MERCATO DEL VINO IN CINA: LA NUOVA NORMALITÀ NEL WEBINAR DI VINITALY

VERONA\ aise\ - Quali prospettive ci sono per il vino in Cina? Come si muoverà il mercato e come cambieranno i consumi? In che modo comunicare il vino? Domande che vanno rapportate con la “nuova normalità” della Cina, dopo i profondi mutamenti che tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020 hanno impattato non solo sul gigante asiatico, ma progressivamente in tutto il mondo. Vinitaly, che a Shanghai ha una base operativa che monitora l’intero Paese, affronterà “Il mercato del vino in Cina” in un webinar in programma domani, 17 novembre, alle 10:30 (ora italiana).
Il Dragone rimane il quinto Paese al mondo per consumi di vino in volume, alle spalle di Stati Uniti, Francia, Italia e Germania. La quota di mercato dell’Italia si attesta intorno al 7%, con ampi margini di miglioramento.
Il webinar di domani, dunque, si propone come un momento di approfondimento nel quale si cercherà di illustrare come il consumo del vino sia cambiato, chi sono i nuovi consumatori, i canali di vendita online e offline. Si affronterà il tema legato al modo del mixology, che può rappresentare un traino per i consumi di vino, che oggi in Cina si aggirano intorno a 1,2 litri pro capite contro i 37 litri pro capite dell’Italia.
Esperti del settore e della comunicazione ci aiuteranno a comprendere meglio l’evoluzione dei consumi in Cina aprendo lo sguardo verso scenari, prospettive, soluzioni per affrontare la ripresa e consolidare la presenza del vino italiano oltre la Grande Muraglia, magari ottimizzando i canali di formazione, marketing e trading (anche online).
“I consumatori cinesi, soprattutto quelli nati nella seconda metà degli anni Novanta, cominciano a legare il vino a un territorio e a un produttore e non più solamente all’etichetta e al packaging”, spiega Simone Incontro, responsabile di Veronafiere Asia e moderatore del webinar di domani. “Il vino ha dunque un grande spazio di crescita, e quello italiano ha degli assi in più da giocare, grazie alla varietà dei vitigni autoctoni e ai valori che il Made in Italy porta con sé: dalla cultura al design, dalla moda allo stile di vita. Inoltre, i media cinesi e soprattutto i loro canali social, diventano strategici quando propongono abbinamenti con le molte cucine territoriali”.
“Veronafiere ha attivato una rete di scouting di quelle figure che possono essere determinanti per il successo di un vino in Cina: sommelier, educatori e formatori del settore, importatori e distributori, così da diffondere il vino italiano nelle città di prima e seconda fascia per dimensioni, raggiungendo in questo modo una platea di centinaia di milioni di consumatori”, conclude.
Parteciperanno al webinar Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere; Simone Incontro, responsabile Veronafiere Asia; Leon Liang, amministratore delegato e istruttore vini di Grapea & Co.; Alan Hung, amministratore delegato di Shenzhen Pacco Communication; Cynthia Yang, vicepresidente Sunlon, JD.com Group; Jim Boyce, fondatore di Grape Wall; Julie Tu, key opinion leader (Kol) e fondatrice della piattaforma social Miss Gouben.
Per partecipare ci si registra qui. (aise)