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ROMA – focus/ aise - Il settore enologico marchigiano potrà contare su 4 milioni di euro di contributi regionali nell’ambito delle campagne 2020/2021 riservate al comparto del vino. Le risorse sono di derivazione comunitaria (Regolamento 1308/2013). Serviranno a promuovere i vini marchigiani fuori dall’Unione europea e sostenere gli investimenti enologici attraverso bandi regionali. Le Marche hanno approvato le disposizioni attuative regionali, secondo le modalità previste da un apposito decreto del Ministri delle politiche agricole alimentari forestali e del turismo. Alla promozione extra Ue sono destinati 1,5 milioni di euro.
Beneficiarie saranno le organizzazioni professionali, i produttori, i consorzi di tutela. I contributi serviranno per partecipare a manifestazioni, organizzare campagne informative, promuovere i vini a denominazione protetta, a indicazione geografica, spumanti di qualità, vini con l’indicazione della varietà, valorizzando la sicurezza alimentare e l’ambiente. Il bando per gli investimenti destinerà 2,5 milioni agli imprenditori agricoli e alle imprese di trasformazione che innoveranno le infrastrutture vinicole e la commercializzazione, in modo da adeguare l’attività alle richieste del mercato. Gli investimenti dovranno valorizzare i risparmi energetici e la sostenibilità dei trattamenti agronomici. Questi aiuti sono stati condivisi al Tavolo della filiera viticola regionale per qualificare le produzioni, ammodernare il settore, garantire una ripartenza dopo i mesi del lockdown che hanno penalizzato i consumi.
L'Italia non si lascia abbattere dal Covid e anzi con il turismo reagisce meglio di altri Paesi. Nel giorno in cui l’Istat ha confermato il crollo del Pil, l’Agenzia Enit cerca di infondere ottimismo, almeno per il settore del turismo che, spiega, nonostante il contesto complesso, sta godendo di un periodo di tenuta soprattutto in alcune località.
Promette bene, in particolare, la settimana di Ferragosto dal 10 al 16 agosto 2020: la Penisola risulta quasi sold out.
L'Italia fa meglio della Spagna: già “vendute” il 79% delle disponibilità di offerte online (fonte Booking.com) mentre il Paese iberico è al 72 per cento di prenotazioni online.
In Italia spiccano le maggiori destinazioni balneari: non più disponibili l'80% a Rimini, l’81% a Ravello, l’86% a Cavallino-Treporti, il 94% nel Cilento ed il 98% nel Salento. Anche la montagna italiana vede le destinazioni delle Alpi non più disponibili all’84%, correndo la competizione con quelle francesi (87%).
Alla data del 30 luglio, l’analisi delle prenotazioni aeroportuali da agosto a ottobre in confronto con i competitor diretti Spagna e Francia, indicano ancora un calo delle prenotazioni sia in Italia che negli altri Paesi analizzati, nonostante l’Italia nel correre dei mesi estivi recuperi spazio di mercato. Nel complesso tra agosto e ottobre sono 191.533 prenotazioni di passeggeri aeroportuali internazionali per l’Italia, 204.641 per la Spagna e 150.672 per la Francia. “Certo – commenta Enit – si tratta di un momento in continua evoluzione in cui le performance del settore sono evidentemente connesse all'andamento dell'epidemia in Italia e nel resto del mondo”.
In termini economici, tenendo costante il Pil totale dell'Italia 2019, il confronto indica che il contributo diretto del turismo all'economia italiana diminuirà di -2,6 punti percentuali nel 2020 rispetto al 2019 quando rappresentava il 5,7 del prodotto interno lordo. Si prevede, quindi, che il contributo totale (che comprende gli effetti indiretti e indotti, nonché l'impatto diretto) del settore diminuirà di -5,8 punti percentuali, rispetto al 13% del Pil nel 2019.
Come per gli impatti diretti, la riduzione prevista per l'Italia è inferiore rispetto agli altri Paesi selezionati (-7,4% la Spagna sul valore 2019). Inoltre l'Italia continua a campeggiare sugli altri Paesi con 882,7mila mention totali sul travel Italia di cui 83,3 mila provenienti dal web e 799,4 mila dai social. Le mention hanno prodotto 233,7 milioni di interazioni totali. Il tema “bonus vacanza” produce un miliardo e 100 milioni di visualizzazioni seguito dal tema turismo con 362,2 milioni di visualizzazioni.
Cresce l’attesa per il Salone del Camper 2020, confermato alle Fiere di Parma dal 12 al 20 settembre.
Non si può nascondere che ci sia grande curiosità attorno a quella che si preannuncia come una delle poche esposizioni dal vivo a cui si potrà assistere in questo anno così particolare, nonché la prima in assoluto di questa stagione nel complesso fieristico parmense. Ma i numeri sono tutti dalla parte del Salone, prontissimo per la sua undicesima edizione: sono infatti di pochi giorni fa le incoraggianti cifre rese note dall’APC – Associazione Produttori Caravan e Camper, primo partner di Fiere di Parma nell’organizzazione della kermesse, secondo cui per quest’estate sono attesi nelle strade del nostro Paese almeno 1.200.000 camperisti (800.000 italiani e 400.000 stranieri circa). Non solo: le immatricolazioni di camper in questi primissimi mesi post-lockdown sono tornate a fare numeri eccellenti con un maggio uguale a quello del 2019, ma con un +17% per i camper a noleggio, e addirittura un giugno che ha fatto registrare +50% sull’omologo dell’anno scorso. Dati che non fanno altro che confermare come l’estate 2020 sia veramente all’insegna del Turismo in Libertà e che non si possa trovare conclusione migliore nell’evento clou per gli appassionati, il Salone di Parma, manifestazione di settore tra le due più importanti del mondo.
Da sabato 12 a domenica 20 settembre nei padiglioni 3-4-5-6 delle Fiere di Parma il gotha del camperismo si ritroverà come al solito in un clima di festa e di gioia, adottando naturalmente tutte le misure sanitarie e sociali che l’emergenza Covid-19 prevede ma senza per questo snaturare lo spirito del Salone. Sui 61.000 metri quadrati di superficie espositiva sarà possibile toccare con mano le novità più interessanti di tutti i grandi marchi presenti: Adria, Airstream, Arca, Autostar, Benimar, Blucamp, Carthago, Challenger, Chausson, CI, Dreamer, Elnagh, Euramobil, FCA, Ford, Font Vendome, Giotti Line, Itineo, Knaus Tabbert, Malibu, McLouis, Mobilvetta, Rapido, Rimor, Roller Team, Sun Living, Vantourer, Westfalia e XGo.
Il Salone però non è solo mezzi, naturalmente i protagonisti principali: è anche turismo e voglia di conoscere nuove località da visitare a bordo del proprio camper. La sezione “Percorsi & Mete” consente di conoscere luoghi e destinazioni ideali per il Turismo in Libertà, con una ricca proposta di guide e prodotti editoriali in grado di indirizzare e consigliare esperti e neofiti di questo life-style.
Per questa edizione 2020, il Salone consiglia una serie di sedi top:
Parma, intanto, Capitale Italiana della Cultura 2020 e 2021, e la sua provincia alla scoperta delle bellezze paesaggistiche, artistiche e gastronomiche del territorio, con visita ai Musei del Cibo: Parmigiano Reggiano, Salame di Felino, Culatello di Zibello, pasta, pomodoro, per un’esperienza degli eccellenti prodotti tipici targati Parma.
I 4 cantoni della Toscana interna: incastrate fra Appennini e Alpi Apuane si aprono le due valli della Garfagnana (con i Comuni di Fabbriche di Vergemoli e Gallicano) e della Lunigiana (con i comuni di Casola in Lunigiana e Fosdinovo).
E poi il tour alla Pietra di Bismantova, nell’Appennino Reggiano, dove è possibile trovare in ogni stagione colori, panorami, attività e ovviamente sapori che soddisfino tutte le esigenze di chi viaggia.
Senza dimenticare i camping e villaggi della Romagna, classificati a 3 e 4 stelle, affacciati sulla Costa Adriatica dell’Emilia Romagna, dal Delta del Po a Riccione.
Più a sud in Puglia alla scoperta del grande patrimonio artistico, culturale e naturale della penisola Salentina: i gioielli di Trani, Castel del Monte, Alberobello con i famosi trulli, la “Città Bianca” di Ostuni, Lecce e Otranto.
E poi di nuovo a nord, Langhe, Roero e Monferrato, un pittoresco angolo geologico collinare a cavallo di un Piemonte che genera immediatamente immagini legate ai gusti ed ai sapori delle produzioni locali: vini, oli, tartufi, piccoli frutti di bosco, nocciole di alta qualità, prodotti della pasticceria e della cioccolateria italiana.
Sulle orme di San Francesco d'Assisi, si percorre l'Umbria, visitando Todi, Gubbio, Perugia, Camaldoli e molti altri punti importanti e affascinanti della regione; mentre in Calabria, tra monti, parchi naturali, spiagge bianchissime e mare limpido, ma anche tesori archeologici, borghi affascinanti e sapori unici come la cipolla di Tropea, i peperoncini di Soverato (spiaggia d’oro), la ‘nduja, la liquirizia e il bergamotto.
Infine il Friuli Venezia Giulia, tra i leggendari cammini nei luoghi della Grande Guerra o i numerosi itinerari culturali con ricchezze come Aquileia o i sentieri ebraici di Trieste o, ancora, alla scoperta dei percorsi pasoliniani.
L’offerta del Salone prevede, come sempre, anche sezioni a tema che, col passare degli anni, sono diventate sempre più “cult” per i visitatori: “La Strada dei Sapori” (vetrina di eccellenze artigianali della tradizione regionale italiana); il Baby Parking (area di custodia e intrattenimento attivo tutti i giorni, con la presenza di educatori professionali); Area Amici a 4 Zampe (attività ludiche e sportive da svolgere insieme ai fedeli amici dell’uomo. Prove guidate e consigli di istruttori esperti); Educazione stradale – a cura della Polizia Municipale di Parma (attività per adulti e bambini volte a fornire le conoscenze di base sulle regole che disciplinano la circolazione nelle strade, attraverso video lezioni relative agli aggiornamenti del Codice della Strada che riguardano anche l’uso di monopattini elettrici e camper per gli adulti; per i più piccini una tombola sull’educazione stradale e lavoretti manuali come la costruzione di un disco orario, di una paletta da agente di polizia locale, e altri). (focus\ aise)