEGNO DEI CONNAZIONALI IN DIFFICOLTÀ A CAUSA DEL COVID-19
MELBOURNE\ aise\ - Continua l’impegno di NOMIT, la società no-profit creata da giovani italiani a Melbourne, nota per aver sviluppato un progetto di microcredito gratuito per sostenere i connazionali in difficoltà in Australia a causa del Covid-19.
La “Risposta Comunitaria Emergenza Covid-19” di NOMIT è un sostegno erogato a titolo gratuito agli italiani in Australia che si ritrovano in stato di necessità a seguito della crisi Covid-19. Può avvenire sotto forma di consiglio generico, oppure consulenza psicologica da parte di una psicologa professionista, oppure di donazione a fondo perduto di 100 AUD, o ancora di mutuo gratuito senza interessi “MANO” (Mutuo Aiuto, No Obbligazioni) di 500 AUD, oppure una combinazione di più di questi.
Il sostegno economico di 100 AUD viene concesso a ogni cittadino italiano con visto temporaneo che contatti l’associazione dicendo di non poter far fronte a pagamenti essenziali ed impellenti di vitto, alloggio, salute, lavoro e studio. Sono invece esclusi coloro che necessitano di supporto economico per tornare in Italia, i quali vengono indirizzati al proprio Consolato di riferimento. A tutti viene comunque garantito supporto informativo e psicologico.
Per accedere al programma MANO da 500 AUD è necessario produrre documentazione che attesti quante più possibili delle seguenti condizioni: essere cittadino italiano attualmente domiciliato in Vittoria; essere registrato tramite il form pubblicato nel sito www.nomit.com.au; essere in possesso di un visto temporaneo che non dà accesso al sostegno governativo australiano e/o al programma Jobkeeper; aver perso il lavoro o aver subito una significativa riduzione del reddito fino ad un livello da rendere complicata la sussistenza; dover sostenere costi di iscrizione a corsi scolastici e di formazione; avere eventuali figli o partner a carico; aver chiesto senza successo al proprio landlord la riduzione dell’affitto; esibire un estratto conto bancario recente (massimo 7 giorni) attestante la scarsa disponibilità economica; altre eventuali circostanze che rendano la propria situazione precaria e bisognosa di assistenza immediata.
Particolare attenzione e priorità per ricevere MANO è riservata alle famiglie, a chi risiede in Australia da diversi anni e a chi sta cercando di trasferirsi per lavoro nelle aree rurali e ha bisogno di un contributo temporaneo per sostenersi durante il periodo di quarantena di 14 giorni precedente l’inizio dell’attività lavorativa.
“L’iniziativa è animata dai principi di solidarietà, sussidiarietà, e mutualità”, spiega il segretario di NOMIT, Matteo Salvadego. “Siamo felici di poter fornire un immediato sostegno economico e di iniziare un sistema che permetta di far circolare questi aiuti trasferendoli di MANO in MANO per adempiere al loro ruolo sociale”.
La situazione ad oggi
A tre mesi dal 6 aprile, data ufficiale di inizio del progetto Risposta Comunitaria Emergenza l’impegno e la solidarietà dei volontari di Nomit non si è mai fermata, di pari passo con la crisi che i migranti temporanei stanno affrontando e che non si è ancora placata. Il flusso delle richieste è continuato: al 5 luglio 2020 le persone che hanno fatto richiesta di aiuto e sono state contattate telefonicamente sono 213. Considerando che 7 di queste persone non hanno risposto nonostante diversi tentativi di contattarle, il totale delle richieste trattate è pari a 206. Nonostante l’incremento nel numero di richieste sia in calo rispetto al precedente rapporto, la situazione degli italiani con visti temporanei rimane critica. Verso la metà del mese di giugno, nel corso delle chiamate periodiche per monitorare l’evolversi della situazione delle persone aiutate, una buona parte delle persone contattate sembrava ottimista, con la prospettiva di un graduale rientro al lavoro per la riapertura di retail e hospitality, oltre all’intervento di alcune forme di aiuto come il contributo per studenti internazionali e l’anticipo della superannuation. I più recenti sviluppi epidemiologici a partire dalla parte finale del mese di giugno hanno creato le condizioni per un peggioramento della condizione degli italiani con visti temporanei, già provati da oltre tre mesi di disoccupazione o sottoccupazione, pressione finanziaria e stress psicologico. Tutti questi fattori concorrono a rendere la situazione di emergenza cogente e se possibile più insidiosa. Le persone da cui sono pervenute le richieste più recenti versano in condizioni di grave rischio: il timore è che molte persone in difficoltà non siano a conoscenza di questo programma di sostegno e abbiano probabilmente smesso di cercare aiuto visto il protrarsi della crisi. A riprova dell’aggravarsi della situazione ci sono gli esempi di persone che, dopo aver precedentemente rifiutato il contributo di $100, ci hanno ricontattato per chiederci aiuto. Delle 213 persone registratesi al progetto e ricontattate da Nomit in questi tre mesi di operatività, 142 risiedono in Victoria, 29 in New South Wales, 15 in Western Australia, 22 in Queensland, 3 in South Australia, 2 in Tasmania. Si fa presente che la maggior parte delle richieste pervenute nel corso del mese di giugno sono di persone residenti in NSW e QLD, che passano rispettivamente da 13 a 29 per il NSW e da 7 a 22 per il QLD. A questo incremento ha sicuramente concorso il fatto che la Father Atanasio Gonelli Charitable Fund ha terminato i fondi e sospeso l’operatività del programma di sostegno il giorno 8 giugno 2020. Quanto alla suddivisione per tipo di visto, 108 di loro hanno un Working Holiday Visa, 77 hanno un visto student, graduate e post-graduate, 25 un visto partner o skilled (la maggior parte dei quali in bridging A), 3 soltanto hanno un tourist visa. Relativamente ai visti, l’incremento maggiore riguarda i visti Working Holiday, che passano da 78 a 108.
I fondi fin qui restituiti alla comunità
Dal 14 aprile, giorno in cui il primo contributo concreto è stato erogato, al 5 luglio sono stati aiutati 183 italiani con visti temporanei, erano 144 al 30 maggio. Gli aiuti Lampo erogati, donazioni di $100 sotto forma di bonifico, hanno raggiunto la cifra di 180, rispetto ai 142 erogati al 30 maggio. Le persone complessivamente raggiunte dagli aiuti Lampo sono state 177 (3 avevano ottenuto due aiuti Lampo nel periodo precedente all’introduzione del progetto Mano, come già spiegato nel primo dei rapporti parziali, in quanto ritenuti particolarmente critici). Il numero di aiuti Mano erogati, nel periodo che va dal 1 maggio, data della sua introduzione, al 5 luglio, è pari a 45, al 30 maggio scorso erano stati 34. Si fa presente che le Mani approvate nello stesso periodo di tempo sono 48, ma che 3 delle persone beneficiarie hanno rinunciato alla percezione dell’aiuto successivamente all’approvazione in quanto hanno dichiarato di aver ripreso a lavorare e che preferivano lasciare i fondi a disposizione delle persone più svantaggiate. Tutto ciò a riprova dell’onestà dimostrata dalle persone contattate e dello spirito di comunità che il progetto Risposta Comunitaria Emergenza Covid-19 ha contribuito a sollecitare.
In sintesi, il totale dei fondi allocati al 5 luglio 2020 ammonta a $40.500, di cui $18.000 per i 180 aiuti Lampo da $100 e $22.500 per i 45 aiuti Mano da $500 ciascuno.
Che cos’è MANO?
MANO è una forma di “microcredito circolare comunitario" tramite cui Nomit eroga mutui da 500 AUD a titolo gratuito agli italiani in Australia con visti non permanenti che si ritrovano in stato di necessità a seguito della crisi Covid-19. Il mutuo è interamente a costo zero, senza interessi e senza alcun canone. Il mutuo viene tipicamente ripagato a rate quando il beneficiato è in grado di restituirlo. Nomit si riserva la facoltà di negoziare tempi e modalità di restituzione del mutuo a seconda delle circostanze individuali.
Da dove provengono i fondi?
Da una iniziale donazione del COASIT di Melbourne e da quanto raccolto dalla Maratona radiofonica svoltasi Lunedì 13 Aprile in collaborazione con il Father Atanasio Gonelli Charitable Fund.
Chi sono i partner istituzionali di NOMIT?
Il Coasit di Melbourne, la Camera di Commercio di Melbourne, i Patronati Inas-cisl e Acli hanno sottoscritto il protocollo operativo che dettaglia lo svolgimento del progetto, a garanzia di trasparenza. L’On. Nicola Carè ha fornito la propria disponibilità e sostegno, così come ha espresso sostegno il Segretario Generale del CGIE, Michele Schiavone. La Father Atanasio Gonelli Charitable Fund di Sydney (Pres. Felice Montrone) ha contribuito alla raccolta fondi.
Per cosa si richiede MANO?
Il mutuo è pensato per far fronte a pagamenti essenziali, ineluttabili ed impellenti di vitto, alloggio, salute, lavoro e studio. I criteri di essenzialità e impellenza sono valutati da Nomit, caso per caso, seguendo il protocollo sottoscritto dalle Istituzioni partner.
A chi è destinata MANO?
Tutti gli italiani presenti in Australia con visti non permanenti; individui, coppie e famiglie che hanno perso o avuto decurtato il lavoro e altre fonti di reddito a seguito della crisi Covid-19; ogni italiano escluso da ogni forma di sostegno materiale da parte delle istituzioni pubbliche e private in Australia.
Come si ottiene MANO?
Tramite la seguente procedura suddivisa in 5 fasi (che si esauriscono in 2/3 giorni): 1) Domanda iniziale a Nomit via email, in cui il richiedente descrive la propria situazione in corrispondenza dei criteri di cui sopra. 2) Intervista con delegato Nomit via telefono, cui fa seguito, se del caso, l’inoltro di documenti comprovanti la situazione di necessità. 3) Valutazione del fascicolo da parte del Board di Nomit, che si riserva di chiedere ulteriore documentazione e/o colloquio. 4) In caso di valutazione favorevole, il richiedente firma un accordo scritto di mutuo con Nomit, che provvede all’immediata erogazione della somma pattuita tramite deposito bancario. 5) Il mutuatario restituisce il mutuo secondo i termini pattuiti.
Quanto tempo ci vuole per ottenere MANO?
Con la piena e sollecita cooperazione del richiedente, Nomit si impegna entro i limiti del possibile ad erogare il mutuo entro una settimana dalla domanda iniziale.
Quando la restituzione di MANO si considera completa?
Il mutuo MANO si considera estinto quando avviene una delle seguenti situazione: Il mutuo viene completamente restituito; Il mutuo viene restituito in parte e il beneficiato dichiara di non poter restituire oltre; Il mutuo non viene restituito nemmeno in parte e il beneficiato si rende irreperibile; Il Board di Nomit valuta di non chiedere la restituzione del mutuo. (aise)